Uno sguardo sulla commedia fantastica su un bambinone cinquantenne che grazie a un'app cambia la propria vita.
Anche se ha solamente tre film alle spalle, Francesco Mandelli è un regista piuttosto eclettico. Ne La solita commedia - Inferno, insieme al collega Fabrizio Biggio, ha analizzato i peccati, o meglio le debolezze della nostra contemporaneità, mentre in Bene ma non benissimo ha parlato di adolescenza e bullismo attraverso il personaggio di un'adolescente paffutella e caparbia. Appena un minuto è qualcosa di ancora diverso, perché non guarda solo all'Italia ma perfino al mondo anglosassone, imponendosi innanzitutto come "what if comedy", film nel quale l'ilarità e la trama nascono da un presupposto fantastico, nella fattispecie un cellulare che permette a un uomo un po' sfigato (Max Giusti) di andare indietro nel tempo di 60 secondi. Il paragone che viene subito in mente è con Cambia la tua vita con un click (con protagonista Adam Sandler), ma il cult movie di riferimento per Mandelli è stato Big. La sceneggiatura, però, è di Max Giusti, Igor Artibani e Giuliano Rinaldi e l'idea del film è venuta al primo, che ci teneva anche a fare un ritratto di una generazione italica al 100%: i bambinoni cinquantenni. A questi appartiene anche Ascanio, il migliore amico del protagonista Claudio, che rientra in una categoria che Paolo Calabresi che lo interpreta definisce "i creativi sul nulla", o più semplicemente "i fancazzisti". Sono quelli che cercano la "svolta" e che di solito restano fermi.
Nel cast di Appena un minuto ci sono anche Herbert Ballerina, Loretta Goggi (nella parte della madre di Claudio), Susy Laude e un Dino Abbrescia istruttore di zumba fasciato in improbabili tutine aderenti. Ad apparire brevemente sono invece le celebrity Marco Tardelli e J-Ax. Il primo è la "coscienza" della storia, il grillo parlante, quello che non molla mai, consapevole del fatto che il risultato di una partita può cambiare anche al novantesimo minuto. Il secondo fa la sua comparsa perché il figlio di Claudio è un patito di musica trap.
Appena un minuto è una commedia che accoglie anche un po’ di tenerezza e un pizzico della malinconia delle vecchie commedie all'italiana, una malinconia che, come si legge ne La recensione di Appena un minuto, va di pari passo con "la voglia di parlare di gente comune, ordinaria, che per un allegro scherzo del destino diventa per un attimo straordinaria e poi torna ad essere normale, e tornando normale, impara la magia dei rapporti umani, della generosità e dell'assunzione di responsabilità".
Con Appena un minuto Mandelli si conferma regista dalla leggerezza di racconto, e a una prima parte veloce fa seguire una seconda metà più pacata e intima, nella quale il personaggio di Claudio si apre al cambiamento. Del resto, uno mica può continuare a leggere Tex tutta la vita chiuso nella propria cameretta, giusto? O meglio... Giusti?
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