Ronan Farrow minaccia l’editore, lo stesso dei suoi libri, di troncare il loro rapporto.
La notizia dell’imminente pubblicazione di un libro di memorie di Woody Allen ha provocato una viva reazione, come prevedibile, da parte dei suoi grandi accusatori, Dylan e Ronan Farrow. Quest’ultimo, ormai uno dei giornalisti investigativi in prima linea, avventuratosi qualche mese fa anche con un ponderoso saggio di geopolitica, ha gridato al tradimento della sua casa editrice, Hachette, la stesso gruppo che pubblicherà l’autobiografia incriminata. Che sia la nazionalità francese, terra dei lumi, e non americana, ad aver portato l’editore a pubblicare il libro del regista, accusato dai Farrow di violenza e dichiarato innocente da più indagini di venticinque anni fa.
“Sono rimasto profondamente deluso”, ha dichiarato il giornalista su twitter, “nell’apprendere da notizie di stampa che il mio editore, Hachette, ha acquisito i diritti delle memorie di Woody Allen dopo il rifiuto di altri importanti case editrici, nascondendolo a me e ai suoi impiegati mentre stavamo lavorando a Catch and Kill”. Si riferisce a un libro, appena pubblicato, sui predatori a Hollywood (incluso Woody Allen, e la sua capacità di “evitare le responsabilità per il suo abuso sessuale”) e Washington, con il loro potere di ridurre al silenzio le vittime dei loro abusi. “Ho detto inoltre a Hachette che non posso lavorare in buona coscienza con un editore che si comporta in questo modo”.
Nella sua dichiarazione, Farrow non ha mancato di accusare l’editore di non aver fatto fact-checking sul libro di Allen. Sulla stessa falsariga la sorella Dylan, che ha definito l’autobiografia “profondamente inquietante e un assoluto tradimento di mio fratello, il cui coraggioso reportage, su cui ha capitalizzato Hachette, ha dato voce a numerosi sopravvissuti di violenza sessuale da parte di uomini potenti. Non sono mai stata contattata da un fact-checker per verificare alcuna informazione. Un altro esempio del profondo privilegio che potere, soldi e notorietà concedono. Hachette dovrebbe essere chiamata a rispondere di questa complicità.”
Nelle scorse ore la Grand Central Publishing, parte dell’Hachette Book Group, uno dei sei colossi dell’editoria americana, ha annunciato l’uscita di Apropos of Nothing per il 7 aprile negli USA, ma anche in Francia, Germania, Spagna e Italia, dove sarà pubblicato da La nave di Teseo. Sono tutti paesi europei che storicamente amano i film di Allen e non l’hanno “abbandonato" dopo le rinnovate polemiche feroci, non basate su nuovi fatti ma sempre sulla solita questione risolta dalla giustizia americana venticinque anni fa. Nell’era #MeToo le prevendite in giro per il mondo editoriale americano del libro non avevano attirato molto interesse.
Dylan Farrow ha detto di non essere a conoscenza del contenuto del libro, mentre un portavoce di Hachette ha rifiutato di commentare le accuse dei due. Secondo il New York Times, i vertici dell’editore hanno spiegato via mail a Ronan Farrow come le divisioni di Hachette operino indipendentemente.
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