venerdì 27 marzo 2020

Grosse bugie: in quel film, i primi passi di Ana de Armas, una cubana di cui innamorarsi


Una carriera in grande ascesa e un ruolo da Bond Girl in vista per la modella e attrice della provincia cubana.

Il cinema spagnolo sa raccontare storie di formazione con credibilità, fra sogni di grandezza, paure e fragilità, mettendo spesso al centro la formazione sessuale, l'interrogarsi sulla propria identità, concedendosi le esperienze che segnano e aiutano a crescere. È il caso anche di serie televisive recenti, come Elite, ma soprattutto di un film che è diventato, a distanza di anni dall'uscita, un piccolo culto.

Grosse bugie: un sensuale romanzo di formazione

Grosse bugie (2009) è il titolo italiano, mentre quello originale permette di cogliere fin da subito le intenzioni e le pulsioni al centro della storia: Mentiras y gordas. Diretto da Alfonso Albacete e David Menkes, segue un gruppo ragazzi che stanno pianificando l’estate della loro vita, quella che ricorderanno per sempre con nostalgia. Un’estate che costruirà ricordi basati sui non detti e i segreti, sulle bugie e sul sesso, nel corso di feste sfrenate in cerca di risposte alle tante domande dell’adolescente che sogna un futuro, ma ne è anche spaventato.

Tre giorni caldi e decisivi, tra la spiaggia, i bar e le discoteche di Alicante, con la presenza costante della musica e i piccoli non detti che diventano le grosse bugie del titolo, mentre le passioni amorose sono così assolute da far male, piene come sono di effetti collaterali. Ovviamente le notti sfrenate finiscono, e all’alba tutti si renderanno conto come le loro vite sono cambiate per sempre, come sia iniziato, che piaccia loro o meno, il primo giorno, il primo raggio di sole del loro futuro, starà a loro mettere a frutto quei giorni speciali.

Le vicende ruotano intorno alla sensuale Carola, interpretata da Ana de Armas, all’epoca ventenne, in una storia che ha fatto parlare in Spagna anche per la quantità di nudo, in scene di sesso etero e omosessuale, con un full frontal del giovane attore Yon Gonzalez. Grosse bugie in patria ha incassato 1.800.000 euro, catturando oltre 300 mila spettatori. Nel cast anche una vecchia, in realtà molto giovane, conoscenza del nostro cinema come Miriam Giovannelli, italo spagnola che ha lavorato poi da noi ne Gli sfiorati, Dracula 3D, I 2 soliti idioti e La ragazza dei miei sogni. Nel cast anche Mario Casas, Hugo Silva, Ana Polvorosa.

Grosse bugie, il trailer

Ana de Armas, dalla provincia cubana a Bond Girl

Ana Celia de Armas Caso, questo è il nome dell’attrice e modella nata nel 1988 nel comune di Santa Cruz del Norte, a Cuba. È cresciuta a L’Avana con un fratello più grande, ha ottenuto la cittadinanza spagnola attraverso i nonni materni. A 12 anni ha deciso che voleva diventare attrice, studiando alla Scuola nazionale di teatro di Cuba. Alcune serie tv, qualche copertina come modella e poi ecco il successo di Grosse bugie nella sue seconda patria spagnola.

Nel 2015 il primo film americano, Knock Knock di Eli Roth, al fianco di Keanu Reeves nei panni di una bellezza mozzafiato tentatrice, seguito da Nell’ombra di un delitto, presentato a Cannes, sempre con Reeves protagonista maschile. L’anno dopo partecipa a Trafficanti di Todd Phillips e Hands of Stone, biopic sul pugile panamense Roberto Duran. Il ruolo che l’ha lanciata, però, arriva l’anno seguente e curiosamente è un’interpretazione intensissima e commovente, nonostante sia una presenza, un ologramma: Joi, la dolce intelligenza artificiale amata da K, alias Ryan Gosling nello splendido Blade Runner 2049. Poi si è fatta valere in Cena con delitto - Knives out, al fianco di mostri sacri come Jamie Lee Curtis, Daniel Craig, Christopher Plummer, Chris Evans e Joseph Gordon-Levitt. Ma è imminente il ruolo che ogni attrice sogna, quella di Bond Girl in No Time to Die, nuova avventura dell’agente segreto 007 girata anche in Italia. 

Ultimamente è apparsa sulle cronache gossip per la sua relazione con Ben Affleck.



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