La bussola d'oro con Daniel Craig e Nicole Kidman è l'adattamento del primo volume della saga fantasy di Philip Pullman.
La bussola d'oro con Daniel Craig e Nicole Kidman è la trasposizione del primo volume della saga fantasy Queste oscure materie di Philip Pullman. Se questo vi ricorda la serie televisiva His Dark Materials su Sky Atlantic, non siete in errore: in effetti la serie tuttora in corso della BBC è la versione audiovisiva più compiuta di un progetto che invece al cinema si è arenato.
La bussola d'oro e i romanzi di Philip Pullman
La trilogia Queste oscure materie di Philip Pullman è iniziata nel 1995 col volume Northern Lights (in italiano "La bussola d'oro") ed è poi proseguita con The Subtle Knife ("La lama sottile", 1997) e The Amber Spyglass ("Il cannocchiale d'ambra", 2000). Nonostante il grande successo, il lavoro dello scrittore britannico si è attirato anche molto critiche per un presunto atteggiamento anticristiano: le vicende si ambientano infatti in un'Europa immaginaria dominata da una teocrazia di stampo calvinista-cattolico. Dal canto suo, e col sostegno di rappresentanti della Chiesa Anglicana, Pullman ha sempre definito la sua posizione anti-teocratica (e anti-dittatoriale) ma non anti-cristiana. La minaccia chiave per lo scrittore è il dogmatismo fanatico. E' questo dogmatismo fanatico malato di controllo che nella narrazione impedisce alle persone la connessione col proprio "Daimon", un famiglio che consente all'individuo di dare concretezza ai propri pensieri. L'autorità rappresentata dal Magisterium, intende negare alla gente questa capacità. Protagonista della saga è l'undicenne Lyra, la ragazza che viaggia in mondi alternativi per rintracciare dei bimbi misteriosamente scomparsi.
La bussola d'oro e il film sfortunato
La preproduzione della Bussola d'oro poi arrivato al cinema nel 2007 fu complessa, cominciò nei primi anni Duemila, quando la New Line acquistò i diritti della trasposizione sulla scia del successo del Signore degli Anelli di Peter Jackson. L'incaricato della sceneggiatura fu il celebre drammaturgo Tom Stoppard, e per la regia si pensava a Sam Mendes e Brett Ratner. Quando Chris Weitz si fece avanti, per giunta con un proprio adattamento, la New Line finì per affidare a lui l'intera operazione: curiosamente, alla fine del 2004 Weitz cambiò idea e si ritirò, intimorito dalla mole della produzione ma soprattutto dalla necessità di edulcorare i passaggi più anti-dogmatici, con la certezza che sarebbe stato criticato dai fan dei libri e comunque dalle comunità cristiane, offese a prescindere dal film.
Dopo che un secondo regista, Anand Tucker, mollò il progetto nel 2006, come raramente accade Weitz tornò a bordo, su precisa richiesta di Pullman, che ormai temeva il vaporizzarsi del film. Con la preproduzione già avviata, Chris Weitz fu più pronto ad accettare la scommessa. Dopo qualche tempo ammise che la rappresentazione della religione come mezzo di potere era stata pesantemente alleggerita per rendere il lungometraggio più appetibile per il mercato americano.
La scommessa non pagò... o almeno non abbastanza da assicurare il prosieguo della trilogia. Costato ben 180 milioni di dollari, il film ne incassò nel mondo 372, cifra a spanne e in linea teorica appena sufficiente a rientrare nella spesa...
La bussola d'oro e la serie His Dark Materials
Pullman si è preso una discreta rivincita con la serie tv BBC His Dark Materials - Queste oscure materie, da noi in onda su Sky Atlantic. Annunciata nel 2015 e girata nel 2018, la prima stagione è stata trasmessa qui a gennaio, curata da Jack Thorne, in un contesto produttivo e artistico questa volta del tutto britannico, senza interferenze americane. Il risultato è stato molto apprezzato, una seconda stagione è stata già commissionata, aprendo quindi la strada al completamento del racconto, arricchito peraltro da suggestioni introdotte da Pullman in una nuova trilogia, il Libro della Polvere, iniziata nel 2017.
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