martedì 31 marzo 2020

La Ragazza del Dipinto: la storia vera e il quadro che hanno ispirato il film

Chi era Dido Elizabeth Belle, la fanciulla interpretata da Gugu Mbatha-Raw nel film La ragazza del dipinto, che visse un po' come una nobildonna e un po' come una schiava?

Abbiamo visto la bellissima Gugu Mbatha-Raw nel secondo film da regista di Edward Norton Motherless Brooklyn, nel quale era l'interesse amoroso del bizzarro protagonista affetto da Sindrome di Tourette.
Ma nella carriera della bellissima attrice inglese di origini sudafricane c'è anche altro, per esempio un film in costume intitolato La ragazza del dipinto che porta la firma di un'altra splendida donna, la regista britannica Amma Asante, nata da genitori originari del Ghana.
Uscito nel 2013 e presentato al Festival di Toronto, La ragazza del dipinto ci fa compiere un viaggio a ritroso nell'Inghilterra di fine diciottesimo secolo, dove un ufficiale della marina britannica (Sir John Lindsay) riporta dall'India una bambina di nome Dido Elizabeth Belle avuta da una schiava africana delle Indie Occidentali, pregando lo zio di educarla come una nobildonna. Interpretato anche da un ricco cast, che comprende Miranda Richardson, Tom Wilkinson, Penelope Wilton, Matthew Goode ed Emily Watson, il film prende ispirazione da una storia vera, e anche da un'opera d'arte.

La ragazza e il dipinto

Quando il padre di Dido Elizabeth Belle la condusse dallo zio William Murray, primo Conte di Mansfield, era il lontano 1765 e la bimba aveva appena quattro anni. Murray - che era avvocato, politico e Presidente della Corte Suprema, abitava in una splendida tenuta chiamata Kenwood House che in Inghilterra tutti conoscono, anche i registi cinematografici, e infatti la residenza ha ospitato diverse sequenze di Ragione e sentimento e una scena di Notting Hill. Costruita nel diciassettesimo secolo e aperta al pubblico alla fine degli anni 20 del Novecento, Kenwood House si trova ad Hampstead, nella zona a nord di Londra, e ospita diversi quadri importanti, fra cui un dipinto di Vermeer e un autoritratto di Rembrandt.

A Kenwood House Dido Elizabeth Belle fu cresciuta insieme alla cugina Elizabeth Murray e, quando non erano più due bambine, le due vennero immortalate dal pittore scozzese David Martin in uno splendido ritratto.
Dovete sapere che i ritratti erano particolarmente in voga all'epoca e solitamente, accanto alla figura principale, "ospitavano" bambini o paggetti dalla pelle nera che avevano la funzione di servi. Fino al 1990 nessuno conosceva l'identità della fanciulla di colore del quadro, e ancora oggi molti si domandano quale significato si nasconda dietro la posa delle due ragazze e soprattutto perché Dido stia indicando il proprio visto. E' chiaro a tutti, in ogni modo, che le "protagoniste" della scena sono due. Il ritratto di Dido Elizabeth Belle e di sua cugina Elizabeth Murray, appartiene attualmente al Conte di Mansfield e si trova a Scone Palace, il castello di famiglia a Perth, in Scozia.

Dido Elizabeth Belle dopo il dipinto

William Murray aveva una predilezione per Dido Elizabeth Belle e apprezzava la sua intelligenza vivace. Nell'ultima parte della sua vita, l'uomo si fece spesso aiutare dalla nipote acquisita nelle questioni di lavoro e cominciò anche a dettarle lettere.
Dido conduceva una vita insolita, perché era sì una ragazza dell'aristocrazia britannica, ma nello stesso tempo restava una schiava.
Non cenava con la famiglia Murray ed era ammessa ai salotti soltanto alla fine dei pasti. Aveva una rendita annuale, più simile alla paga di un domestico che alla cifra che riceveva, per esempio, Elizabeth Murray. Quando William Murray morì, nel 1793, lasciò un testamento nel quale garantiva a Dido la fine della schiavitù. Le lasciò inoltre una piccola eredità. Poco dopo, la ragazza sposò un certo John Davinier, un francese che era assistente (o valletto, non è ben chiaro) di un gentiluomo inglese. I due ebbero tre figli e la donna morì, a soli 43 anni, nel 1804.



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