lunedì 30 marzo 2020

Squadra 49: quando Joaquin Phoenix diventava un pompiere per fare il pompiere

Per interpretare un vigile del fuoco nel film Squadra 49 di Jay Russell con John Travolta, l'attore ha vinto la sua paura delle altezze e ha imparato a calarsi dagli edifici.

Se dovessimo elencare, così a bruciapelo, i primi cinque titoli che ci vengono in mente pensando a Joaquin Phoenix e alla sua gloriosa carriera, diremmo: Joker, Vizio di forma, The Master, Quando l'amore brucia l'anima e Il Gladiatore. Se ci fosse dato appena un po’ più di tempo, però, probabilmente ci ricorderemmo di un film intitolato Squadra 49 nel quale l'attore premio Oscar era un valoroso, aitante e splendido pompiere. Diretto da Jay Russell e interpretato anche da John Travolta (nel ruolo del capo dei vigili del fuoco), Squadra 49 è uscito nel 2004, tre anni dopo la tragedia dell'11 settembre. L'attentato alle Torri Gemelle naturalmente è stato una delle ispirazioni della pericolosa avventura fra le fiamme di Mike Kennedy e del suo team di salvataggio. C'è dell'altro però alla base della cronaca delle gesta di un pugno di eroi quotidiani, che corrono e soccorrono, e che si arrampicano sulla scala a 49 pioli che dà il titolo al film (Ladder 49) per salvare da morte certa decine di persone intrappolate in un inferno di cristallo alto 20 piani.

Squadra 49: comincia l'avventura

Certamente è stato l'11 settembre a convincere Jay Russell a buttarsi a capofitto nel progetto Squadra 49, ma l'idea di mettere una valorosa equipe di vigili del fuoco al centro di un film attraversava già da un po’ la mente del regista. Suo zio aveva fatto il pompiere a Little Rock, in Arkansas, per 30 anni, e un suo caro amico del liceo aveva scelto di percorrere la stessa strada, domando fiamme e recuperando gatti dagli alberi per un quarto di secolo. Avvertendo un forte senso di responsabilità nei confronti di coloro che avevano estratto corpi dalle macerie delle Torri Gemelle, Russell ha sottoposto ogni singola scena contenuta nella sceneggiatura all'attenzione dei pompieri di una caserma di Baltimora, trovando in ognuno di loro enorme coraggio ma anche le fragilità che caratterizzano qualsiasi essere umano. Eroicamente, e per amore di verità, Jay Russell ha partecipato a un paio di missioni dei vigili del fuoco. E’ entrato in un edificio in fiamme e, una volta arrivato al terzo piano, si è reso conto che il destino gli avrebbe potuto riservare qualsiasi cosa, persino una prematura dipartita. Certamente la presenza di esperti compagni d'avventura lo confortava, ma il rischio era dietro l'angolo, perché il palazzo rischiava di crollare. Quel giorno il regista ha realizzato una cosa forse banale: ha capito che il fuoco è caldissimo.

Per fare il pompiere bisogna trasformarsi in un pompiere: il training di Joaquin Phoenix

Se Jay Russell ha scelto Joaquin Phoenix per il ruolo di Jack Morrison è perché il Joker del film di Todd Phillips ha sempre avuto la fama di attore che dedica anima e corpo ai suoi personaggi, lasciandosi totalmente invadere da essi. Phoenix è un artista che si informa, si documenta e impara il mestiere degli uomini che interpreta. Per Squadra 49, Joaquin ha sentito la necessità di frequentare una scuola antincendio di Baltimora. Il primo giorno di "lezioni", si è presentato vestito da vigile del fuoco, scatenando l'ilarità generale. Anche il primo esercizio che ha fatto non lo ha certo messo in buona luce. Il nostro doveva eseguire diverse ripetizioni di saltelli a gambe divaricate, e poco dopo aver cominciato, ha vomitato per la fatica. "Erano le 6 del mattino" - ha raccontato in seguito - "e io non mi ero mai allenato a quell'ora”.
Il problema più grande, per Joaquin Phoenix, erano le altezze. Il nostro soffriva (e soffre ancora) di vertigini, e quindi anche un palo di 6 metri gli sembrava un nemico invincibile. Ecco perché, la prima volta che è salito sul tetto di un edificio dal quale doveva calarsi legato a corda doppia, ha detto al suo istruttore: "Scordatevelo, non mi avrete!". Per fortuna poi è sceso, e più tardi ha dichiarato: "Sono riuscito a non perdere il controllo, se non hai paura, allora non puoi fare il pompiere". La prova più difficile, comunque, è stata per Phoenix il cosiddetto Labirinto, una simulazione di un edificio in fiamme che prevede fumo, pochissima luce, spazio ridotto e cumuli di macerie: "E’ un posto buio, e io detesto i posti bui. Mi hanno bendato, fatto girare su me stesso. Dovevo stare in ginocchio, strisciare per terra, ero disorientato, dovevo arrivare alla fine del labirinto e poi tornare indietro".
Nonostante queste oggettive difficoltà, l'attore si è diplomato a pieni voti, dopodiché ha prestato servizio, per due mesi, presso la caserma Truck 10. Gli altri vigili del fuoco lo prendevano spesso in giro, durante le missioni, e avevano l'abitudine di chiamarlo "Hollywood". Comunque tutto è andato liscio, compreso il primo (vero) incendio, durante il quale Phoenix non ha mai perso la concentrazione. A fine esperienza, orgoglioso e felice, l'attore si è tatuato il simbolo della centrale: un calabrone con un elmetto e un'ascia.



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