L'indimenticabile arcade degli anni 80 Dragon's Lair, realizzato con i disegni dell'animatore Don Bluth, avrà una versione cinematografica grazie a Netflix e Ryan Reynolds.
Alzi la mano chi ricorda Dragon's Lair, uno dei più spettacolari videogame arcade degli anni 80. Un buffo cavaliere, una principessa da salvare, un drago cattivo e lugubre castello erano gli ingredienti di questo gioco che svettava sugli altri e alla suo arrivo nei bar e nelle sale giochi nel 1983 lasciò tutti a bocca aperta. Si poteva rimanere estasiati di fronte alla grafica con l'animazione di Don Bluth e la collaborazione del game designer Rick Dyer. Qualcuno può averlo notato nel primo episodio della seconda stagione di Stranger Things quando i giovani protagonisti della serie ci giocano nella sala giochi.
Dopo un anno di negoziazione, Netflix ha chiuso l'accordo per produrre un film tratto dal videogame. Ryan Reynolds ne sarà co-produttore e molto probabilmente attore protagonista nei panni del prode cavaliere Dirk, arrivando così alla terza collaborazione con la piattaforma streaming dopo Six Underground e Red Notice (in fase di riprese, al momento interrotte per l'emergenza sanitaria del coronavirus). Lo script della versione cinematografica di Dragon's Lair sarà scritta da Dan e Kevin Hageman, già autori della storia di The Lego Movie e sceneggiatori di Scary Stories to tell in Dark e de I Croods 2. A produrre ci sarà naturalmente anche Don Bluth, oggi 83enne.
Giocare a Dragon's Lair non era semplice e poteva dare poca soddisfazione al player. Per andare avanti nella storia superando ostacoli e pericoli del percorso nel castello, bisognava muovere il joystick o premere il pulsante in precisi momenti dell'animazione, altrimenti al terzo tentativo sbagliato, game over e addio cavaliere. Dragon's Lair girava su un laser disc, una partita senza errori concludeva l'avventura in poco meno di 12 minuti, mentre con le sequenze alternative che si caricavano ad ogni errore, il totale delle animazioni era intorno ai 22 minuti. Con l'arrivo dei computer di casa un po' più performanti (fa tenerezza pensarci oggi), il gioco dava qualche gioia sull'Amiga con risultati estetici ovviamente inferiori alla versione arcade. Negli anni è arrivato anche per PC e le varie console di gioco, nella versione originale e nei sequel che sono stati realizzati. Ora è scaricabile sullo smartphone come app di gioco (non gratuita) in una versione creata per il 30° anniversario del 2013.
Qui sotto un video che mette a confronto la versione arcade del 1983 e la versione Amiga del 1989.
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