Ci prepariamo all'uscita del reboot di The Grudge il 5 marzo ripassando tutti i film che lo hanno preceduto.
The Grudge, il reboot prodotto da Sam Raimi e diretto da Nicolas Pesce, è anche una sorta di sequel, che si rifà soprattutto al The Grudge americano con Sarah Michelle Gellar del 2004 e al sequel del 2006 (e perfino a quello uscito in video nel 2009). Ma vi siete mai chiesti come è nata la "maledizione del rancore" e quanti film sono stati fatti sull'argomento prima di questo? Vediamo di ripassarli insieme per arrivare preparati a questa nuova versione, che in uscita giovedì 5 marzo in tutti i cinema aperti al pubblico, come antidoto contro la diffusa psicosi, dando un segnale importante di fiducia e di reazione al momento di difficoltà che coinvolge tutta la filiera del cinema per l'attuale emergenza sanitaria.
Il primo The Gudge: Ju-on - 2000
Tutto inizia in Giappone, all'inizio del nuovo millennio. È infatti il 2000 quando un regista ventottenne appassionato di horror, Takashi Shimizu, dopo un paio di cortometraggi, in due dei quali appaiono i protagonisti della futura e lunghissima saga, realizza un film televisivo che chiama Ju-on, che significa, appunto, rancore. L'idea, rivelerà poi in un'intervista, nasce dalle sue paure infantili, dallo spavento provocatogli da un gruppo di danza giapponese che si dipinge il corpo, e dall'aumento dei casi di violenza domestica. La storia si svolge a Tokyo, nel quartiere di Nerima, e racconta di un uomo, Takeo Saeki, che per gelosia uccide la moglie, Kayako, il figlio Toshio e il gatto di casa, e la conseguente infestazione dei fantasmi della donna e del bambino nella casa. La narrazione non segue un ordine cronologico ed è divisa in sei frammenti, ognuno dedicato ai vari inquilini della casa. Trasformati in Onryō, fantasmi che hanno subito un torto in vita e si vendicano sui vivi, Kayako e Toshio reclamano molte vittime. Uno dei visitatori della casa è il maestro di Toshio, Kobayashi (l'uomo di cui Kayako era innamorata) che si reca nella casa perché il bambino non va a scuola, lasciando da sola la moglie incinta (circostanza ripresa nel nuovo The Grudge). Sul posto trova il bambino, che non gli parla, e resta in attesa dei genitori che sembrano assenti, finché scopre il cadavere di Kayako e viene a sapere da Takeo della sorte riservata a sua moglie. Dopo di che si scatena un pandemonio. Due agenti di polizia indagano sulle misteriosi morti e sparizioni legate alla casa.
Il primo sequel giapponese: Jo-on 2 – 2000
Esce nello stesso anno di Ju-on anche il sequel, che per mezz'ora riassume gli eventi e i personaggi del primo film, prima di introdurne di nuovi. Anche questo film è diviso in sei parti e introduce il personaggio di Kyoko, l'agente immobiliare che passa la maledizione all'esterno, partendo dal nipote Noboyuki. Il contagio, e le morti, si propagano velocemente.
Il nuovo The Grudge giapponese – 2002
Dopo il successo dei due primi film, girati in video, Shimizu ha l'opportunità di migliorare la storia, raccontandola in pellicola per il cinema. Arriva così il nuovo Ju-on: The Grudge, dove si racconta la stessa vicenda con gli stessi attori (fino al 2006 saranno sempre loro: Takako Fuji nel ruolo di Kayako Saeki e Yuja Ozeki in quello di Toshio). Stavolta la narrazione si concentra sugli inquilini o i visitatori della casa dopo la tragedia e sulla loro tragica fine. I due detective che indagano sul caso ne contattano un altro, Toyama, che se ne è occupato in precedenza ma ha paura di tornare a farlo. Sarà lui che, nel tentativo di arrestare la maledizione, prova senza successo a dare fuoco alla casa. Nel film Kayako e Toshio compiono una vera e propria strage, incluso un gruppo di ragazze adolescenti. Questo The Grudge ha una limitata distribuzione in America, in un periodo in cui il mercato del cinema dell'orrore è letteralmente invaso dai fantasmi giapponesi: proprio nel 2002 è uscito il remake di uno dei film più celebri del j-horror, The Ring di Hideo Nakata, diretto da Gore Verbinski. La critica sottolinea il senso di inquietudine creato da questa nuova serie, ma non è generalmente benevola nei confronti di una trama spesso illogica e frammentaria, paragonata spesso a quella appunto di Ringu e Dark Waters di Nakata. Il punto di forza del film sono, secondo tutti, le apparizioni di Kayako e del miagolante Toshio.
Il nuovo sequel giapponese di Ju-on – 2003
Shimizu, che ormai potrebbe dirigere questi film a occhi chiusi, approfitta della maggiore visibilità ottenuta per girare un altro sequel l'anno successivo. Nella trama c'è, stavolta, qualche elemento in più di originalità, anche se di nuovo si tratta di sei episodi che si incrociano tra di loro e ruotano attorno alla troupe di un popolare horror show televisivo, che scrittura una scream queen, Kyoko, come ospite di un episodio ambientato nella casa infestata di Nerima. Ovviamente la maledizione colpirà la donna incinta e tutti coloro che sono entrati nella casa.
The Grudge: il remake americano – 2004
A questo punto Shimuzu, dopo quattro e due cortometraggi sull'argomento, viene chiamato a dirigere anche il remake americano, The Grudge, prodotto da Sam Raimi, di cui ovviamente Kayako e Toshio sono ancora una parte fondamentale. Gli interpreti sono l'ex cacciatrice di vampiri Sarah Michelle Gellar, Grace Zabriskie (Twin Peaks), Ted Raimi e Jason Behr. In questa versione, però, l'uomo di cui Kayako è innamorata è un professore americano, interpretato da Bill Pullman, prima vittima della maledizione. Dopo il solito antefatto, la storia riprende qualche anno dopo, con la famiglia Williams che va a vivere nella casa maledetta, dove la moglie Jennifer (Clea DuVall) e l'anziana suocera (Zabriskie), che soffre di demenza senile, risentono immediatamente dell'atmosfera malsana. Yoko, l'infermiera badante, che si prende cura di quest'ultima, la trova sola in casa e viene attaccata da Kayako. Infine Karen, una studentessa americana (Gellar), viene mandata nella casa da Alex (Raimi), il suo datore di lavoro, dopo la scomparsa di Yoko. Dopo aver assistito all'apparizione dei due yurei e all'uccisione dell'anziana donna, Karen resta sotto shock. Alex coinvolge la polizia nelle indagini. Dopo una serie di omicidi, Karen, a sua volta perseguitata, informa il detective Nakayama di cosa le sta succedendo. Lui le rivela che tre colleghi sono rimasti in passato vittima della maledizione e tenta di dare fuoco alla casa, ma non sarà così semplice liberarsene. Questo The Grudge incassa oltre 110 milioni di dollari al box office americano e 187 milioni in tutto il mondo, tanto che viene messo subito in cantiere un sequel.
The Grudge 2: il sequel del remake americano - 2004
La lunga serie dei The Grudge diretti da Shimizu continua nel 2004, quando il regista realizza un sequel con attori e finanziamenti americani ma ambientato in Giappone, The Grudge 2, che ha meno successo. Come al solito ci sono diverse vicende che si intrecciano: quelle principali vedono la sorella minore di Karen (Amber Tamblyn) che arriva in Giappone dopo i fatti del precedente film avvenuti due anni prima, una studentessa di nome Allison che viene perseguitata dopo essere entrata nella casa maledetta con due compagne, e un ragazzino, Jake, il cui condominio è infestato dai fantasmi della famiglia Saeki. A spargere la maledizione di Kayako stavolta è Karen, e i sanguinari yurei alzano ancora il conto delle vittime. Per lanciare il film, prodotto ancora da Sam Raimi, la Sony lancia tre cortometraggi sul tema – intitolati Hotel, School e House - in una suggestiva campagna di marketing. Stavolta però gli incassi si fermano a 70 milioni. I critici non lo amano molto e si concentrano sulla trama poco chiara, costruita in funzione dei momenti di spavento.
The Grudge 3: un nuovo sequel straight to video e senza Takashi Shimizu – 2006
La saga americana si conclude momentamente con The Grudge 3, che esce però direttamente in video e che non vede coinvolto per la prima volta dietro la macchina da presa Takashi Shimizu, accreditato come produttore. Con lui, abbandonano i loro iconici ruoli anche Takako Fuji e Yuja Ozeki, sostituiti da Aiko Horiuchi (Kayako) e Shimba Tsuchiya (Toshio). Il film è anche il più esplicito e violento dei 3, e invece del PG 13 ottiene una R, ovvero il divieto ai minori non accompagnati. La storia riparte dall'unico sopravvissuto del secondo film, Jake, rinchiuso in una clinica psichiatra sotto le cure del dottor Sullivan. Il ragazzo è chiuso nella sua stanza dopo diversi tentativi di fuga, ma viene attaccato da Kayako e muore. Saputo dell'accaduto, Naoko, la sorella di Kayako, arriva da Tokyo a Chicago. Toshio e Kayako adesso vivono nel condominio in ristrutturazione dove viveva Jake. Dopo altre morti si tenterà un esorcismo, ovviamente inutile. Costato solo 5 milioni, questo sequel è decisamente un'opera minore e un sequel non particolarmente riuscito.
Per dovere di cronaca, vi diciamo anche che in Giappone sono stati realizzati altri tre film della saga, tutti senza il coinvolgimento dell'autore dell'originale: il primo, nel 2012 è Ju-On: The Beginning of the End, seguito nel 2015 da Ju-on: The Final Curse e dal crossover del 2016 Sadako vs. Kayako, che mette di fronte le due mostruose eroine di The Grudge e The Ring.
Adesso siete più o meno pronti per vedere il nuovo The Grudge di Nicolas Pesce, che è stato definito un “sidequel”, visto che è ambientato in America, durante e dopo gli eventi dei primi tre film, coi quali ha sia similitudini che notevoli differenze, che ovviamente non vi riveliamo, perché potete assistere al nuovo capitolo della maledizione dal 5 marzo al cinema.
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