Le gare di automobilismo di velocità e l'animazione, un amore che non va mai in crisi.
Il fascino dell’outsider, deriso per le sue caratteristiche che lo rendono meno popolare, diverso dagli altri, ma che ce la mette tutta e supera i suoi limiti. Quante volte abbiamo visto sviluppare un soggetto come questo al cinema, specie quello d’animazione? La Dreamworks in questo è maestra e in Turbo sceglie come protagonista proprio una lumaca, Teo detto Turbo, che da sempre si porta appresso un'etichetta, in verità basata sull'evidenza dei fatti, di essere lenta, ma lenta veramente.
Turbo: lumaca da corsa
Non potrà che smentire questo suo limite dimostrando di essere da corsa. Si trova in una comunità di lumache ortolane, ma è sempre stato il suo sogno quello di diventare il più veloce pilota da corsa, come il suo idolo, cinque volte finitore della Formula Indy, Guy Gagné, come dire, nomen omen. Non che sia molto popolare questa sua ambizione fra le colleghe, che a dir poco non lo capiscono e cercano di convincerlo a ridurre la portata dei propri sogni. Un fortuito incidente gli darà letteralmente una botta di adrenalina nel cuore e nel sangue, rendendo giustizia in pieno al nome di Turbo, fino a partecipare alla 500 miglia di Indianapolis, una delle gare mitiche del mondo dell’automobile.
Insieme a Turbo le altre lumache, i suoi amici e compari: Chet, il suo opposto, poi c’è Fighetto, un pilota super cool anche se basso, quindi Sbandone, il re delle acrobazie, Frusta, leader delle lumache e campione in carica, Fiamma, l’unica donna del gruppo, e infine Ombra lesta, che dice di essere veloce come un’ombra. Parlando delle voci originali, al solito sono stati scelti molti grandi attori, come Ryan Reynolds per Turbo, Paul Giamatti è Chet, Michael Pena, Luis Guzman, Bull Hader, Richard Jenkins, Michelle Rodriguez, Samuel L. Jackson e Snoop Dog. Insomma, come al solto non si sono risparmiati nella selezione del cast vocale.
Il film ha incassato un totale di 282 milioni di dollari in tutto il mondo, di cui 83 in Nord America, a fronte di un budget di 127 milioni. Prima dell’uscita in sala del film è stata prodotto una serie televisiva, Turbo Fast, ispirata ai personaggi e alle ambientazioni del film. Turbo è basato su un’idea di David Stern, animatore e story artist canadese della Dreamworks, che qui è anche regista all’opera prima . Si sono avvalsi della consulenza tecnica di un pilota, Dario Franchitti, quattro volte campione IndyCar Series.
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