L'attore è protagonista di un action indiavolato sul modello della saga di Fast and Furious.
Overdrive è un movimentato e adrenalinico film francese che strizza l'occhio alla saga di Fast and Furious, e non a caso a sceneggiarlo sono stati Derek Haas e Michael Brandt, autori del copione del secondo capitolo della saga di Dominic Toretto & Co. Con corse spericolate e inseguimenti, e ardimentosi salti su tir in corsa, le citazioni e i riferimenti alla fortunatissima serie con Vin Diesel sono molti, e c'è anche un attore che è stato preso in prestito dal franchise, avendo recitato in Fast and Furious 8. Si tratta di Scott Eastwood, un bel ragazzone biondo scuro che ha un cognome piuttosto ingombrante, essendo il figlio dell'iconico Clint. E difatti, per non essere né raccomandato né paragonato a suo padre, il nostro ha deciso di usare, quando era agli inizi della carriera, il cognome della madre, Reeves, salvo poi non disdegnare piccoli ruoli in film diretti dal suo ragguardevole genitore: Flag of Our Fathers, Gran Torino e Invictus - L'invincibile.
In Overdrive, che è ambientato nel sud della Francia ed è interpretato anche da Ana de Armas e Freddie Thorp, Scott Eastwood è un ladro di auto che, insieme al fratellastro, deve rubare una Ferrari 250GT del 1962. Da grande appassionato tanto di action quanto di macchine, l'attore ha accettato subito la parte, e nel film se la cava egregiamente al volante. Potremmo parlare di lui come di un nuovo Paul Walker? Chissà… A voi, e anche ai posteri, l'ardua sentenza.
Scott Eastwood prima di Overdrive
Prima di Overdrive, e prima di Fast and Furious 8, Scott Eastwood ha recitato in una ventina di film. Si è cimentato nell'horror, apparendo in Non aprite quella porta 3D, e nel film bellico, lasciandosi dirigere da David Ayer in Fury. Nel 2014 è stato il protagonista surfista del thriller Dawn Patrol e nel 2015 ha conquistato il pubblico più romantico con La risposta è nelle stelle, da un romanzo di Nicholas Sparks. L'anno seguente è stato di nuovo David Ayer a chiamarlo per il cinecomic Suicide Squad, dove ha ricoperto il ruolo del tenente GQ Edwards. Di lì a poco, sono arrivati Oliver Stone e Ben Affleck, il primo con Snowden e il secondo con La legge della notte. Scott non è stato l'interprete principale di nessuno dei due film, ma ha imparato molto dai registi e dai compagni di lavoro.
Scott Eastwood e Overdrive
Scott Eastwood ha detto sì al regista di Overdrive, il colombiano Antonio Negret, ancora prima di leggere la sceneggiatura. Come resistere del resto a una storia in cui la parte del leone la fa un’auto d'epoca? E poi la cittadina di Antibes, dove il film è stato in parte girato, era ed è uno dei luoghi che Scott ama di più al mondo. Eastwood non ha dovuto prendere lezioni di guida prima di cominciare a girare, e a chi gli ha chiesto le differenze fra il set di Overdrive e quello di F8, ha risposto: "Fast and Furious è un animale mastodontico. Questo film è infinitamente più piccolo, quindi è molto diverso. In Fast and Furious ogni attore conosce bene il proprio personaggio e ciò che deve fare. Nel nostro caso, invece, andavamo sul set e dicevamo: ok, cosa vogliamo fare? Questa battuta ha senso? E questa azione? Ma sì, le automobili sono favolose, buttiamoci". Un'altra ragione per cui Scott Eastwood si è buttato a capofitto in Overdrive è stato Pierre Morel, che è il regista di Io vi troverò e che ha prodotto il film.
Scott Eastwood e la preparazione al ruolo
La giornata lavorativa di Scott Eastwood cominciava con la sveglia alle 5.00 del mattino, seguita da un po’ di yoga e da un salto in sauna. Dopodiché via sul set. Molto spesso, all'ora di pranzo, invece di mangiare "una cosina", l'attore tornava ad allenarsi: flessioni, squat e affondi con pesi. Poi, se proprio si voleva viziare, una porzione di proteine e verdura prima di riprendere con i ciak. Altrimenti digiuno fino a sera. Quanto alla dieta, Eastwood non variava più di tanto, mangiando quasi esclusivamente salmone, patate dolci, broccoli o cavolo riccio, e carciofi. La scelta di questo sanissimo mix si deve a Eastwood padre, che a volte se ne nutre tanto a colazione quanto a pranzo quanto a cena. Tutta vita, eh? . Ebbene sì, tutta vita, anzi tanta vita, considerata la veneranda età di Clint, che ancora dirige film e pratica sport.
Proprio come Tom Cruise e tanti altri colleghi, Eastwood non ha dovuto ricorrere a controfigure. Più gli stunt erano pericolosi e meglio era. Ama flirtare con il rischio, insomma, il caro Scott, che spesso ripete: "Sono le scene d'azione più scatenate la cosa più bella del mio lavoro. Quando l'adrenalina sale, la sensazione è fantastica. Se non succede, finisco per annoiarmi a morte. Così ogni tanto dico a me stesso: forza, dacci dentro, amico!".
Il consiglio di Scott Eastwood agli spettatori di Overdrive
A chi guarda Overdrive Scott Eastwood dà il seguente consiglio: "prendete un secchio di popcorn, godetevi le automobili, sorridete e divertitevi". Per Scott non bisogna trangugiare solamente film seri ed impegnati. Non che fra i suoi must ci siano solo blockbuster, per carità, ma come attore i film seri vorrebbe farli un po’ più in là. E un po’ più in là non gli dispiacerebbe nemmeno passare dall'altra parte della macchina da presa. E bravo Eastwood jr., tutto suo padre!
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