È in uscita nei cinema un titolo di raffinato sapore europeo che non scatenerà la stessa frenesia del decimo capitolo di Fast & Furious con Vin Diesel, anch'esso nelle sale, ma che sa come parlare allo spirito del pubblico facendo vibrare quella corda emotiva che il cinema americano ad alto budget non arriva a toccare. Peter von Kant è il nuovo film diretto dal maestro del cinema francese François Ozon, il quale si fa carico di una responsabilità non da poco andando ad omaggiare il grande cineasta tedesco Rainer Werner Fassbinder.
Il lavoro di Ozon è stato inizialmente quello di scrivere un adattamento partendo dalla pièce teatrale Le lacrime amare di Petra von Kant che Fassbinder portò in scena nel 1971. Non solo, il regista trasse dalla sua stesso opera una versione cinematografica che realizzò l'anno successivo. Ozon è dichiaratamente un ammiratore del regista tedesco, uno dei suoi punti di riferimento nel corso della suo percorso professionale nel mondo del cinema. Il valore di Peter von Kant è stato riconosciuto dal Festival di Berlino che lo ha selezionato per l'edizione 2022, affidandogli l'onore di essere il film d'apertura.
Peter von Kant: generazioni di talenti europei a confronto
La storia di Peter von Kant racconta di un noto regista, il cui nome dà il titolo al film, che s'innamora di un giovane aspirante attore e lo aiuta a diventare una star. Se sul fronte autoriale, tanto per la scrittura quanto per la messinscena c'è Ozon, sullo schermo troviamo alcuni dei migliori interpreti della scena europea. Nel ruolo del protagonista c'è Denis Ménochet, l'attore francesce di grande talento che fu scelto da Quentin Tarantino per la sequenza di apertura di Bastardi senza gloria. il 46enne Ménochet è stato anche recente protagonista di As Bestas, vincitore di ben 9 Premi Goya tra cui proprio quello al miglior attore protagonista.
Il cast composto per Peter von Kant eleva il confronto generazionale, con la consapevolezza di portare ai personaggi della storia le sensibilità e l'esperienza che il regista francese va cercando. È nell'affascinante figura di Isabelle Adjani, classe 1955, che François Ozon trova il volto per la Sidonie del film, attrice, amica e confidente di von Kant. L'interprete francese aggiunge alla sua lunga filmografia questo ruolo fondamentale, in cui incarna l'artefice del primo importante snodo narrativo del film. Adjani porta con sé le sue origini in parte algerine e in parte tedesche, ma è in Germania che Ozon identifica il cuore del film.
Non soltanto per la scelta di ambientare la storia a Colonia, ma per affidare la parte di Rosemarie von Kant nientemeno che a Hanna Schygulla. L'icona del cinema tedesco, oggi 79enne, ebbe con Fassbinder lo scambio artistico più significativo della sua carriera. Ironia e divertimento si alternano a momenti di profonda emozione ed è grazie a questi fenomenali attori che il copione prende vita e tocca la nostra sensorialità. Completano il cast gli emergenti Stefan Crepon, Khalil Ben Gharbia e Aminthe Audiard, attori dal radioso futuro, con età comprese tra i 18 e i 27 anni, che non temono la statuarietà dei nomi dei loro colleghi più grandi e famosi, ma si inseriscono nella loro scia per carpirne bravura e segreti.
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Peter von Kant: trama e trailer del film di François Ozon
Peter von Kant mette in scena la storia di un celebre regista di successo. Vive con il suo assistente Karl, contro il quale ha un comportamento sadico. Adora maltrattarlo e umiliarlo. La grande attrice Sidonie, sua amica, gli presenta un certo Amir, un giovane e affascinante uomo bello di cui Peter si innamora. Il regista lo ospita nel suo appartamento e lo aiuta a debuttare nel mondo del cinema. Pochi mesi dopo, Amir diventa una star. Ma non appena acquisisce notorietà, Amir si allontana, lasciando Peter solo ad affrontare se stesso.
Qui sotto il trailer di Peter von Kant, dal 18 maggio nei cinema con Academy Two.
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