Josh Lucas riflette sul fallimento di Hulk

Sono passati 20 anni da quando Hulk è approdato al cinema e Josh Lucas, che ha interpretato Glenn Talbot, ha riflettuto sui motivi che hanno portato quel film al fallimento. Uscito nel 2003 e diretto da Ang Lee, Bruce Banner in questo caso ha le fattezze di Eric Bana e a seguito di un incidente in laboratorio si trasforma in un essere gigantesco dalla pelle verde. Estremamente irascibile, Hulk è uno dei personaggi più amati dell’universo Marvel. Dopo Eric Bana, anche Edward Norton l’ha interpretato nel reboot L’incredibile Hulk, mentre al fianco degli Avengers ha preso la forma di Mark Ruffalo. L’Hulk di Ang Lee ha incassato una cocente sconfitta lato botteghino, poiché l’incasso è risultato inferiore alle aspettative e, a distanza di tempo, Josh Lucas ha riflettuto sul motivo che ha reso quel film un fallimento.

Hulk, Josh Lucas riflette sul fallimento di Hulk

Nel film del 2003, Josh Lucas ha interpretato l’arcinemico di Bruce Banner quale Glenn Talbot. In una recente intervista con The Playlist, l’attore oggi impegnato sul set di Yellowstone ha ricordato com’è stato prendere parte al film di Ang Lee e perché non è riuscito a far breccia nel cuore del pubblico. A detta dell’attore, il film è stato fortemente penalizzato dalla tecnologia del tempo, inferiore rispetto a quella successiva utilizzata negli altri progetti. Considerando i poteri e la forma fisica del protagonista, realizzare Hulk è stata una sfida per Ang Lee. L’attore ha raccontato:

Penso che la tecnologia si sia evoluta da allora e Ang Lee è stata una di quelle persone che ha spinto affinché succedesse. So che stava spingendo il team di persone all’opera sul CGI di Hulk per realizzare qualcosa per cui forse tecnicamente non erano ancora pronti per arrivare a quel livello. E quindi penso che fosse molto frustrato perché non poteva ottenere ciò che voleva e farlo come desiderava.

Nonostante il film abbia ottenuto pareri discordanti, Josh Lucas ha sempre sostenuto il lavoro del regista e l’ha definito uno dei migliori cineasti in circolazione. Dal suo canto, Ang Lee ha dichiarato di essere orgoglioso del film nonostante comprendesse appieno i limiti a cui era andato incontro dettati dalla tecnologia messa a disposizione della pellicola.

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