Apertura di cinema all’aperto e la creazione di veri Moviement Village è l’obiettivo per questa estate complessa.
La pandemia ci colpisce, ma il cinema deve mantenere vivo il suo rapporto con gli spettatori, anche in questa a dir poco complessa estate 2020. Obiettivo che è ben chiaro anche a Moviement, il progetto che, con il sostegno dalla Direzione Generale Cinema del Mibact, ha unito dal 2019 la filiera cinematografica nell’intento di offrire grandi titoli sugli schermi tutto l’anno e affermare la sala cinematografica come luogo privilegiato e imprescindibile della vita di un film. Da questo progetto è nata la positiva estate cinematografica 2019, che ha segnato presenze e incassi record per il settore, confermando quanto il pubblico, anche in Italia, avesse voglia di cinema, finalmente, per 12 mesi. È stato un primo passo, però, mentre molto c’è ancora da fare.
Grandi film come il prossimo James Bond, No Time to Die , Mulan, Tenet o l’attesa nuova commedia di Carlo Verdone, Si vive una volta sola, attendono gli spettatori alla riapertura delle sale. Moviement riparte proprio da queste certezze. Come hanno precisato in un comunicato, “Stiamo lavorando ogni giorno, insieme alle Istituzioni, per poter riaprire i cinema prima possibile, in modo sicuro, auspicabilmente nell’estate 2020. La difficile situazione sanitaria nella quale siamo immersi ha provocato la chiusura di oltre 4000 schermi e la sospensione dal lavoro di oltre 6mila addetti diretti, oltre a imporre forti limitazioni nella quotidianità di ognuno e un difficile ripensamento delle pratiche culturali e sociali. In attesa di maggiori chiarimenti sul nostro obiettivo prioritario, affianchiamo alla comunicazione per la riapertura delle sale anche un nuovo percorso che tiene conto della peculiarità di questo periodo estivo: Moviement Village”.
Si tratta di un progetto nazionale ideato dalle associazioni di categoria del settore, ANEC (associazione nazionale esercenti cinema) con la partecipazione di ANICA (Associazione nazionale imprese cinematografiche e audiovisivo) sezione distributori e produttori, con Accademia del cinema italiano David di Donatello, con il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MIBACT, patrocinata da ANCI e la collaborazione dell’ANAC, 100 Autori e Nuovo IMAIE.
Attraverso l'apertura di cinema all’aperto, Moviement Village mira ad attivare una rete di sale che possa portare al ritorno al consumo di contenuti sul grande schermo consentendo così di mantenere vivo il rapporto con il pubblico. L’iniziativa, nel pieno rispetto dei protocolli dell’emergenza sanitaria che verranno emanati dalle autorità competenti, è concepita in modo da garantire la totale sicurezza per gli spettatori in ogni fase dell’evento: dall’acquisto dei biglietti, alla regolamentazione dei flussi in entrata e uscita, al controllo degli spazi dedicati. Il progetto svilupperà una serie di appuntamenti, sparsi su tutto il territorio nazionale, per arricchire l’offerta d’intrattenimento delle aree urbane durante l’estate, anche insieme a partner con il preciso obiettivo di diffusione della lettura quali l’Associazione Presìdi del libro, Associazione Librai Italiani, CEPELL-Centro per il Libro e la Lettura, favorendo altresì il turismo di prossimità, e garantendo la professionalità degli addetti di settore con obiettivo di mantenere alti gli standard qualitativi di proiezione e audio coadiuvati dal partner tecnico Cinemeccanica.
La programmazione, con la speranza che possa essere presente anche nelle sale tradizionali, sarà caratterizzata da una proposta di film selezionati fra quelli della stagione 2019/2020, oltre a film inediti per il grande schermo e contenuti alternativi.
Inoltre, di concerto con l’Accademia del cinema italiano, i Moviement Village diventeranno la Casa del David di Donatello programmando, anche alla presenza di autori e talent, i film italiani candidati e premiati nell’ultima edizione.
Fondamentale sarà l’intervento istituzionale ai diversi livelli per sviluppare l’iniziativa in tutte le Regioni e sostenere il progetto nelle sue varie componenti, con l’obiettivo di innescare un decisivo impulso di rilancio culturale delle comunità e una progressiva ripresa del sistema economico-produttivo ed occupazionale del settore cinema. Per ogni 100 arene attivate, si stima infatti un impiego di circa 600 addetti e lavoratori direttamente implicati per arrivare, grazie all’indotto generato, fino a 3000 unità.
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