giovedì 19 dicembre 2019

I Migliori Film d'Azione del 2019: la nostra Top 10


I film d'azione si amano. Punto. Però alcuni molto più di altri.

Il 2019 non ha avuto la fortuna del 2018, nessun film della saga di Mission: Impossible è uscito negli ultimi dodici mesi. Ce ne faremo una ragione nel provare a stilare la Top 10 dei film d'azione del 2019. L'anno scorso Mission: Impossible - Fallout aveva sbaragliato la concorrenza portando all'estremo l'autenticità delle scene d'azione con quello spericolato di Tom Cruise. Il 2019 ci ha regalato comunque ottimi inseguimenti, scazzottate e sparatorie e, a parte i film che rispettano la tradizione del genere, bisogna considerare anche titoli appartenenti ad altre categorie che però rientrato di fatto nel filone degli action movies, come i film d'animazione e i cinecomic.

I 10 Migliori Film d'azione del 2019

  1. John Wick 3
  2. 6 Underground
  3. Spider-Man: Far From Home
  4. Alita: Angelo della battaglia
  5. Triple Frontier
  6. Fast & Furious presenta: Hobbs & Shaw
  7. Avengers: Endgame
  8. Terminator: Destino oscuro
  9. Polar
  10. Spie sotto copertura

 

John Wick 3

We Keanu. Ecco, con questa dichiarazione d'amore battezziamo John Wick 3, il miglior action film del 2019, un po' perché chiude una trilogia che in questi anni ci ha fatto innamorare di nuovo di Keanu Reeves che è perfetto per il personaggio di John Wick. Tanto perfetto che nessuno vuole lasciarlo andare (il film infatti chiude la trilogia per ora, ma ne arriverà un quarto, pare). Vedere Keanu in giacca e cravatta spaccare i grugni dei cattivi è bellissimo, anche perché gran parte delle riprese sono agevolate dal fatto che sia lui stesso a partecipare attivamente alle coreografie. Una scena su tutte? Mah, giuste per dirne una della tante, quella del lancio dei coltelli (da notare la testata alla vetrina del nostro eroe).

 

6 Underground

Michael Bay supera se stesso. Indubbiamente parliamo di un artista survoltato che trascina i suoi spettatori verso un'esperienza visiva jaw-dropping, come direbbero gli angolsassoni, "da farti cadere la mascella". I primi venti minuti del film sono quelli ambientati a Firenze con una lunga sequenza di inseguimento in città che è un'insalatona di slow-motion, incidenti ed esplosioni insaporite da un dressing visivo acido ed effervescente. Sì, diciamo il film è l'equivalente sullo schermo di una Mentos nella Coca Cola. Riprese come quelle di 6 Underground, solo Michael Bay le può concepire e realizzare. E, dopo Firenze, ricordarsi di cosa stia parlando il film è dura, ma in fondo è poco importante. Già, c'è anche Ryan Reynolds.

 

Spider-Man: Far From Home

Niente male davvero questo sequel, sempre allacciato narrativamente al Marvel Cinematic Universe. Se nel film precedente parlavamo di Firenze, qui abbiamo Venezia a fare da sfondo alla prima battaglia con il gigante acquatico. Il regista Jon Watts, ma soprattutto il team degli effetti digitali, crea il caos sul Canal Grande con Peter Parker sbatacchiato sul Ponte di Rialto. Nella fantastica sequenza che segue, il campanile che Spider-Man "adagia" sulla piazza è quello della chiesa di Santa Maria Formosa. Ma in generale tutta l'idea narrativa con il personaggio di Mysterio (che non possiamo rivelare) dietro l'azione di Spider-Man: Far From Home è ciò che rende originale il film.

 

Alita: Angelo della battaglia

Siamo qui di fronte a un grande lavoro del regista Rober Rodriguez, scritto e prodotto da James Cameron, che avrebbe meritato più successo di quello che ha avuto. È vero che non sono tanto strabilianti in sé le sequenze d'azione di Alita: Angelo della battaglia, quanto lo è piuttosto l'ambientazione in cui avvengono, un incredibile lavoro digitale a livello estetico che traspone sullo schermo il manga da cui è tratto il film. L'azione rallenta spesso con lo slow-motion per permetterci di cogliere le abilità della giovane cyborg e per enfatizzare l'estasi della visione, ma ci si diverte di più con quel simpatico e frenetico sport chiamato motorball.

 

Triple Frontier

Il regista J.C. Chandor è uno che sa creare tensione, come ha dimostrato nel suo film d'esordio Margin Call (thriller finanziario senza scene d'azione). Con i mezzi messi a disposizione da Netflix, Chandor dà vita ad alcuni memorabili momenti di intensi scontri a fuoco in questo Triple Frontier che valgono il film. E in questo caso il cast ad alto tasso di testosterone aiuta molto, perché i cinque ex soldati speciali dell'esercito che si mettono in testa di derubare un narcotrafficante sono Ben Affleck, Oscar Isaac, Charlie Hunnam, Garrett Hedlund e Pedro Pascal.

 

Fast & Furious presenta: Hobbs & Shaw

Quando esce un film della saga di Fast & Furious, si sa già in anticipo che finirà nella top ten dei migliori titoli d'azione dell'anno. Qui siamo addirittura su un bivio parallelo, perché lo spin-off con Dwayne Johnson e Jason Statham tenta di spararle ancora più grosse di quanto già avessimo visto nei precedenti otto film con Vin Diesel e soci. Quindi, oltre ad avere un cattivo geneticamente potenziato con le fattezze di Idris Elba, vediamo i nostri eroi menare le mani in continuazione, insultarsi a vicenda mentre menano le mani e portare avanti la storia menando le mani. Poi Hobbs & Shaw diventa tribale quando l'azione urbana di Londra si trasferisce alle Hawaii dove vediamo anche, tra una scena "di menare" e l'altra, un elicottero al decollo trattenuto a terra da quattro pick-up elaborati. Un gran lavoro (di computer grafica).


 

Avengers: Endgame

Non può non esserci il film che ha sbancato il box office mondiale collocandosi al di sopra di Avatar. Succede così tanto in Avengers: Endgame che si fa fatica a isolare una particolare scena. Il film chiude un ciclo di 22 film del Marvel Cinematic Universe e per i fan è più forte l'impatto emotivo che l'esperienza visiva. Sul fronte action era stato più dirompente Infinity War ma, volendo comunque trovare una sequenza significativa di Endgame che non sia la troppo affollata battaglia finale, allora scegliamo quella dell'attacco al quartier generale degli Avengers che collassa su se stesso con l'inseguimento sotto le macerie per "agguantare" il guanto dell'infinito.

 

Terminator: Destino oscuro

Sfortunatamente non andato bene come il produttore e sceneggiatore James Cameron avrebbe voluto. Il regista Tim Miller, dopo l'uscita del film, ha detto che il suo raggio d'azione è stato fortemente limitato ma, a parte queste frecciatine, Terminator: Destino oscuro ha saputo prendere ciò che meglio aveva funzionato sui primi due film (1984 e 1991) della saga per riproporli in questo sequel direttamente collegato a quegli eventi. A conti fatti, la scelta sull'evoluzione dei personaggi non è stato il punto di forza del film che però ha dal canto suo alcune delle migliori sequenze d'azione del 2019 per cui vale la pena rivedere il film. O rivedere solo quelle.

 

Polar

Non perfetto, certamente brutale e provocatorio, questo film prodotto da Netflix si ispira alla graphic novel omonima. Polar è storia di un sicario in pensione che si trova al centro del mirino perché il suo vecchio "datore di lavoro" vuole farlo fuori. Sì, siamo sullo stesso territorio di John Wick, ma questo film diretto dal regista svedese Jonas Åkerlund è molto più cupo nell'allestimento generale del mood e delle sequenze d'azione. Ciò che davvero è interessante, è l'interpretazione da brivido di Mads Mikkelsen magnificamente calato nella parte e in tutto l'impegno fisico richiesto da sparatorie, calci e pugni.

 

Spie sotto copertura

L'intento dei registi Nick Bruno e Troy Quane è quello di offrire al pubblico più giovane, tra gli 8 e i 15 anni, il primo film di spionaggio della loro vita. Tutto l'impianto di Spie sotto copertura, dal design allo sviluppo narrativo, è estremamente amichevole e gradevole. Un livello di maggiore di impegno però è stato richiesto per le scene d'azione affinché fossero vorticose e godibili e permettessero, al pubblico più maturo, di ritrovare la familiarità del genere action reinterpretata in un contesto comico e parodico.



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