Quello che sorprende a una prima lettura di un testo sugli antieroi e bad guys è la mancanza di un titolo come The Wrestler di Darren Aronofsky. Era il 2008 e quella pellicola rimane ancora oggi un chiaro (se non il più alto) esempio di antieroe presente nel cinema contemporaneo americano, nonché nel recente cinema indipendente hollywoodiano capace di indagare il lato oscuro degli States. Ma nel cinema gli esempi potrebbero essere diversi, pensando semplicemente al genere noir americano degli anni Quaranta.
Eppure quello che The Dark Side - Bad guys, antagonisti e antieroi del cinema e della serialità contemporanei di Paolo Braga, Giulia Cavazza e Armando Fumagalli, edito da Dino Audino Editore per la collana Ricerche, cerca di compiere non è una analisi antropologica o sociologica sull'eroe americano ma un'analisi sulle tecniche narrative (il titolo del testo è di per sé un'articolazione narrativa), costruendo un percorso nel prodotto cinematografico più popolare (sia di critica che di pubblico, come nel caso dei supereroi) per delineare l'evoluzione del personaggio-cattivo, antagonista e antieroe nelle forme di serialità contemporanea, fino a giungere a territori ancora poco esplorati dal punto di vista teorico e critico come i cartoon (questo forse il maggior merito del libro) e le serie televisive. Ammesso che proprio queste ultime siano un degno oggetto di critica e analisi, o semplicemente un ambito in cui la critica sia oggetto di mercato e vittima di una profonda, nostalgica e sterile cinefilia non rispecchiata al cinema, le serie televisive, secondo gli autori, sviluppano quella figura di antagonista e bad guy che nella narrazione classica passa attraverso il binomio cattivo-male. Come sottolinea Paolo Braga nel capitolo dedicato alle serie televisive, è proprio grazie alla scelta di un tema forte e una retorica solida (vedi il caso di House of Cards e Breaking Bad) che l'evoluzione dell'antieroe affascina il pubblico. Un'evoluzione dell'antieroe che sul grande schermo si ritrova nelle recenti saghe di Spiderman di Sam Raimi (2002-2007) e Batman di Christopher Nolan (2005-2012) in cui il supereroe risulta profondamente influenzato dal lato oscuro e dagli elementi esterni che lo circondano (in questa parte ci sono tra l'altro diversi riferimenti al testo Comic book movies. Percorsi nel cinema dei supereroi a stelle e strisce curato da Alessandro Izzi e Giovanni Spagnoletti ed. Universitalia 2013).
Nel lato oscuro dell'eroe oltre ai protagonisti della saga più importante di tutti tempi come Star Wars finiscono anche i personaggi dell'innovativa Pixar (vedi Monster & Co.) oppure della Dreamworks (Shrek), con la conseguente messa in discussione del modello popperiano, che ha influenzato i recenti prodotti animation della Disney (Maleficent, Il grande e potente Oz).
Un percorso, quello di The Dark Side molto articolato, che prende come principale riferimento bibliografico testi di teoria della sceneggiatura (Lojos Egri, Dara Marks, Robert McKee, John Truby, Christopher Vogler) con l'ambizioso obiettivo di colmare quel vuoto editoriale presente nei manuali di storytelling proprio sul tema dell'antieroe (così cita la stessa descrizione al libro dell'editore). Lontano da manuali più empirici e tecnici come Story di McKee, l'analisi offerta dal manuale viene sviluppata principalmente attraverso uno studio storico-narrativo dei prodotti presi in esame, risultando dunque valido per un pubblico anche di non appassionati (anche se i riferimenti sono molteplici).
Autori: Paolo Braga, Giulia Cavazza, Armando Fumagalli
Titolo: The Dark Side - Bad guys, antagonisti e antieroi del cinema e della serialità contemporanei
Collana: Ricerche
Editore: Dino Audino Editore
Dati: 124 pp., brossura
Anno: 2016
Prezzo: 15,00 €
Isbn: 9780-887527-318-7
webinfo: Scheda libro sul sito Editore
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