Ancora una volta, come nel caso del film in concorso ieri nella sezione +18, Urban Hymn (Michael Caton-Jones, U.K., 2016), anche oggi la 46° Edizione del Giffoni Film Festival presenta, stavolta nella sezione +16, un altro film incentrato sul valore salvifico della musica: The Violin Teacher.
Il realizzatore dell'opera Sergio Machado, che esordì alla regia nel 1993 con il cortometraggio Troca De CabeçAs, ha accresciuto il proprio percorso cinematografico grazie alla collaborazione con Walter Salles (I diari della motocicletta - Diarios de motocicleta, 2004) a partire dal 1995. Prima assistente alla regia, poi sceneggiatore, infine co-autore di Madame Satã (Karim Ainouz, 2002), ha cominciato poi a dirigere documentari (Onde A Terra Acaba, vincitore di quindici festival tra i quali quelli di Biarritz, dell'Avana e di Rio) e infine veri e propri film (con la sua opera prima, Cidade Baixa, ha vinto in tutto oltre trenta premi).
Nella sua presente opera il grande violinista Laerte, che si prepara da anni per entrare nella più prestigiosa orchestra sinfonica sudamericana, la OSESP, il giorno dell'audizione è talmente teso che, vittima di una crisi nervosa, non riesce a suonare. Trovandosi quindi senza soldi né altrettanto valide alternative, Laerte si convince ad insegnare musica nella scuola pubblica di Heliopolis, una delle favelas di San Paolo nota per essere tra le più difficili e violente. Per quanto all'inizio non venga ben accettato, dato che la sua disciplina ferrea sembra lontanissima dal mondo di strada nel quale si è ritrovato, ben presto la classe di studenti che lo segue diventa sempre più attaccata alla sua figura di guida verso l'uscita dallo stato di precarietà e miseria in cui versa la maggior parte dei ragazzi facenti parte della scuola. Quando poi Laerte riconosce in due ragazzi in particolare, Samuel e VR, un notevole talento, la sua emotività si mette realmente in gioco e le cose cominciano a cambiare davvero.
Come spesso accade all'interno del linguaggio cinematografico, ciò che colpisce soprattutto in The Violin Teacher è il contrasto. Contrasto tra la musica classica di alto livello, caratterizzata da una levatura quasi sacra, e la profanità, pur sempre bella e d'effetto, della musica pop e commerciale brasiliana, ballata a ritmi serrati dai giovani che fanno parte della classe di Laerte e che riescono ad amare Vivaldi e Bach perché prima di tutto, nel sangue, hanno sempre avuto il senso stesso dell'orecchio e delle note. Contrasto tra la serietà assoluta del maestro, che si affianca alla musica come un fedele si potrebbe affiancare al copro di Cristo, e la giovane e spericolata vocazione all'attimo fuggente, che sembra essere l'unica lingua effettivamente parlata e capita dai ragazzi di Heliopolis. Contrasto, infine, tra la morte, che accompagna col suo manto nero tutta la seconda parte del film, e la rinascita, unico elemento su cui investono tutti quei giovani che non hanno talmente nulla da perdere da decidere di andare a lezione di violino anche il sabato, pur sapendo che il padre li picchierà a casa per non aver portato soldi alla famiglia, perché la musica è e diventa l'unica vera catarsi che riescono a raggiungere nel corpo e nell'anima.
(Tudo que aprendemos juntos) - Regia: Sergio Machado; Soggetto: Sergio Machado; Sceneggiatura: Maria Adelaide, Amaral Marcelo, Gomes, Sergio Machado, Marta Nehring; Fotografia: XXX; Montaggio: Marcio Hashimoto; Musiche: Alexandre Guerra Felipe De Souza; Scenografia: XXX; Costumi: XXX; Interpreti: Laerte (Lázaro Ramos), Samuel (Kaique Jesus), VR (Elzio Vieira), Azira (Sandra Corveloni), Bruna (Fernanda De Freitas); Produzione: Caio Gullane, Fabiano Gullane, Débora Ivanov, Gabriel Lacerda per Gullane (Brasile); Distribuzione: Films Boutique (Germania), Academy Two (Italia); Origine: Brasile, 2015; Durata: 100'; Web info: http://ift.tt/2aiPBON
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