venerdì 20 marzo 2020

Su Netflix 5 film d’azione per brividi in streaming


Da ogni parte del mondo giungono i nostri consigli per una botta di adrenalina direttamente dal salone di casa.

Un’offerta così abbondante, quella proposta delle piattaforme streaming, che talvolta giriamo a vuoto, storditi e ammirati, come vittime di una sindrome di Stendhal cinefila. In questo articolo vogliamo darvi qualche consiglio di visione, abbiamo selezionato cinque film d'azione disponibili in streaming nel catalogo di Netflix. Cinque occasioni per far pompare l’adrenalina, proposte che siano variegate e diversificate.

6 Underground

Cominciamo con un Netflix Original, prodotto esclusivamente per lo streaming, 6 Underground. Il ritorno di uno dei maggiori registi action degli ultimi vent’anni, Michael Bay, spesso irrefrenabile e maniacale, che spinge oltre ogni limite ragionevole il genere action in questo irresistibile fiotto continuo di adrenalina, sangue e sudore, in una Firenze trasformata in un circuito dalla bellezza incomparabile in cui scatenare automobili e mezzi di ogni potenza e furore in inseguimenti oltre ogni limite. Se non starete lì con la penna rossa a segnare inverosimiglianze sparse, ma metterete al primo posto il divertimento, non rimarrete delusi. Costruito per essere una serie sulla scia di un Mission impossible, ma ancora più spinta sull’azione, racconta di sei miliardari di ogni parte del mondo che fingono la loro morte per godere della libertà massima, quella data proprio dalla morte. Mettono in piedi un gruppo di vigilantes d’elite per eliminare i cattivi del mondo e far trionfare il bene, almeno il loro concetto di bene. Ve l’avevamo detto, non è un film da vedere con taccuino e penna rossa in mano. Sono tutti belli e abbronzati, i leader sono Ryan Reynolds e Mélanie Laurent.

Jarhead

La guerra non al fronte, in Jarhead, ennesima variazione di genere di un regista, Sam Mendes, fra i più importanti del cinema di questi anni, ben al di là di American Beauty, film con cui ha fatto irruzione a suon di Oscar e pioggia di petali di rosa, ma che rimane uno dei suoi lavori meno convincenti. Un piccolo gioiello action, adrenalinico, ma anche profondo e crediible racconto della vita di un militare in guerra. Tratto dall'autobiografia di un marine, deve il titolo proprio al soprannome poco carino, testa a barattolo, di quei soldati così speciali, alludendo al fatto che rispondono a comando agli ordini senza filtrarli con una riflessione personale; poi c'è anche taglio di capelli che ha il suo peso. Succede tanto a Jake Gyllenhaal, ottimo protagonista del film, ma questo è soprattutto un film sul prima, sull'attesa, e sul dopo, sugli effetti, di un soldato che va in guerra. Siamo fra Kuwait e Iraq durante la Prima guerra del Golfo, Operazione Desert Shield. Un film trascinante e coinvolgente che rimane un piccolo classico del genere e merita di essere visto, o rivisto, anche in streaming.

A.C.A.B.

Chi lo dice che l’azione non sia possibile in Italia. Non che ci sia capitato spesso di fare film di genere all'altezza, ma proprio per questo vale la pena segnalarvi questo tentativo riuscito di Stefano Sollima del 2012, A.C.A.B., prima di spiccare il volo verso Hollywood e la grande serialità internazionale. All Cops are Bastards, è questa la frase tristemente nota nascosta nell'acronimo del titolo, che rievoca la delinquenza delle borgate e il tifo organizzato basato sulla violenza e sullo scontro ogni settimana contro le forze dell’ordine. Protagonista è proprio un poliziotto, interpretato da Pierfrancesco Favino, insieme a Marco Giallini e Filippo Nigro, due suoi colleghi. Sono Cobra, Negro e Mazinga e operano nel reparto della mobile che ai occupa di feronteggiare in prima linea gli ultrà, ma anche i No Tav, i Black Block. Adattamento di un libro di Carlo Bonini, è un film pieno di adrenalina, azione e violenza, che ci conduce dentro il casco del poliziotto in trincea ogni domenica, in un confronto fra crimine e autorità in cui sono tante e sfumature grigie e c’è poco di definito, di bianco e nero.

Shaft

Un ritorno in grande stile di un personaggio iconico della Blaxploitation, fusione delle parole black e exploitation, sfruttamento, a definire un genere nato nei primi anni settanta quando vennero realizzati molti film a basso costo per un pubblico di afroamericani, diretti e interpretati, per lo più, da afroamericani e con una colonna sonora soul o funk. Uno dei primi fu Shaft (1971) di Gordon Parks, in cui venne introdotto il personaggio dell’investigatore privato John Shaft di Harlem, New York, interpretato da Richard Roundtree. Arriva ora, direttamente su Netflix, Shaft, il quinto film della serie, il secondo con Samuel L. Jackson nei panni del figlio JJ dell’iconico private eye. Adattato alle dinamiche odierne, diretto da Tim Story, ci presenta uno Shaft analista dati per l’FBI, a cui muore il migliore amico per overdose di eroina, nonostante fosse pulito da tempo. JJ non ci sta, ovviamente, e indaga per conto suo, facendosi aiutare dal padre John, in cui ritroviamo Richard Roundtree. Traffico di droga da sgominare, va bene, ma il senso del film è ritrovare personaggi, metodi sbrigativi, atmosfere che hanno reso il genere di culto.

Spenser Confidential

Ancora un Netflix Original, Spenser Confidential, il nuovo film di un regista, Peter Berg, che nella sua carriera ha spesso mescolato l’azione con la commedia. Non a caso è alla quinta collaborazione con un attore che ha altrettanto spesso alternato i due generi come Mark Wahlberg. Si intitola Spenser Confidential ed è l’adattamento del romanzo Wonderland di Ace Atkins che sviluppa il personaggio di Spenser creato da un asso del romanzo poliziesco come Robert B. Parker. Il film, girato nella Boston tanto casa a Wahlberg, racconta dell’agente di polizia Spenser, ormai caduto in disgrazia e appena uscito dopo una condanna a cinque anni di prigione per essere intervenuto in una disputa domestica assalendo il suo capitano. Proprio il giorno in cui torna a respirare aria pura, il capitano e un altro agente vengono assassinati. Sarà lui, insieme al suo sbrigativo compare e coinquilino, a indagare in un sistema di corruzione legato alla costruzione di un casino e di nuovi edifici. Corruzione, traffico di droga, criminali e agenti in divisa che si confondono, insomma, un classico del cinema di strada, il poliziesco erede dell'hard boiled della prima metà del XX secolo, quello che si sporca le mani, in cui niente torna al suo posto perché il sistema è marcio.



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