John Wick del 2014 ha dato origine a una saga di successo: i registi Chad Stahelski e David Leitch raccontano com'è nata.
All'uscita di John Wick nel 2014, pochi si aspettavano il grande successo che avrebbe riscosso, generando poi addirittura due sequel, John Wick 2 (2017) e John Wick 3 (2019), con incassi mondiali crescenti: 86 milioni di dollari, 171... 326! Eppure il primo film era nato piccolo, come una scommessa: l'hanno raccontato in varie interviste nel 2014 i registi originali, Chad Stahelski e David Leitch, ex-cascatori (solo il primo è rimasto al timone della saga, perché Leitch si è dato a Deadpool 2 e Atomica bionda). In primis, il progetto nacque da Keanu Reeves, che era stato ingaggiato dalla Thunder Road come protagonista del copione su cui stavano lavorando. Il punto era: a chi si sarebbe potuto affidare? Fu Keanu a ricordare due amici di vecchia data... Chad racconta:
Abbiamo incontrato Keanu nel 1996, ero uno stuntman alle prime armi allora, feci un provino per capire se potevo essere la sua controfigura per le arti marziali. Poi si scoprì che il provino era per Matrix. Un paio di mesi dopo ebbi l'ingaggio, lavorai con Keanu sui tre Matrix. Dave era un mio buon amico e si unì a noi dal secondo Matrix, come controfigura di Hugo Weaving. Nei tre anni successivi abbiamo conosciuto a fondo Keanu, e abbiamo collaborato con lui ancora per i successivi tre o quattro film, sempre come controfigure.
L'idea di usare Chad e Dave come coordinatori delle sequenze d'azione prestò si espanse fino alla regia totale del progetto, per il coraggio degli stessi e il sostegno totale di Reeves. Non era la prima volta che degli stuntmen si cimentavano dietro alla macchina da presa (ricordiamo Buddy Van Horn, amico di Clint Eastwood), ma questo non rendeva la transizione più leggera o meno difficile. Ancora Chad sorride:
Come registi esordienti ci sono un sacco di sfide, tipo chiami Ian McShane e gli chiedi: "Accetteresti un film su un assassino?" E lui: "Chi è il regista?" "Chad Stahelski e David Leitch". "Chi?" e riattacca! Eravamo molto consapevoli di come saremmo stati percepiti, quindi abbiamo cercato di sentirci o vederci con tutti gli attori, spiegando loro le nostre idee e che sarebbe stato diverso dagli stereotipi del film d'azione che di solito si vedono in giro. Meno male che Keanu Reeves credeva in noi.
Per quanto riguarda lo stile, Stahelski e Leitch erano molto meno insicuri, anzi. Dalle loro parole traspare una forte consapevolezza della direzione in cui mandare il progetto, nell'immagine, nel registro narrativo... e soprattutto nello stile di combattimento che volevano proporre!
David: Siamo fan dello spaghetti western, di Kurosawa ma anche del movimento coreano, per così dire: ci piace una composizione minimalista, storie semplici che però... [...] Chad: volevamo l'opposto di quello che c'è in giro, non abbiamo niente contro l'inquadratura che balla negli altri film d'azione, però volevamo una cosa più composta e prendere il film d'azione da un altro punto di vista. [...] David: Invece di realizzare le sequenze action con un sacco di stacchi e la camera in movimento, avendo performer in grado di eseguirle al meglio, ci siamo detti: manteniamo l'inquadratura, osserviamo l'azione completa e facciamo viverla al pubblico. Keanu ce la fa.
[...] David: Centrare il registro è stato difficile: doveva essere divertente, per coinvolgere il pubblico e intrattenerlo, c'è un pericolo se lo fai diventare troppo serio, diventa così cupo che non puoi tornare indietro. [...]
Chad: Abbiamo preso tutte queste discipline di arti marziali e kung fu, le abbiamo combinate con gli scontri a fuoco tattici, in un'arte marziale reinventata che abbiamo battezzato "Gun Fu".
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