Proprio nel giorno in cui Stephen King festeggiava l'uscita del suo nuovo romanzo, "Fairy Tale", la sua gioia è stata offuscata, come ha scritto nel Tweet qua sotto, dal dolore per la scomparsa, all'età di 79 anni, il 4 settembre, del suo stimato amico e collaboratore Peter Straub, grande scrittore di horror, assieme al quale aveva pubblicato "Il talismano" nel 1984 (nelle parole di King "una delle grandi gioie creative della mia vita") e nel 2001 "La casa del buio". Straub, che godeva della stima unanime dei colleghi ed era anche amico di Neil Gaiman, è morto in un ospedale di New York, dove era ricoverato, a seguito di complicazioni dopo la rottura del femore.
Chi era Peter Straub e perché le sue storie ci fanno tanta paura
Peter Straub era nato il 2 marzo 1943 a Milwaukee. All'età di 7 anni, investito da un'auto, aveva dovuto reimparare a camminare dopo molti mesi in ospedale. "L'esperienza - disse - mi lasciò con una consapevolezza improvvisa e prematura della mia stessa mortalità, della mia fragilità fisica e il senso che il mondo non fosse benevolo". Queste sensazioni, per chi ha letto i suoi romanzi e racconti, Straub riesce benissimo a trasmetterle nella sua opera, che proprio per questo resta impressa. In questo senso il suo capolavoro resta a nostro avviso Julia, pubblicato nel 1975, che ha al centro il malvagio spirito di una bambina e che nel 1977 è diventato il film Demonio dalla faccia d'angelo, in cui Richard Loncraine dirige Mia Farrow, Keir Dullea e Tom Conti. Famosissimo anche Ghost Story, del 1979, al cinema due anni dopo in Storie di fantasmi di John Irvin con Craig Wasson, Alice Krige, Fred Astaire, Melvyn Douglas, Douglas Fairbanks Jr., John Houseman e Patricia Neal. Tra gli altri scritti di Straub - che ha vinto tutti i principali premi della letteratura di genere, dal Bram Stoker Award al World Fantasy Award - ricordiamo anche "Koko", "La casa del buio", sempre con Stephen King, "The Hellfire Club" e "Shadowland".
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