Anche l'ultimi dei cinque film italiani in corsa per il Leone d'oro, insieme a tutti gli altri titoli delle selezione, si affaccia sul Palazzo del Cinema. Al Festival di Venezia è il momento del nuovo film di Susanna Nicchiarelli. Dopo aver raccontato figure femminili capaci di dialogare con il presente come Nico e Miss Marx in quella che lei stessa ha definito una "involontaria trilogia" (peraltro entrambi i film sono stati ugualmente presentati precedentemente alla Mostra del Cinema), la regista romana ha scelto questa volta di ritrarre Santa Chiara d'Assisi.
Intitolata Chiara, la storia si ambienta nell'Assisi del 1211, quando la giovane ragazza di soli 18 anni, interpretata da Margherita Mazzucco, scappa di casa nella notte per raggiungere Francesco, un suo caro amico. Quella fuga è solo l'inizio di un grande cambiamento che interessa tutta la sua intera vita. Il film vuole raccontare la storia di una giovane donna con in tasca il sogno della libertà. Nel cast troviamo anche Andrea Carpenzano, Luigi Lo Cascio e Carlotta Natoli.
Chiara: messaggio e origine del film di Susanna Nicchiarelli
"Io credo che il messaggio di Chiara, la contemporaneità della sua storia sia molto forte" esordisce in conferenza stampa al Lido di Venezia Susanna Nicchiarelli spiegando perché ha scelto questo personaggio per il suo nuovo film. "Quella di Chiara e di Francesco è una scelta politica, radicale e di critica a una società ingiusta, com’era quella di allora e com'è quella di oggi dove, la differenza tra chi ha tutto e chi non ha niente era ed è enorme". Nella storia del film "Chiara e Francesco si mettono dalla parte degli ultimi e scelgono la povertà, scelgono di costruire una comunità che non ha rapporti gerarchici, di potere, quindi il messaggio è profondamente rivoluzionario".
La regista, anche autrice della sceneggiatura insieme a Chiara Frugoni, ricorda quando da bambina vide il film Fratello Sole, Sorella Luna di Franco Zeffirelli rimanendo colpita dalla scena in cui Francesco si spoglia davanti al Papa. "Per me Francesco è quella cosa là, Chiara è quella cosa là e sicuramente l’immagine di Chiara diventa anche un’immagine femminista per un motivo molto preciso, perché Chiara voleva fare quello che ha fatto Francesco e non le è stato permesso. La sua lotta è diventata anche una lotta per i suoi diritti di donna e per le donne che raccoglieva attorno a sé".
Chiara: la regista spiega la scelta di Mazzucco e Carpenzano nei ruoli principali
Dopo aver esordito a 16 anni nella serie L'amica geniale, senza aver mai avuto esperienze di recitazione prima, Margherita Mazzucco prosegue il suo percorso artistico in questo nel ruolo di Chiara. Accanto a lei c'è Andrea Carpenzano, di qualche anno più grande e con alle spalle una buona decina di film tra cui La terra dell'abbastanza e Il campione. La regista Nicchiarelli spiega che la loro naturalezza nella recitazione era quello di cui aveva bisogno per questo progetto. "Era pericoloso diventare ampollosi o retorici e loro mi hanno aiutato, tutti mi hanno aiutato a riscrivere le battute in modo che fossero il più naturali possibile" racconta la regista, "poi avevano l’età giusta, Chiara ha diciotto anni quando scappa, Francesco ne ha 30 quando la accoglie ed è molto difficile vedere questi due santi raccontati come quello che erano veramente, cioè due ragazzini... perché questo erano".
La Nicchiarelli ricorda il primo incontro con la giovane attrice che "da una parte sembrava una bambina perché è piccolina, ma ha un carisma, una presenza molto forte e silenziosa che era molto simile a Chiara che era una che non urlava, stava ferma e la gente andava da lei perché era una persona magnetica. Margherita ha questo tipo di tranquillità, di calma che mi piace molto. Ecco, io a diciotto anni non ero così".
Qui sotto il trailer di Chiara.
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