domenica 30 ottobre 2016

Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia



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via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web
Locandina Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia

Si respira aria di vigilia di Independence Day fra gli scaffali di un qualunque supermercato in una qualunque città americana. La gente si affretta all'accumulo del peggiore junk food concepito per preparare barbeque grassi e saporiti. Protagonisti della scena del 4 luglio sono, ovviamente, dosi industriali di salsicce Fancy Dogs, panini Glamorous Buns, tacos e birre a volontà, il tutto danzante in ogni genere di salsa dai sapori e colori più creativi. Se l'umanità si appresta fuori dalle saracinesche ad attendere l'apertura del market, chi ne "abita" i corridoi pre-gusta il grande passo che spalancherà le porte del "Grande Oltre", un luogo paradisiaco dove la leggenda vuole che i prodotti finiscano dopo esser stati acquistati dagli umani. Nessuno sa donde giunga la diceria né l'ha mai sperimentata, ma non esiste alimento che osi metterne in discussione la veridicità. Fra questi anche il salsicciotto Frank e la sua innamorata, la "panina" Brenda che non vedono l'ora l'uno di "entrare" nell'altra, con loro i compagni di confezione, e svariati vegetali, formaggi, bevande e così via. Dopo aver "eseguito" la rituale e gioiosa canzone propiziatoria di apertura negozio si apprestano ad accogliere i clienti, sperando di finire in qualche carrello che li condurrà nell'agognato Grande Oltre...
Fuori da South Park l'irriverenza estrema abita solo al Sausage Party, unico - finora - film d'animazione in CGI vietato ai minori su oggetti "vivi" e parlanti che desiderano accoppiarsi e partecipare, ove possibile, a goderecce orge improvvisate. La follia dei creatori di quest'opera più dissacrante che riuscita si rivela gradualmente nel suo svolgersi: inizialmente, infatti, Vita segreta di una salsiccia si presenta come l'ennesimo testo di denuncia al consumismo sfrenato made in USA, infarcito di battute un po' volgari per attirare un pubblico più giovane e possibilmente cool. In tal senso sarebbe (diventata) una pellicola politicamente corretta e invece l'intenzione dissimulatrice dei tre spregiudicati comedian Seth Rogen, Evan Goldberg e Jonah Hill sta proprio nel mantenere nascosto e ben sigillato l'intento per poi farlo esplodere come una bomba ad orologeria. I tre simpatici autori - anche naturalmente doppiatori di alcuni personaggi da loro inventati - hanno raggruppato nel progetto voci e "accenti" noti e cari agli spettatori connazionali, intensificando così un effetto comico che, naturalmente, rimarrà ignoto al pubblico che non potrà avere accesso alla versione originale del film.
Con il procedere della narrazione, dunque, l'ordigno si prepara a scoppiare in ogni senso: dalle allusioni sessuali presenti fin da subito nel corteggiamento di Frank a Brenda, alla presentazione dell'antagonista dei nostri eroi incarnato niente di meno che da una lavanda vaginale che vuole vendicarsi contro le salsicce per una ferita accusata cadendo dal carrello a causa di un incidente da loro procovato. Nel cinema contemporaneo nessuna mente "normale" aveva osato concepire un antieroe nella forma di un oggetto intimo femminile di questa sofisticatezza: non solo la metafora di detersione ante-post coitum si fa evidente, ma anche quella del conflitto sociale fra la salsiccia popolare-Dem e la lavanda borghese-Repubblicana.
Chiaramente il volgo vince e una coreografia orgiastica stile flash mob di rare dimensioni si fa strada. Se le invenzioni sono ineluttabilmente geniali - dai prodotti non deperibili travestiti da nativi americani che fumano il peyote e "conoscono la verità", all'unico umano su cui si concentra una scena rappresentato da un giovane tossico in grado di percepire la Quarta Dimensione degli oggetti parlanti grazie alla droga, fino all'impersonificazione di un chewing gum masticato e per questo "disabile" ma geniale e dunque somigliante al fisico Stephen Hawkin - il risultato complessivo del progetto non è altrettanto soddisfacente, giacché proprio nelle trame della sceneggiatura emerge una ripetitività che non giova a sostenere la qualità potenzialmente sorprendente del "gioco".

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Primo Weekend Usa: $ 34.264.000
Incasso Totale* Usa: $ 97.309.000
Ultima rilevazione:
Box Office di domenica 9 ottobre 2016

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