Una luce di speranza giunge dalla Cina che può farci intuire cosa inizierà ad accadere anche da noi fra qualche tempo.
In un mondo in cui la pandemia di coronavirus sta accelerando, come ha dichiarato l’Organizzazione mondiale della sanità, arriva una luce di speranza, insieme ai numeri degli ultimi due giorni in Italia, che fanno segnare un minimo calo. Si tratta della decisione della Cina di riaprire oltre 500 sale cinematografiche, dandoci la possibilità di intravedere quella che anche da noi potrebbe essere una luce in fondo al tunnel, fra qualche settimana o mese. A Wuhan, epicentro della diffusione del virus, non si registra nessun nuovo caso da cinque giorni consecutivi.
La riapertura, per ora, sembra poco più che simbolica in un paese così grande, con incassi ancora minimi mentre il pubblico sembra restio a tornare in sala. Secondo i media di stato si parla di 507 sale, meno del 5% delle sale commerciali aperte nel paese prima dell’esplosione del virus. Le province interessate per ora sono cinque: Xinjiang, Shangdong, sulla costa fra Pechino e Shanghai, Fujan e Guandong, al confine con Hong Kong.
Gli incassi totali sono stati limitati a meno di 2000 dollari, con le ultime due province che non hanno strappato neanche un biglietto. Come si suol dire, è solo un inizio.
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