lunedì 23 marzo 2020

Curiosa: erotismo e arte in un film basato sulla passionale storia di Marie de Heredia


Diretto dalla regista Lou Jeunet, il film Curiosa esplora l'amore appassionato in un contesto di libertà sessuale ispirandosi agli scrittori del XIX secolo Marie de Heredia e Pierre Louÿs.

Curiosa è un termine usato nelle lingue anglosassoni che vuole indicare una collezione di rarità antiche, di oggetti particolari, specialmente libri e opuscoli a sfondo erotico.
Diretto dalla regista Lou Jeunet e da lei stessa sceneggiato insieme a ddd, il film Curiosa si ispira alla giovinezza di Marie de Heredia, poetessa e scrittrice nata il 20 dicembre 1875 a Parigi, donna dall'animo passionale che ha sposato il poeta Henri de Régnier senza rinunciare a profondi e intimi legami con altri artisti della sua epoca. Il film mette a fuoco la relazione con il romanziere Pierre Louÿs, padre naturale del di lei figlio Pierre de Régnier. "Quando mi sono imbatutta nelle fotografie di Marie de Heredia di Pierre Louÿs è stato amore a prima vista" racconta la regista dopo aver scovato tra le lettere e gli archivi di Louÿs conservati nella biblioteca dell'Arsenal di Parigi, le foto di questa giovane donna. "Aveva un corpo nudo così moderno e uno sguardo così misterioso che sembrava volesse diventare un personaggio cinematografico".

Marie de Heredia ha amato vivendo fino in fondo la sua libertà sessuale. Tra gli uomini con cui ha avuto una relazione ci sono il drammaturgo Henri Bernstein, il critico letterario Edmond Jaloux, lo scrittore Jean-Louis Vaudoyer e il poeta Gabriele D'Annunzio. Con tutti loro c'è stata una costante corrispondenza nei periodi delle rispettive relazioni, un carteggio conservato in diverse biblioteche che oltrea d aver dato spunto al film Curiosa, è stato d' ispirazione anche per spettacoli teatrali.

Provocatoria e piena di fantasia, Marie de Heredia non è una ragazza convenzionale del XIX secolo. Attraverso il suo personaggio, il film potrebbe sostenere una visione emancipatoria della sessualità. "Di fronte allo sguardo da erotomane di Pierre e nelle sue fotografie di Marie, ho pensato che fosse in realtà lei a prendere l'iniziativa e a invitare Pierre a casa, in assenza di suo marito Henri, per farsi fotografare nuda" spiega la regista. "In un certo senso, Marie diventa più forte del maestro: scriverà e si firmerà con lo pseudonimo maschile di Gérard d'Houville, avrà sempre più amanti giovani e li seppellirà, essendo decedeuto nel 1963 a 87 anni". Ma soprattutto, continua Lou Jeunet, "il suo talento per la libertà la rende un personaggio molto moderno, le sue esperienze romantiche risuonano oggi con le nostre domande sull'amore e questo è un tempo per le donne di affermare i propri desideri e non essere più considerate oggetti sessuali o vittime". La regista riassume tutto il suo discorso in una domanda: "il prossimo passo dopo #MeToo non sarebbe il diritto al nostro stesso erotismo e vivere pienamente la nostra fantasia sul sesso e sull'amore?".



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