lunedì 20 gennaio 2020

La vita di Sting in un film come Bohemian Rhapsody e Rocketman? "Assolutamente no", dice lui


L'artista britannico preferisce un'interpretazione artistica della sua carriera, come quella del musical The Last Ship che sta portando in scena.

I film biografici sulle rock star sono diventati un nuovo filone su cui investire. Bohemian Rhapsody e Rocketman possono non aver avuto un'unanimità di consensi, ma il seguito da parte del pubblico c'è stato eccome e sul fronte dei riconoscimenti gli artisti vedono apprezzato il loro impegno. Rami Malek ha vinto l'Oscar per la sua interpretazione di Freddy Mercury, Taron Egerton si è portato a casa il Golden Globe per essersi trasformato in Elton John. La stessa Renée Zellweger in queste settimane sta collezionando statuette per la sua versione di Judy Garland. Se ne sono visti anche in passato di biopic, non necessariamente legati alla musica rock, vedi Ray e La vie en Rose che, tra l'altro, hanno anche fruttato entrambi l'Oscar a Marion Cotillard per la sua Edith Piaf e a Jamie Foxx per il suo Ray Charles, ma ora le produzioni si stanno moltiplicando.
In diverse fasi di sviluppo ci sono progetti per portare sullo schermo le vite (o significativi momenti di esse) di Elvis Presley, Aretha Franklyn, Amy Winehouse, Bob Marley, John Lennon, Celine Dion e Madonna. E invece Sting? Il cantante inglese, alla domanda se accoglierebbe con piacere un film biografico su di lui, risponde di getto: "Assolutamente no".

Sting, al secolo Gordon Matthew Thomas Sumner, è attualmente a Los Angeles in tour con il musical The Last Ship. Raggiunto in camerino da un giornalista del magazine The Hollywood Reporter, l'artista ha parlato a ruota libera della sua carriera spiegando, ad esempio, che lo scioglimento dei Police nel 1984 è stato una presa di coscienza dell'aver conseguito tutti gli obiettivi e che per evolversi come individui sarebbe stato necessario proseguire ognuno per conto proprio. La parentesi della reunion tra il 2007 e il 2008 aveva confermato gli ottimi rapporti con gli altri membri della band, Stewart Copeland e Andy Summers, ottimi rapporti che sussistono tutt'oggi.
Un film biografico, come Bohemian Rhapsody o Rocketman, su di sé non lo vedrebbe. "Assolutamente no, non credo di volerlo. Sto raccontando la mia storia in modo artistico, con un arco metaforico" spiega Sting parlando di The Last Ship, uno spettacolo ispirato alla sua infanzia e adolescenza in una cittadina dell'Inghilterra del Nord nota per i cantieri navali. "Questa storia racconta di me, più di quanto intendessi, e di persone come mio padre, i miei zii e coloro con cui sono cresciuto. Questo è il modo in cui voglio farlo, piuttosto che qualcun altro arrivi e si chieda quale sia l'arco della mia vita, che ancora devo chiudere", peraltro.



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