giovedì 30 gennaio 2020

Asia Argento: "Nel Medioevo mi avrebbero bruciata viva"


Intervistata dal quotidiano francese Le Monde, Asia Argento ricorda la sua infanzia, i film horror del padre Dario che ha visto da bambina e la diversa opinione che ha ora del movimento #MeToo.

"La mia vita è fatta di piccole cose: vedere un film, ascoltare una canzone, accompagnare mio figlio al parco dopo la scuola". Asia Argento si racconta al quotidiano Le Monde, un'intervista dalla quale emerge la personalità di una donna che, suo malgrado, ha acquisito troppo presto una serie di consapevolezze della vita. Siamo tutti figli di un background genitoriale con cui dobbiamo fare i conti e l'attrice non è da meno. "Avevo cinque anni quando mia madre mi portò a vedere Freaks di Tod Browing in un cinema d'essai di Roma" ricorda l'attrice. "Quella visione mi ha cambiato la vita, mi sono riconosciuta in quel circo diverso" sul quale è spesso tornata a pensarci da adulta, convincendosi che "fare parte di una comunità di pari, per quanto marginale, è molto più prezioso che appartenere alla massa".

Essendo nata nel 1975, lo stesso anno di uscita nelle sale di Profondo rosso, il giornalista francese si domanda a quale età la figlia di Dario Argento abbia visto i pilastri della produzione horror italiana firmati da suo padre. "A casa avevamo un proiettore 16 millimetri, Profondo rosso lo vidi a cinque o sei anni e mi scioccò profondamente. Poi ci furono Suspiria, Inferno..." e più Asia ne vedeva, più capiva che l'universo dei film dell'orrore era simile a quello delle fiabe per bambini. "Stessi colori, stessi archetipi - la strega, la bambina perduta - stessi artifici drammatici. La paura è un'emozione primaria e universale che sviluppa la consapevolezza" e, in questo senso, "il cinema fantastico ha molto a che vedere con la psicanalisi".

Scarlet Diva (2000), Ingannevole è il cuore più di ogni cosa (2004) e Incompresa (2014) sono i tre titoli da regista della filmografia di Asia Argento. "Sono film dell'orrore, perché raccontano l'orrore reale e quotidiano, quello che non vogliamo vedere, tanto nel proletariato quanto nella borghesia" continua l'attrice mentre spiega di averlo conosciuto troppo presto quell'orrore. Bambina timida e osservatrice, "ho dovuto imparare a non rivelare tutto quello che vedevo e, come artista, ho capito come manipolare queste emozioni, questi ricordi difficili rendendoli grotteschi per potermene liberare, ma è un'illusione credere di dimenticare tutto". "Ci sono ferite che mi hanno cambiato per sempre" per le quali Asia si sentirà "azzoppata". "Bisogna imparare a vivere così, zoppicando, e fare di questo handicap una risorsa".

Il cinema fa parte della sua vita, ma Asia Argento specifica bene di non averlo scelto. "È stata una sottomissione" spiega, "ho cominciato a recitare all'età di 9 anni, molto giovane, e ho capito che questo mestiere era fatto di alti e bassi, dove la maggior parte dei bambini attori non supera lo scoglio dell'adolescenza". "Non sono una persona ambiziosa, giro poco, non corro ai casting" e, parlando della sua attuale vita romana insieme alla figlia 18enne Anna Lou e al figlio 11enne Nicola Giovanni, dice che "quando sei una madre single con un mutuo da pagare, devi scegliere, e io ho scelto la famiglia piuttosto che la carriera. Bisogna avere la pentola sul fuoco, come si dice a Roma".

È stata tra le principali accusatrici di Harvey Weinstein, dando vita al movimento #MeToo, per poi passare sul banco degli imputati con le testimonianze del giovane attore Jimmy Bennett che l'accusava di pedofilia (motivo per cui ha perso il posto di giudice a X Factor nel 2018). "Non so da chi sia stato manipolato" dice Asia, delineando uno scenario che "faceva comodo a Weinstein e ai suoi amici" oltre che alle esponenti del movimento che non volevano lei come leader, "non era mai stata una mia intenzione diventarlo". Cosa pensa oggi di #MeToo? "È diventato un prodotto hollywoodiano, qualcosa di stupido, un po' pretenzioso e bigotto: una spilla, un abito da sera e basta. La democrazia cristiana in tutto il suo splendore".

Per Asia c'è un nuovo album in uscita a marzo "inciso nella mia camera da letto durante la convalescenza in seguito a un infortunio al ginocchio" e un film con il padre Dario, 79 anni, basato su una sceneggiatura da lui scritta negli anni '90 "di cui gli ho ricordato io l'esistenza". "La sua filmografia è attraversata da molti personaggi che sono streghe, figure di cui sempre più femministe si stanno appropriando" continua l'attrice ricordando lo slogan del movimento femminista degli anni '70 "Tremate, tremate! Le streghe son tornate". "Con la mia amica Béatrice Dalle ci diciamo spesso che saremmo state bruciate vive nel Medioevo. La mia famiglia materna era molto esperta di esoterismo", nonostante oggi Asia Argento preferisca dedicarsi alla "magia bianca, quella che fa del bene, in osmosi con la natura".



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