martedì 29 ottobre 2019

Nomad: in the footsteps of Bruce Chatwin - FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2019

Quando il leggendario scrittore e avventuriero Bruce Chatwin si trovò nella fase finale della sua vita, infatti stava per morire a causa dell'AIDS, decise di convocare il suo amico e collaboratore Werner Herzog, chiedendogli di vedere il suo allora ultimo film sulla tribù del Sahara. In cambio, come regalo d'addio, Chatwin regalò a Herzog lo zaino che aveva portato con sé in giro per il mondo e che simbolicamente rappresentava tutta la sua vita nomade.
Trenta anni dopo, Herzog prende quello stesso zaino e si mette in viaggio, ispirato dalla passione condivisa per la vita senza sosta e casa. Lungo la strada, Herzog scopre storie di tribù perdute, girovaghi e sognatori. Viaggia in Sud America, dove Chatwin ha scritto In Patagonia, il libro che lo ha trasformato in una leggenda letteraria, con le sue enigmatiche storie di dinosauri, miti e viaggi verso le estremità del mondo.
Poi si reca in Australia, dove lui e Chatwin si incontrarono per la prima volta; è nella terra più lontana che Herzog esplora il sacro potere delle tradizioni aborigene le quali hanno ispirato il libro più famoso di Chatwin, The Songlines.

I viaggi di Herzog in assonanza con Chatwin non rappresentano che la continua ricerca del non scibile, attraverso una materia che non è solo ciò che appare ma una testimonianza etnologica intrisa di magismo delle origini umane più antiche e profonde.
E nel Regno Unito, nello splendido paesaggio dei confini gallesi, scopre l'unico posto che Chatwin chiamava casa e da lì possiamo capire che tutto possa collegato da un filo invisibile, che accomuna tanti luoghi lontani, intrisi di silenzio e di un contatto fortissimo e viscerale con la natura e la storia del mondo, in particolare in quei punti della terra, in cui l'uomo ha manifestato la sua presenza attraverso rituali e testimonianze antichissime di narrazioni orali poi tradotte in testi: dai Celti agli Aborigeni nulla di più affascinante che poter comprendere come vivessero e perché.

Tutto è raccontato nello stile inimitabile di Herzog, in una narrazione visiva piena di colori e inquadrature, che sono una soddisfazione per gli occhi, e in cui i personaggi, gli incontri memorabili, sono accompagnati dalla voce del regista tedesco; il film esplora la visione creativa e personale che ha condiviso con Chatwin: una passione per il potere della narrazione e il desiderio di trovare approfondimenti sull'esperienza umana tra le comunità degli estremi del mondo.

Così come è stata estrema la vita di questi due personaggi del cinema e della letteratura mondiale che hanno fatto della loro vita un'opera d'arte, incuranti dei cliché, delle classificazioni sessuali, degli stereotipi e di tutto ciò che potesse limitare la “quest”.

(Nomad: In the footsteps of Bruce Chatwin) Regia: Werner Herzog; sceneggiatura: Werner Herzog; fotografia: (Louis Caulfiel), (Mike Paterson); montaggio: Marco Capalbo ; musica: Marc Reijseger; interpreti: Werner Herzog, Bruce Chatwin; produzione: Steve O' Hagan ; origine: Gran Bretagna; durata: 85'



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