La HBO lo ha fatto di nuovo: ha realizzato un prodotto a suo modo innovativo e originale, insomma, qualcosa di alieno sul piccolo schermo. No, nessun nuovo orizzonte avanguardistico é stato raggiunto, perché Mosaic, la miniserie ideata da Steven Soderberg e scritta da Ed Solomon, non introduce alcun elemento formale o contenutistico innovativo, tranne la sua singolare doppia natura concettuale di prodotto d'intrattenimento. Sviluppata prima come un'app per iOS e Android, grazie alla quale l'utente é in grado di avere a disposizione tutto il materiale d'indagine per venire a capo dell'omicidio della scrittrice Olivia Lake e, al contempo, (pro)seguire le indagini usufruendo di tutti i punti di vista a disposizione tra i personaggi in gioco, Mosaic é stata rilasciata dalla HBO in sei episodi densissimi, a partire dal 22 gennaio. Una particolare, quanto interessante operazione crossmediale, della quale va analizzata esclusivamente quella proposta sul piccolo schermo.
Olivia Lake (un'irresisitibile Sharon Stone) è una lunatica e spesso altezzosa scrittrice per bambini che scompare misteriosamente; il compagno Eric Neil (Frederick Weller), uomo dal passato oscruto e menzognero, viene arrestato, processato e condannato per l'omicidio della donna ma, ben quattro anni dopo, la sorella Petra Neil (Jennifer Ferrin), instancabile restauratrice d'opere d'arte, spronata dalle dichiarazioni lacunose del fratello e dai rapporti nebulosi della polizia, chiede sostegno al ligio detective Nate Henry (Devin Ratray), con l'intento di risolvere una volta per tutte il mistero inerente al caso Olivia Lake. Finché, senza preavviso, il cadavere della scrittrice viene ritrovato…
Mosaic, a differenza di The night of, ultimo granitico whodunit realizzato da HBO, si discosta per una narrazione frammentata e tenuta insieme da un filo conduttore che si arrotola in flashback esplicativi e altri introspettivi. Tuttavia, la complessità richiamata giá dal titolo non si adatta esclusivamente al plot, ma é indice di un'elevata quantitá di personaggi ed elementi indispensabili per l'esaurimento della detection: come il più classico dei gialli, gli ultimi istanti di vita di Olivia Lake lasciano al procedimento logico-intuitivo e all'immaginazione dei detective/spettatore il compito di collegare il movente pertinente e, con esso, l'entitá dell'assassino, tra uno stuolo di personaggi connessi nei modi più effettivi o casuali. In questa ricostruzione la creatura di Soderbergh tiene col fiato sospeso fino allo svelamento ultimo, sfruttando con una maestria quasi innaturale i repentini cambi di prospettiva tra i protagonisti, in modo tale da presentare diversi protagonisti posti tutti sullo stesso livello narrativo: immediato relazionarsi con il detective Henry, logico affidarci agli sforzi di Petra Neil, magari naturale parteggiare per il bistrattato Joel Hurley (un Garrett Hedlund davvero ispirato), vittima in primis del pessimo carattere di Olivia Lake. In questo tortuoso e quasi infinito gioco delle parti, nel quale Soderbergh spesso prova a convincere con successo lo spettatore di non aver ancora compreso del tutto la veridicità di quanto accaduto, in Mosaic tutti i personaggi rivelano le loro sfaccettate personalitá, aumentando quel sentore di disagio e precarietá emotiva che rende maggiormente complesso il soddisfacimento della detection.
Riflessivo e discorsivo, attutito da tonalità pastello e frammenti temporali obnubilati dallo scorrere del tempo, Mosaic conferma (come se ce ne fosse bisogno) la smagliante poliedricitá artistica di Steven Soderbergh, che grazie a luminosi campi totali fissi, alternati a primi piani e movimenti con la mdp a mano, si cala allo steso tempo nei panni del grande narratore-tessitore di suspance e in quelli del voyeurista (psico)analitico affamato di realtá, ma non di spettacolaritá. Lasciando in regalo allo spettatore un finale inatteso e, a suo modo, sconvolgente. Chi ha detto che un grande autore lo è soltanto su grande schermo?
(Mosaic); genere: giallo, drammatico; sceneggiatura: Steven Soderbergh, Ed Solomon; stagioni: 1 (miniserie); episodi prima stagione: 6; interpreti: Sharon Stone, Garrett Hedlund, Frederick Weller, Jennifer Ferrin, Devin Ratray, Maya Kazan, Beau Bridges, James Ransone, Jeremy Bobb, Zandy Hartig, Michael Cerveris, Bridey Elliott, Paul Reubens; produzione: HBO; network: HBO (U.S.A., 22-26 gennaio 2018), Sky Atlantic (Italia, 30 gennaio-27 febbraio 2018); origine: U.S.A., 2018; durata: 60' per episodio; episodio cult prima stagione: 1x06 - Fact and fiction (1x06 - Realtá e finzione)
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