mercoledì 26 aprile 2017

Roma, 26 aprile: al cinema Trevi il ricordo del geniale Roland Topor

Grande evento questa sera al Cinema Trevi (Vicolo del Puttarello 25 - Roma): nel ventennale della morte del geniale Roland Topor, Maurizio Nichetti presenterà la sua Autobiografia involontaria, appena pubblicata da Bietti, e riceverà il Premio intitolato al poeta-scrittore, da lui diretto in Ratataplan. Il premio sarà conferito dall'associazione RomaLiaisonParis, di cui Topor è stato fondatore e presidente. L'incontro, previsto alle ore 20.45, vedrà la partecipazione anche di Oscar Cosulich e Rinaldo Traini e sarà moderato da Giacomo Carioti, amico di Topor.

26-27 aprile
Il gioco surreale di Roland Topor

C'è un solo modo per definire la personalità artistica di Roland Topor: chiamarlo con il suo nome. Infatti quando si cerca di dare una più specifica dimensione professionale al suo “essere artista”, ci si trova di fronte ad una sequela interminabile di definizioni, tutte al tempo stesso irrinunciabili nella loro compiutezza, tanto appropriate quanto insufficienti: scrittore, poeta, satirico, giornalista, attore, sceneggiatore, illustratore, pittore, cineasta, scultore, fumettista, teatrante, animatore e agitatore culturale (a partire dalla fondazione, nel 1961, del movimento “Panico” con Arrabal, Jodorowsky e, fino ai moti della contestazione, in Francia e in Italia, in chiave alternativa e surrealmente ironica)…

L'attività, diciamo così, “grafica” di Topor ha influenzato per oltre un trentennio il gusto dei lettori di giornali, in tutta Europa, ma in modo particolare in Italia: le sue vignette, surreali e mordaci, sono state regolarmente pubblicate sulle prime pagine dei più importanti quotidiani, mentre le sue immaginifiche illustrazioni hanno accompagnato i più importanti interventi di grandi autori nelle pagine culturali, contribuendo non poco alla valorizzazione e al complemento di quei contenuti. Per non parlare del suo capolavoro di illustratore: il nostro Pinocchio, che oggi rappresenta una delle più ricercate rarità bibliografiche.

Una produzione enorme. Eppure, mai accompagnata dalla notorietà che sarebbe stato normale attendersi: il carattere dell'uomo lo impediva. Schivo, rifuggente dal plauso, riservato, nobilmente timido, non incoraggiava né il dovuto encomio né tanto meno la piaggeria. Di lui ci resta una cospicua testimonianza di multiforme geniale produzione artistica, raccolta in volumi di romanzi, collezioni delle più importanti riviste internazionali di comics, quadri e sculture, memorabili trasmissioni televisive, pièce teatrali, significative presenze nel cinema.

In questa sede, a vent'anni dalla scomparsa, ricordiamo principalmente il suo contributo alla cinematografia internazionale e soprattutto italiana.

L'esordio di Topor nel cinema avvenne nel 1971 con la collaborazione a Viva la muerte di Arrabal; l'anno successivo fece Il pianeta selvaggio insieme a René Laloux, mentre quasi vent'anni dopo firmò con Henry Xhonneux il capolavoro di cinema d'animazione Marquis.

Federico Fellini non tardò ad accorgersi di questo genio dell'immaginario e nella seconda metà degli anni Settanta lo coinvolse nei suoi progetti di allora, da Il Casanova a La città delle donne, fino al suo mitico film del cuore, mai realizzato: Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet. Formalmente si trattava di una collaborazione grafica e di suggerimento, ma nella realtà era molto di più: una vera e propria fonte di ispirazione e di stimolo creativo. Fu poi la volta di Roman Polanski che trasformò in un celebre film il romanzo di Topor L'inquilino del terzo piano. Anche come attore Topor seppe lasciare un significativo segno: basti citare Un amore di Swann di Schlondorff, Nosferatu di Herzog, Tre vite e una sola morte di Raul Ruiz e infine lo straordinario Ratataplan di Maurizio Nichetti del 1979.

mercoledì 26
ore 18.00 Il Casanova di Federico Fellini (1976, 154')

ore 20.45 Incontro moderato da Giacomo Carioti con Oscar Cosulich, Maurizio Nichetti, Rinaldo Traini

Nel corso dell'incontro sarà presentato il libro di Maurizio Nichetti, Autobiografia involontaria (Bietti, 2017) e sarà consegnato al regista il Premio Roland Topor (Satira e Surrealtà) da parte dell'associazione “ROMALIAISONPARIS”, di cui Topor è stato presidente e fondatore con Jean-Louis Colas, Giacomo Carioti, Giovanni Semerano, Olivier O. Olivier, e per la quale ha realizzato il “Pinocchio che si fa marameo”. La motivazione del Premio a Maurizio Nichetti è “per avere sempre espresso, nelle sue opere come nella sua stessa autobiografia, quella gioiosa e giocosa surrealtà che, oltre a caratterizzare il suo inconfondibile stile, ne sottolinea lo spirito di libertà, indipendenza, e umana disponibilità”.

a seguire Ratataplan di Maurizio Nichetti (1979, 97')

giovedì 27
ore 18.00 La città delle donne di Federico Fellini (1980, 148')



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