La produzione cinematografica della Russia potrebbe sorprendervi se trovaste il tempo di scoprirla. Non c'è un reale mercato in Italia per i film russi, a meno che non ricevano particolari onori nei festival internazionali ed eventualmente escano in sala, ma si tratterebbe comunque di film con un alto valore artistico come quelli di Andrey Zvyagintsev (Il ritorno, Leviathan, Loveless), di Aleksandr Sokurov (Arca Russa, Faust, Alexandra) o, andando poco più indietro nel tempo, del grande Nikita Mikhalkov (Il Barbiere di Siviglia, Sole ingannatore, Oci Ciornie). E nemmeno scomodiamo per questo veloce articolo, se non citandolo doverosamente per il lascito alla storia del cinema sovietico, Andrei Tarkovsky.
Ma è di cinema commerciale che si parla qui, di film di puro intrattenimento che anche in Russia si producono con risultati sorprendenti. I soldi non mancano quando si tratta si realizzare un blockbuster e lo si vede bene nel filone fantascientifico che ha preso piede da alcuni anni a questa parte. Tra i tanti titoli sci-fi russi, ce n'è uno che si chiama Sputnik. Il riferimento non va soltanto al primo satellite artificiale della storia dell'astronautica inviato nello spazio nel lontano 1957. Sputnik è anche la parola russa che letteralmente significa "compagno di viaggio". Ed è proprio un ospite inatteso che, nella primo atto della storia del film, sale a bordo della navetta spaziale nella fase di rientro a Mosca.
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Sputnik: la trama del film di fantascienza/horror russo
Il film si svolge in un periodo di piena Guerra Fredda, quando i confini geopolitici erano quelli dell'Unione Sovietica. Alcuni astronauti sono in orbita e dal centro spaziale si stanno seguendo le operazioni che sembrano procedere secondo i piani. Qualcosa però va storto e a sopravvivere al rientro sulla Terra è soltanto un astronauta. L'uomo si trova in uno stato confusionale e non ricorda cosa sia successo nella stazione orbitante. I colleghi non riescono a definire un livello accettabile per la sua salute né ad emettere una diagnosi e si rivolgono a una dottoressa, una psicologa che deve valutarne la condizione mentale. La donna non impiega molto tempo a capire che il problema non è soltanto nella sua psiche.
Sputnik è uno sci-fi movie che si tinge di horror e si ispira chiaramente all'Alien di Ridley Scott, con la differenza che la creatura aliena non è a bordo di una astronave, ma all'interno del centro spaziale sulla Terra. In Russia gli artigiani degli effetti speciali non hanno una grande esperienza, così il regista Egor Abramenko ha scelto di affidare il suo protagonista alle cure degli artisti digitali che lo hanno creato interamente in computer grafica. Con Sputnik non siamo ai livelli di maestosità del cinema americano, che ha settato gli standard di intrattenimento cinematografico in molti paesi, ma si tratta di un lavoro lodevole con un terrore alternativo e fuori dai soliti schemi a stelle e strisce. Qui sotto il trailer di Sputnik in lingua originale con sottotitoli in inglese.
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