Come sa chi lo segue sui social e chi ha visto i suoi film (specialmente Baby Driver), Edgar Wright è un divoratore di musica dai gusti eclettici, che spaziano dal rhyhm'n blues al pop e il rock. Non poteva dunque non amare gli Sparks, un gruppo che ha fatto la storia di un genere particolare, tra il pop e il glam rock, considerato oggi progressive rock, amatissimo da chi ricorda i loro album degli anni Settanta, classici come "Kimono My House" e "Propaganda", quando il singolo "This town ain't big enough for the both of us", con tanto di pistolettate, furoreggiava nelle radio, nelle hit parade e nei programmi tv dove il video - antesignano dei moderni videoclip - veniva spesso trasmesso.
Al gruppo fondato nel 1972 dai fratelli losangelini Ron Mael (quello coi baffetti hitleriani) e Russell Mael e ancora in attività, Edgar Wright dedicherà un documentario.
Per procurarsi materiale ha già effettuato le riprese di un loro concerto all'arena O2 di Londra a fine maggio. "Stiamo decidendo il resto del materiale - ha dichiarato Wright a Indiewire - e al momento siamo in fase di consultazione del materiale d'archivio. Sono un loro fan fin da quando li ho visti in Top Of The Pops del 1979 (all'epoca, il regista aveva 5 anni, ndr) e quando ho comprato Beat The Clock in vinile".
A quanto dichiarato da Wright, questo è l'unico progetto a cui si sta al momento dedicando. E nell'attesa, noi vi lasciamo con un video delle mitiche "scintille".
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