Per i suoi primi quarant'anni di cinema Massimo Ghini riceverà il Nastro d'Argento il 30 giugno presso il Teatro Antico di Taormina, nel corso della cerimonia di assegnazione dei premi annuali del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. Il riconoscimento segue di poco il Nastro ricevuto insieme al restante cast di A casa tutti bene, il film di Gabriele Muccino nel quale l'attore impersonava un uomo affetto da Alzheimer.
"Ricevere un Nastro d'Argento alla Carriera è per me un grandissimo onore" - ha commentato Ghini - "ma soprattutto è una grande emozione il fatto che i giornalisti abbiano riconosciuto il mio 'particolare' percorso artistico. La mia è stata una strada piena di svolte, di ritorni, di scelte anche contrastanti, ma legate dall'esigenza di esprimermi e di 'provarmi' in tutte le direzioni. Il mio racconto non è ancora finito, ma questo Premio mi autorizza a continuare la mia vita artistica da curioso nomade, sempre in cerca di una nuova emozione e di una nuova sfida".
Sono molti i registi importanti con cui Massimo Ghini ha lavorato: da Franco Zeffirelli a Giorgio Strehler, da Giuseppe Patroni Griffi a Paolo Virzì, che lo ha voluto nel suo film d'esordio La bella vita e che lo ha richiamato per Tutta la vita davanti. Fra i suoi personaggi più celebri c'è senza dubbio il Mauro Valenzani di Compagni di scuola e il romano spaccone Cesare de La tregua. Negli ultimi anni l'attore non ha disdegnato i cinepanettoni, ma ha anche interpretato ruoli seri, come il sindacalista Guido Rossa ucciso dalle BR nel '79 in Guido che sfidò le Brigate Rosse.
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