martedì 28 marzo 2017

Marvel's Iron Fist (Stagione 1) - Teste di Serie

"Un'arma non ha sentimenti!"
- Davos

Adesso si, ci sono davvero tutti. Dopo Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage, il quartetto che andrà a comporre lo schieramento dei Difensori (Marvel's The Defenders, in uscita a metà 2017, con data ancora da ufficializzare) accoglie l'ultimo membro, Danny Rand, in arte Iron Fist. Marvel's Iron Fist, ideata da Scott Buck, introduce nel Marvel Cinematic Universe targato Netflix l'ultimo eroe che presto conoscerà e si unirà ai già noti tre per combattere La Mano, la spietata organizzazione criminale già presente nella seconda stagione di Marvel's Daredevil e riproposta in questa prima stagione di Marvel's Iron Fist. Purtroppo.

La serie ruota attorno alla figura di Danny Rand (un Finn Jones irrobustito e già conosciuto per aver fatto parte del cast di Game of thrones), giovane figlio di un facoltoso uomo d'affari, creduto morto assieme al padre e alla madre da quindici anni, a causa di un incidente aereo. Vestito di abiti logori e per giunta scalzo, Danny torna a New York raccontando di essere sopravvissuto al disastro aereo, tratto in salvo da un gruppo di monaci guerrieri originari di K'un-Lun, un luogo misterioso, che per anni lo hanno sottoposto a duri allenamenti, addestrandolo al kung-fu per trasformarlo nel nuovo Iron Fist, il guerriero invincibile destinato a proteggere il varco d'ingresso verso K'un-Lun da ospiti indesiderati.

Terribilmente vicino alla figura di Bruce Wayne tornanto nella sua Gotham City per riprendersi l'eredità di famiglia e proteggere la sua città, il Danny Rand/Iron Fist della nuova serie Netflix non si cala fin da subito nei panni del vigilantes mascherato, non perchè avulso dagli eventi in cui rimarrà invischiato ineluttabilmente, ma perchè desideroso dapprima di conoscere la verità in merito alla tragica dipartita dei suoi genitori e, in secondo luogo, di ricongiungersi con gli amici d'infanzia Joy e Ward Meachum (Jessica Stroup e Tom Pelphrey), ora a capo della Rand, l'azienda di famiglia: Danny Rand è un novello Iron Fist e deve ancora imparare a conoscere se stesso, cercando di capire in chi si riconosce tra Danny Rand e Iron Fist. Quello messo in scena da Scott Buck è, quindi, un eroe alieno e alienato dal mondo a cui un tempo apparteneva, ora in cerca di giustizia e vendetta, impegnato a ritagliarsi un nuovo posto nel cuore e nella vita di coloro che un tempo considerava parte integrante della sua famiglia.

Tuttavia, tali discrete premesse di una serie incentrata più sui rapporti affettivi e individuali lasciano presto posto a uno sviluppo della trama già proposto in precedenza nella seconda stagione di Marvel's Daredevil e qui incapace di offrire freschi e interessanti punti di svolta: quando Danny conosce la perfida Madame Gao (Wai Ching Ho), esponenete di spicco dell'organizzazione malavitosa La Mano, il nostro protagonista rinnova il suo scopo come guerriero addestrato per difendere K'un-Lun dagli eterni rivali de La Mano. Il plot, già discutibile per sua stessa natura in quanto riproposizione trasversale di un precedente progetto parallelo (Marvel's Daredevil, per l'appunto), fallisce sia per un'evidente mancanza di spunti narrativi, perdendo mordente rispetto a quanto proposto nella serie sul Diavolo di Hell's Kitchen, sia per un'inspiegabile cambio di marcia sulla scelta e diversificazione dei contenuti proposti dai produttori, alla luce di quanto sviluppato nelle tre precedenti serie appartenenti al progetto sui Difensori: mentre in Marvel's Jessica Jones affioravano in superficie temi come la violenza fisica, il sadismo psicologico e il disturbo post-traumatico da stress e in Marvels' Luke Cage si lasciava spazio alla celebrazione della cultura nera di Harlem (senza dimenticare il più volte discusso rapporto-dilemma borderline tra giustizia e criminalità in Marvel's Daredevil), questa prima stagione sul Pugno d'Acciaio assolve un unico compito, quello di fornire il collegamento necessario per completare il quadro dei giustizieri che andrà a comporre il team dei Difensori. Nulla più. E ciò si evince dai numerosi riferimenti nemmeno troppo velati ai precedenti personaggi e alla necessità di Danny Rand di adempiere al suo dovere come Iron Fist non senza validi aiuti.

In questo modo, Marvel's Iron Fist è una serie che difficilmente si regge in piedi da sola, ingrigita ulteriormente da una sceneggiatura fragile e spesso paradossale: la mancanza di inadeguatezza da parte di Danny con il mondo moderno e tecnologico in cui fa ritorno, dopo essere cresciuto ai confini del mondo in un monsastero tra rocce e carretti; gli inspiegabili deficit di abilità di un individuo addestrato per quindici anni e scelto come degno possessore dei poteri di un Iron Fist (Danny non conosce il modo per ricaricare la sua forza spirituale, non sempre riesce a usufruirne e, per di più, non conosce le utilità che un potere del genere può offrire, come curare un organismo avvelenato); la stucchevole ingenuità di un protagonista che impiega troppo tempo a prendere le redini degli eventi in mano, quando ormai tutti i giochi e i sotterfugi vengono recepiti perfino dal resto dei comprimari (quasi una panacea la presenza di Claire Temple, interpretata da Rosario Dawson, vero e proprio fil rouge tra i futuri Difensori).

A questo punto, considerata la scelta dei contenuti già sfruttati a sufficienza (pensare che in Marvel's The Defenders, il gruppetto di eroi dovrà fronteggiare ancora La Mano!), è lecito chiedersi se scegliere Iron Fist (così come è stato proposto) non sia stata una scelta sbagliata: troppo simile a Daredevil (più per i combattimenti acrobatici, che per lo stile in sè) e in contrasto con un avversario già sfruttato in precedenza e incapace di godere e avvalersi di quell'originalità apprezzata nelle tre serie parallele.

A oggi Marvel's Iron Fist può essere considerata un'occasione sprecata. Ed è un peccato, perchè di eroi borderline e cavalieri solitari la Marvel ne è piena. E Jessica Jones, per esempio, ne è la testimonianza più veritiera.

(Marvel's Iron Fist); genere: cine-comic, azione; sceneggiatura: Scott Buck; stagioni: 1 (rinnovata); episodi prima stagione: 12; interpreti: Finn Jones, Jessica Henwick, Tom Pelphrey, Jessica Stroup, Ramón Rodríguez, Sacha Dhawan, Rosario Dawson, David Wenham, Wai Ching Ho; produzione: Marvel Television, ABC Studios; network: Netflix (U.S.A., 17 marzo 2017), Netflix (Italia, 17 marzo 2017); origine: U.S.A., 2016; durata: 60' per episodio; episodio cult prima stagione: 1x08 – Bar the big boss (1x08 - Bloccare il grande capo)



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