"Ho scavato sotto il tuo cervello. Mi sono annidato li. Io sono il grido nella tua testa. Tu collaborerai, figliolo. Ti costringerò a farlo, perchè sei mio!"
Mr. Robot
Il mondo è in subbuglio. La FSociety, l'organizzazione di hacker decisi a scardinare i poteri che governano la società, è riuscita nel suo intento di affossare nelle fondamenta la E Corp, la malvagia multinazionale che sembra detenere le redini dell'alta finanza americana e non solo. Elliot Alderson (un allucinato e ipnotico Rami Malek, premiato pochi giorni fa con un Emmy come Miglior attore protagonista in una serie drammatica) ha completato il piano elaborato assieme a sua sorella Darlene (Carly Chaikin), agli altri membri della FSociety e, soprattutto, sembra aver accettato l'esistenza di Mr. Robot, la seconda e cinica personalità di cui non ha ancora assunto il completo controllo.
La prima stagione di Mr. Robot si era conclusa con un interrogativo, nucleo narrativo sul quale l'ideatore, sceneggiatore e regista Sam Esmail costruisce una seconda stagione dai toni più oscuri e pessimistici: chi fine ha fatto Tyrell Wellick (un glaciale Martin Wallstrom), nemesi di Elliot, che lo ha aiutato nel completare l'operazione sovversiva della FSociety contro la E Corp? Da questo punto cieco nei ricordi di Elliot, la seconda stagione di Mr. Robot si concentra maggiormente sulle difficoltà emotive e personali di Elliot, scavando a fondo nella sua turbata psiche, mostrando un confronto/scontro spietato e (addirittura) sanguinario tra il giovane hacker e il suo indomabile subconscio (a cui presta corpo Christian Slater, dallo sguardo penetrante, impeccabile in una performance costruita per sottrazione): rispetto a una prima stagione in cui Esmail ha puntato tutto sull'evoluzione narrativa del soggetto, introducendo i vari personaggi con accuratezza, presentando la “fase 1” dell'operazione sovversiva della FSociety, fino a mostrarci il suo completamento, arricchendo il finale di stagione con Il colpo di scena che la serie richiedeva, come benzina gettata su un rogo, in questa seconda partitura la narrazione subisce un rallentamento, in sintonia con l'esigenza di concentrarsi sul conflitto interiore di Elliot, enfatizzando il vuoto lasciato dalla misteriosa scomparsa di Tyrell e, soprattutto, per essere accolti dalla calma dopo la tempesta, osservando e confrontandoci con le conseguenze post-rivoluzione ai danni della E Corp.
Nonostante le carte in tavola sembrino già predire come si concluderà la partita intrapresa da Elliot e soci, Esmail possiede almeno un paio di assi nella manica, che gli consentono di elevare questa seconda stagione agli stessi livelli qualitativi della prima, accentuandone l'imprevedibilità: il colpo di scena di metà stagione, in cui ci viene svelata la reale e devastata condizione psichica in cui versa Elliot e l'introduzione di una manciata di nuovi personaggi, su tutti la tormentata e depressa agente dell'FBI Dominique DiPierro (interpretata con gran presenza scenica da Grace Gummer, figlia di Maryl Streep), e gli hacker-assassini dell'Esercito Oscuro, rendono Mr. Robot una serie ancor più imprevedibile, che conduce verso una totale assuefazione ludica e riflessiva. Grazie a una narrazione più dilatata rispetto alla prima stagione, questa seconda pesa sull'anima dello spettatore come un macigno, strappandogli via il terreno da sotto i piedi per lasciarlo sospeso (assieme ai protagonisti) in attesa che qualcosa accada, perchè quel qualcosa deve accadere, ma chissà quando e di cosa si tratta nello specifico: la “fase 2” dell'operazione contro la E Corp sta per essere ultimata, ma mancano ancora dei pezzi importanti del puzzle, senza dei quali è impossibile procedere.
In questa seconda stagione di Mr. Robot nessuno è convinto di sapere con precisione cosa fare, tutti sono in pericolo e nessuno può contare su coloro ai quali, un tempo, avrebbe affidato la propria vita: ed è proprio questa ambiguità che modella e perfeziona ulteriormente il microcosmo allucinato e rarefatto dei protagonisti, liberi di muoversi come schegge impazzite e fuori da ogni schema, inconsapevoli, tuttavia, delle ignote (e per questo spaventose) conseguenze partorite da un ego, quello di Mr. Robot, instabile e irrazionale. Gli eroi sono davvero tali? Perchè sono soli con loro stessi, quando c'è un fine unico a cui tutti ambiscono? Riusciranno i burattini a spezzare i fili nelle mani dei burattinai? E qual è il vero prezzo del potere?
Domande che necessitano di risposte, ma solo quando la “fase 2” verrà completata potremo conoscerne alcune. Per ora restiamo sospesi in attesa che qualcosa accada. Perchè deve accadere e quando sarà il momento, il mondo in Mr. Robot non sarà più lo stesso. Una sicurezza che terrorizza, ma dalla quale si è, ormai, dipendenti. La rivoluzione non può essere fermata.
(Mr. Robot); genere: thriller; sceneggiatura: Sam Esmail; stagioni: 2 (rinnovata); episodi seconda stagione: 12; interpreti: Rami Malek, Carly Chaikin, Portia Doubleday, Martin Wallström, Christian Slater, Michael Cristofer, Stephanie Corneliussen, Grace Gummer; produzione: Universal Cable Productions, Anonymous Content; network: USA Network (U.S.A., 13 luglio - 21 settembre 2016), Inedita (Italia); origine: U.S.A., 2016; durata: 60' per episodio; episodio cult seconda stagione: 2x07 – h4ndshake.sme
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