mercoledì 4 agosto 2021

L'estate è qui: tre film ci suggeriscono l'emozione da associare alle nostre vacanze

Abbiamo bisogno di vacanze? La risposta è sì. Oggi più che mai. L’immagine che proiettiamo sulle ferie estive di quest’estate è differente dal solito, per via della grande pesantezza dei mesi passati che ci portiamo sulle spalle. I business turistici stanno ripartendo e molte persone saranno felici di tornare al lavoro, a patto che i vacanzieri ci siano. Non riusciamo ancora a fare una stima di quanti stranieri arriveranno in Italia, noi italiani però ci siamo ed è con un certo fervore che aspettiamo quel momento di stacco. Ma il modo in cui ci stiamo giungendo a questo momento sarà diverso.

Stavolta è la ricerca del giusto stato d’animo ad essere predominante, a fare da guida alle nostre scelte. Il relax è sinonimo di vacanza da sempre, eppure sono le ferite psicologiche che dobbiamo far rimarginare. Tutti, davvero tutti, abbiamo bisogno di sgombrare la mente. Per il corpo la questione è soggettiva, con qualcuno che non avrà intenzione di muovere un muscolo e qualcun altro che vorrà scarpinare, forse per non aver potuto mettere gli sci ai piedi lo scorso inverno. La chiave di volta per le vacanze estive di quest’anno, sarà l’emozione. E quando si parla di emozioni, è al cinema che ci dobbiamo rivolgere, il nostro personale archivio di gioia e tristezza, di ansia e paura, di stupore e meraviglia.

Le vacanze estive in tre film, tanto distanti quanto uniti nella ricerca dell'agognato stato d'animo

Nella cinematografia del nostro paese ci sono infiniti titoli che raccontano gli italiani in vacanza. Il riferimento non va soltanto al filone del cinepanettone che ha tenuto banco per tre decenni, negli anni 80, 90 e 2000, in cui la villeggiatura era il pretesto per raccontare la cafoneria dell’italiano medio di qualunque classe sociale. La storia di un film è sempre il veicolo trainante per le nostre emozioni, ma ci sono alcuni titoli che più di altri hanno saputo farsi ricordare per gli scenari in cui erano ambientati, perché il ruolo che giocavano all’interno del racconto diventava esso stesso un mezzo di trasporto sensoriale.

Vacanze romane porta indelebilmente con sé la spensieratezza della storia che racconta. È vero, è un film americano, ma probabilmente appartiene più a noi che a loro. Gregory Peck, Audrey Hepburn e Roma con le sue bellezze artistiche sono i tre protagonisti del film di William Wyler, il miglior spot pubblicitario che la capitale potesse avere. Ancora oggi molti dei turisti di tutto il mondo che si riversano su Roma sono stati invitati a farlo dopo aver vissuto sullo schermo il romanticismo del film, nonostante ritragga come era Roma negli anni 50. D’altra parte questa è la città eterna che si rivela il miglior anti-stress per la crisi di nervi della principessa Anna a causa dei troppi incarichi diplomatici a cui ha dovuto far fronte.

Scivolando negli anni 60, le abitudini vacanzieri oltreoceano iniziavano a conoscere alcuni cambiamenti. I voli da e per gli Stati Uniti erano più veloci del trasporto marittimo dovette ricorrere a nuove idee per non perdere la clientela. Da gradevoli mezzi di trasporto per raggiungere un luogo, dunque, le navi divennero crociere offrendo un concetto di vacanza completamente diverso. Il piacere e il confort lo si trovava a bordo per tutta la durata del tragitto che toccava più porti. Fu il cinema a “ricevere l’incarico” di presentare questo nuovo modo di fare vacanza con il film Amore mio aiutami, interpretato da Albero Sordi e Monica Vitti. Sordi, anche regista, manifestò il suo entusiasmo per la nave da crociera definendola “un grande teatro di posa galleggiante”. Buffet di colazioni in cabine spaziose, impeccabile servizio dei ristoranti, casinò, passeggiate sui ponti e un inesauribile divertimento a bordo piscina erano le invitanti vetrine per gli spettatori cinematografici che sognavano evasione. La storia del film è tragicomica nella messinscena della coppia in crisi che è il migliore dei contrasti rispetto alle meraviglie che hanno intorno e che non riescono a godersi.


Volendo slittare ancora di un decennio e restando sul tema villeggiatura, è Lo squalo il primo titolo che emerge dalla superficie. È il 1975 e nessuno ancora sa che il film di Steven Spielberg diventerà il primo blockbuster cinematografico trasformando di fatto la stagione estiva del cinema americano in un redditizio periodo dell’anno per l’industria di Hollywood. Certamente non è il titolo a cui si possa associare il concetto di vacanza, ma sono sufficienti tre anni di attesa per averne uno più consono. Si tratta di Un mercoledì da leoni del 1978, l’unico vero film sul surf che regge egregiamente anche come metafora della vita. Il grande valore di quel titolo diretto da John Milius è di aver reso tangibile agli spettatori la grandiosità dell’oceano che va di pari passo alla sfrontatezza dell’essere giovani. È un respiro vitale a pieni polmoni e non è necessario essere surfisti per apprezzarlo.



Anche contemplare le onde appoggiati a una balaustra di una nave da crociera, permette di perdersi in quella grandezza. Se siete alla ricerca anche voi di una vacanza che possa permettervi di liberare la mente, di guardare l'orizzonte, le onde e lasciare che qualcuno si occupi del vostro benessere, la crociera può essere la buona soluzione.

Salire ad esempio su una nave MSC Crociere è come mettere piede in un’altra dimensione, all’insegna della scoperta e del totale relax. Un viaggio in crociera riesce a farci sentire più leggeri ma ci fa tornare poi a casa con dei bagagli molto più pesanti, fatti di nuove emozioni e di bellissimi ricordi.
MSC Crociere naviga tutto l'anno nel Mediterraneo, d’estate solca anche i mari del Nord Europa e nei mesi invernali viaggia negli Emirati Arabi, nel Mar Rosso e nei Caraibi. Le rotte del Mediterraneo includono Grecia, Croazia, Malta, Puglia, Sicilia, Liguria, Costa Azzurra, Barcellona, Malaga, Valencia e Ibiza



La flotta MSC è composta da 19 navi, tutte diverse tra loro, ma accomunate dal comfort, dalla professionalità dell’equipaggio a bordo e dalla possibilità di provare cucine da tutto il mondo, di rilassarsi a bordo piscina o di dedicarsi allo sport, al benessere, al divertimento e alla cultura, di farsi baciare dal sole, di incontrare persone da ogni cultura e nazionalità, ascoltare le loro storie e, perché no, condividere anche la propria.
Chi viaggia sulle navi MSC Crociere racconta di aver vissuto un’esperienza indelebile, circondato dalla bellezza del mare, tutto da contemplare, di essersi sentito “lontano da tutto” e contemporaneamente “a casa”, lasciando a bordo un pezzetto di sé e sentendosi enormemente arricchito alla fine del viaggio.
Prenotare per credere :)



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