venerdì 20 agosto 2021

Ben Kingsley a sorpresa del cast di Shang-Chi: ecco cosa ci ha raccontato il grande attore inglese

Nella Hollywood dell'ansia da inclusività e a caccia di danari del ricchissimo mercato orientale, Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è il film che non poteva non arrivare a far parte del Marvel Cinematic Universe, portando sul grande schermo uno dei pochissimi personaggi asiatici dell'universo fumettistico della Marvel.
E, come è giusto che sia, questo secondo film della Fase Quattro (il 25° di tutto il MCU), è diretto da un regista di origini asiatiche, Destin Daniel Cretton, e conta su un cast tutto asiatico o asiatico-americano: dal protagonista Simu Liu, fino al grande Tony Leung, passando per Awkwafina, Michelle Yeoh, Fala Chen, Meng’er Zhang e Ronny Chieng.
Unico nome non asiatico annunciato nel cast era quello dell'ex peso massimo Florian Munteanu: ma all'anteprima del film, e nell'incontro stampa internazionale che si è tenuto su Zoom, è comparso anche a sorpresa Sir Ben Kingsley, che torna in un film Marvel otto anni dopo la sua apparizione in Iron Man 3 per riprendere proprio lo stesso ruolo: quello di Trevor Slattery, interprete shakespeariano che nel film diretto da Shane Black era stato chiamato a interpretare il ruolo del Mandarino, il leader dell'organizzazione criminale dei Dieci Anelli.
Guarda caso, la stessa di Shang-Chi.

"Ricordo che Kevin [Feige, n.d.r.] era venuto a casa mia nell'Oxfordshire, proponendomi di interpretare il ruolo di un attore che interpreta un super villan, e che ero rimasto così incuriosito da questa proposta da accettarla. E sul set di Iron Man 3, tutti mi avevano accolto con grande calore, con una grande voglia di lasciarmi fare il mio lavoro nel miglior modo possibile," ha raccontato Kingsley, spiegando cosa l'avesse spinto a tornare a recitare in un cinecomic. "Trevor è un bellissimo personaggio," ha aggiunto, spiegando di averlo modellato su "un paio d'attori e su un regista con  cui avevo lavorato all'inizio della mia carriera."
Interpretandolo di nuovo in Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, Kingsley ha raccontato di aver trovato in lui "momenti di empatia e gentilezza, e penso abbia una saggezza profonda che non è consapevole di avere, nel contesto di un film che parla del potenziale di ognuno di noi, e del nostro sé originale che perdiamo nel corso della vita e al quale dobbiamo tornare per ritrovarci ed esprimerci al meglio."
"Ci sono motivazioni molto pure, cristalline, dietro alla storia di questo film," ha continuato l'attore inglese. "Sono motivazioni stimolanti dal punto di vista esistenziale, e mai paternaliste. È un film che parla di memoria, di antenati, di perdita, di famiglie divise, riunite e riconfigurate: e tutto questo diretto dal cuore di chi lo ha pensato e realizzato. Raccontare una storia può essere utile a curare l'anima, e questa storia qui lo sarà."
E sul fatto di essere stato uno dei pochissimi attori occidentali in un film dal cast all-asian, Sir Ben Kingsley ha avuto un solo, semplice commento: "Eravamo tutti attori, al lavoro assieme. Non ci sono differenze alcune nel raccontare una storia, e nel cuore delle persone."

Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli debutterà nei cinema italiani il 1° settembre con Walt Disney Studios Motion Pictures.



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