Christian Bale non è nuovo a camaleontismi nell'interpretare i personaggi più svariati, magari realmente esistiti: l'attore sta per dare un altro sfoggio di tecnica recitativa in The Church of Living Dangerously, film che anche coprodurrà, portando sullo schermo la storia vera del predicatore John Lee Bishop. Il lungometraggio si basa sull'omonimo articolo di Vanity Fair scritto da David Kushner e pubblicato nel 2019, adattato da Charles Randolph, già sceneggiatore di La grande scommessa, dove Bale interpretò in un'altra storia vera il manager manager Michael Burry, sulla crisi finanziaria del 2008.
Chi era John Lee Bishop, interpretato da Christian Bale in The Church of Living Dangerously
John Lee Bishop era un predicatore dell'Oregon, diventato ricco grazie alla spettacolarità dei suoi sermoni e dei suoi riti, molto coreografici e quasi circensi: la sua chiesa Living Hope accoglieva 8.000 membri, era aperta a tossicodipendenti, senzatetto e adolescenti omosessuali, in nome di una tolleranza totale che John voleva incarnare, essendo stato lui stesso da giovane un "dimenticato", con una famiglia disfunzionale e pericolosa alle spalle.
Come tutti i personaggi "larger than life", tuttavia, precipitò in una spirale autodistruttiva, diventando un eroinomane e venendo infine arrestato nel 2017 per spaccio di droga al confine col Messico. La sua parabola finì nel modo più repentino, dopo aver regalato fuochi d'artificio ai suoi fedeli, compresa la presenza di una tigre reale (e pare arrabbiata) durante una rievocazione dell'Arca di Noè. L'articolo originale di Vanity Fair su John Lee Bishop è ancora disponibile sul sito della rivista. The Church of Living Dangerously manca al momento di un regista.
Rivedremo prossimamente Christian Bale in Thor: Love and Thunder, in uscita nel maggio 2022. Leggi anche Thor: Love and Thunder, le foto dal set di Christian Bale come Gorr
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