Isakl Lacuesta apre la dodicesima edizione del festival del cinema spagnolo con un film intimo e viscerale al tempo stesso: Entre dos aguas si concentra sulle vite di due fratelli gitani, Israel e Chita, e sul difficile re-inserimento del primo dopo l'uscita dal carcere.
Israel, volto giovane e sofferente al tempo stesso, porta le cicatrici del tempo e del dolore sulla pelle e combatte con i suoi “mostri interiori” per tutta la durata del lungometraggio.
Il protagonista, infatti, si muove in bilico tra un passato da cui redimersi e dal quale ripartire e una moglie con la quale è complicato ristabilire una nuova vita, dopo l'uscita dal carcere.
Uno spazio sociale e affettivo da ristabilire e un contesto lavorativo da ritrovare: Israel cerca invano di ripartire, ma la sua vita interiore è segnata da un'eredità dalla quale non riesce realmente a liberarsi e che finisce per ingabbiarlo.
Lacuesta, dodici anni dopo la Leyenda del tiempo, torna con un film crudo ed essenziale: le immagini, che scorrono lentamente tra documentario e finzione, catturano il pubblico rendendolo partecipe di alcuni momenti di vita di Israel e Chita e rendendolo testimone della battaglia, vissuta silenziosamente dal protagonista, per rinascere e non ritrovarsi incastrato in schemi precostituiti.
La difficoltà del percorso interiore di Israel risiede proprio nel non adagiarsi su vecchie dinamiche ed esperienze “semplici” da ritrovare e difficili da lasciare per sempre.
In uno spazio che sembra senza confini e che continuamente scorre tra presente e passato, i due fratelli si muovono uniti da una visceralità che sembra l'unico elemento di salvezza per ritrovarsi e per rinascere.
L'acqua, infatti è l'elemento simbolico che ricorre spesso nel film, come ad indicare una nuova vita, un riemergere dalle vecchie acque per ritrovarsi e generare una riconquistata identità, una vita parallela sognando l'agognato riscatto sociale e lavorativo.
Il battesimo a nuova vita, è continuamente minato dal passato e dalle esperienze che inevitabilmente Israel porta dentro e che sono ben visibili sul suo corpo, pieno di segni, cicatrici e tatuaggi.
Entre Dos Aguas entrando sottopelle nelle vite interiori dei protagonisti, comunica l'appartenenza di Cheito e Israel ad un mondo fatto di regole “triviali”da cui è difficile sottrarsi e al tempo stesso ci fa testimoni di un viaggio esistenziale di difficile rinascita, vero palpabile e irrisolto.
Entre Dos Aguas regia: Isaki Lacuesta; sceneggiatura : Isaki Lacuesta interpreti: Israel Gómez Romero, Francisco José Gómez Romero, durata: 136 min. - Spagna 2018.
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