sabato 13 dicembre 2025

I Fantastici 4, Jessica Alba affronta la scena "umiliante" 20 anni dopo

Sono trascorsi vent’anni da quando Jessica Alba ha interpretato la Donna Invisibile ne I Fantastici 4. Mentre l’MCU ha rilanciato la Prima Famiglia sul grande schermo scegliendo un’altra attrice per il ruolo di Sue Storm, Jessica Alba ha ricordato di recente una delle scene che ha definito “umiliante” da girare. Di quale si tratta?

I Fantastici 4, Jessica Alba racconta della scena “umiliante” che ha girato

A detta di Jessica Alba, interpretare Sue Storm non è stato piacevole al 100%. L’attrice ha ricordato che una delle scene inserite nel film de I Fantastici 4 ha generato in lei un certo imbarazzo tanto da definirla “umiliante”. La scena in questione vede Sue spogliarsi completamente durante il salvataggio sul ponte per poter essere completamente invisibile e superare la polizia senza essere scoperta. Ed è in quel frangente che appare sullo schermo con indosso soltanto biancheria intima.

In occasione del Red Sea Film Festival, Jessica Alba ha definito quel salvataggio sul ponte la sua scena “meno preferita” da girare in entrambi i film de I Fantastici 4. Provenendo da “una famiglia piuttosto conservatrice”, girare quella scena ha generato in lei ansia e si è rivelata essere un’esperienza profondamente negativa: “Ho pensato che fosse orribile. Era molto umiliante nella vita reale. Sono cresciuta in una famiglia piuttosto conservatrice e sono una persona piuttosto modesta. Ho temuto quella scena per settimane”.

Al tempo stesso, ha apprezzato molti aspetti della Donna Invisibile che ha interpretato: “Era una donna che ammiravo. Era molto materna e molto gentile, ma allo stesso tempo non si lasciava sopraffare; diceva sempre quello che pensava. Aveva una grande morale. Non importa chi sei, puoi ammirarla. Spesso, le donne in queste storie hanno bisogno di essere salvate da un uomo o dal cattivo, il problema della storia. Questo era allora. Ora è diverso”. All’attrice è stato chiesto se avesse avuto modo di imbattersi nella Sue Storm di Vanessa Kirby ne I Fantastici Quattro: Gli Inizi e ha ammesso di non aver avuto ancora l’occasione, ma desidera farlo con la sua famiglia: “Di solito guardo questi film con i miei figli”.



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Le Follie dell'Imperatore compie 25 anni: la storia segreta del classico Disney e del documentario sparito che la racconta

Nel dicembre del 2000 arrivava nelle sale americane Le follie dell'imperatore, nella lunga tradizione dei Walt Disney Animation Studios ancora oggi uno dei loro film più strani: la storia del viziato imperatore inca Kuzco, trasformato in lama per errore dalla strega Yzma e dal suo scagnozzo Kronk, educato però al rispetto del prossimo dal contadino Pacha. 25 anni dopo, l'umorismo scatenato, il ritmo travolgente e le trovate che sfondano la quarta parete lo hanno reso tanto un classico, quanto un film divisivo tra gli appassionati della casa: per qualcuno lo sberleffo e l'animazione slapstick lo avvicinano più alla tradizione warneriana che a quella disneyana. E in effetti, indagando dietro le quinte, non doveva andare così.

Kingdom of the Sun, il film che nessuno avrebbe mai visto

Reduce dal Re Leone, il regista Roger Allers avviò dopo il 1994 un progetto per un altro lungometraggio animato, immerso nella cultura degli Inca, intitolato Kingdom of the Sun. Il giovane pastore di lama Pacha (con la voce originale di Owen Wilson) si scambiava di posto con un suo gemello, un viziato imperatore (David Spade), incarnando con semplicità un buon governo, dalla parte della gente: il tutto conquistando il cuore di una ragazza che aveva sempre detestato il vero imperatore, e resistendo agli attentati della strega Yzma (Eartha Kitt), che trasformava l'imperatore in lama e inseguiva il segreto dell'eterna giovinezza. Nel 1997 il team Disney coinvolse Sting nella composizione di sei canzoni che avrebbero puntellato la storia, nel puro stile dei classici epici musical animati del Rinascimento Disney dei Novanta. Affiancato da Mark Dindal come co-regista, Allers era molto contento della proposta. Venne completato l'intero story reel del film, uno storyboard montato con una colonna sonora provvisoria, inframmezzato da pencil test, cioè sequenze animate a matita per alcuni momenti chiave, utili a delineare in modo chiaro la personalità dei protagonisti. C'è qualcosa che non vi torna? Le follie dell'imperatore ve lo ricordavate un po' diverso, no? Certo, perché, dopo la proiezione dello story reel, gli allora capi dello studio Thomas Schumacher e Peter Schneider lo demolirono pressocché in toto. Troppa carne sul fuoco, una storia che andava in tante direzioni diverse, un film che voleva essere troppi film contemporaneamente. Capita sempre in questa fase che diversi elementi di un cartoon siano modificati, ma - per la stessa ammissione delle persone coinvolte - non in modo così drastico. Kingdom of the Sun, così com'era, per i capi era da buttare.

Da Kingdom of the Sun a The Emperor's New Groove

Fu proposto allora di focalizzarsi su un solo tema: il raggiungimento della maturità, dall'egoismo all'apertura verso il prossimo. La storia venne sfrondata, eliminando l'influenza del "Principe e il Povero" e l'idea del gemello, concentrandosi sull'imperatore Kuzco trasformato in lama (sempre Spade), riprogettando Pacha da zero come uomo adulto e saggio, per contrasto. Fuori quindi Owen Wilson, entrò John Goodman come voce del simpatico pastore. In questo processo, si verificò tuttavia un terremoto più sensibile: specialmente dopo una prima revisione dello storyboard ad opera di Chris Williams (in seguito regista di Bolt, Big Hero 6 e Il mostro dei mari), il tasso di umorismo si alzò. Tanto. Troppo per Roger Allers, che non riconobbe più il progetto come suo, tanto che dolorosamente decise di lasciare il film tutto nelle mani di Dindal. Non fu l'unica defezione: nemmeno l'animatore Andreas Deja, sulle prime felicissimo di dar vita a una villain carismatica come Yzma nella prima versione, riusciva a ritrovarne il fascino in un personaggio buffonesco, che lasciò al collega Dale L. Baer.
A tempi di record, con una data d'uscita che si avvicinava, Mark Dindal iniziò ad assemblare un film tutto costruito sui personaggi, precisamente due coppie, buoni e cattivi, cioè Kuzco / Pacha e Yzma con l'assistente inetto Kronk. A doppiare la strega rimase Eartha Kitt, ma Kronk nacque solo in questa revisione del film, con la buffissima voce originale di Patrick Warburton.
Tutto in discesa a quel punto? Magari. Sting dovette accantonare l'orgoglio d'artista: le sue canzoni sarebbero state tutte cestinate, doveva scriverne adesso solo una per la storia e un'altra per i titoli di coda, in un registro diverso, per giunta quando stava ormai lavorando su un nuovo album e un nuovo tour. "Alla fine mi son detto: so anche fare l'artigiano, se serve, non è detto che debba dare proprio tutto me stesso a ogni progetto" - fu la riflessione dolcemara del cantautore. Sting però protestò per il finale previsto, dove Kuzco semplicemente costruiva il suo arrogante parco acquatico da un'altra parte: per lui contraddiceva la morale della storia, e fu accontentato con una modifica. Guai last minute anche per la colonna sonora, inizialmente affidata a Marc Shaiman, ma giudicata troppo "spiegona" per le scene: rimosso Shaiman, entrò John Debney, definitivo.
I capi adesso apprezzavano quello che vedevano, ma dovevano anche loro superare uno scoglio psicologico: lo studio Disney aveva mai presentato al pubblico un film così farsesco? E il pubblico si sarebbe mai affezionato a un protagonista nel primo atto della storia così sgradevole? Pazienza, il dado era tratto, il film almeno aveva un timone saldo.

Le follie dell'imperatore, il classico suo malgrado

Ma come sappiamo tutto ciò che vi abbiamo raccontato? Pure voci? No. La moglie di Sting, Trudie Styler, fu coinvolta per realizzare un backstage di Kingdom of the Sun, salvo poi trovarsi a testimoniare la tempesta che vi abbiamo raccontato, ricavandone con John-Paul Davidson il documentario The Sweatbox (il titolo si riferisce alla prima cabina in cui Disney rivedeva i giornalieri dei cartoon, senz'aria condizionata). Presentato ai festival, questo lavoro è stato però comprato dalla Disney solo per farlo sparire. Certo, qualcuno nel documentario ogni tanto lancia qualche improperio colorito non proprio "disneyano", ma è un peccato vergognarsi di quello che successe: si evince un enorme rispetto reciproco in ogni circostanza, senza contare che aver partorito un cartoon così coerente, superando il disastro iniziale, è un monumento alla professionalità dello studio. Pensando alla franchezza molto simile del (bellissimo) backstage a puntate Frozen II - Dietro le quinte, disponibile su Disney+ e altrettanto duro e problematico, sarebbe bello che si riconsiderasse oggi la disponibilità di The Sweatbox. La creazione artistica non è un processo lineare: quella collettiva ancor meno. Le difficoltà potranno far paura agli azionisti, per noi spettatori e spettatrici aggiungono solo fascino all'esperienza.
Le follie dell'imperatore non vinse Oscar (solo una candidatura di rito per "My Funny Friend and Me" di Sting) e incassò nel mondo più o meno 170 milioni di dollari, per un budget stimato di 100: flop. La Pixar aveva già avviato la rivoluzione dell'animazione in CGI, la tecnica 2D tradizionale a mano libera era al tramonto a Hollywood, il Rinascimento Disney era agli sgoccioli. Ma il film è cresciuto nel cuore di chi gli diede una chance allora e continua a scoprirlo oggi: scatenato come pochi, fu anche benedetto da una versione italiana tra le migliori mai realizzate. Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu come Kuzco e Kronk vengono messo in ombra, non perché i due non siano perfetti ed esilaranti, ma solo perché a interpretare Yzma c'è una titanica Anna Marchesini: questo film è la vera impronta cinematografica che in carne e ossa non ha mai lasciato. Da applausi.



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venerdì 12 dicembre 2025

Supergirl, Milly Alcock ha anticipato un importante cameo nel prossimo film del DCU

Supergirl ha introdotto la nuova avventura di Kara Zor-El attraverso il primo trailer ufficiale condiviso dai DC Studios e Warner Bros. Ad interpretare l’eroina kryptoniana è Milly Alcock, attrice nota ai più per aver recitato in House of the Dragon e che molto presto offrirà un prezioso contributo al DCU messo in piedi da James Gunn e Peter Safran. Oltre al primo trailer, Milly Alcock di recente avrebbe confermato un cameo interessante in Supergirl.

Supergirl, Milly Alcock anticipa un cameo particolarmente atteso dai fan

Prima di Supergirl, il DCU di James Gunn ha proposto al cinema Superman interpretato da David Corenswet. Primo film in assoluto della nuova era DC, Superman ha ottenuto grandi successi al botteghino e si spera che Supergirl possa replicarne l’esempio. Nel frattempo, Milly Alcock si sta preparando al suo grande debutto da eroina al cinema e ha anticipato che una delle scene più complicate da girare in Supergirl ha coinvolto un’altra star già introdotta nel DCU.

La star in questione è proprio David Corenswet: ciò significa che anche Superman avrà il suo cameo di cortesia in Supergirl, restituendo il favore alla cugina apparsa per pochi secondi nel suo film. In un’intervista con GamesRadar+, Milly Alcock ha ammesso che la scena più difficile da girare ha coinvolto David Corenswet perché hanno dovuto parlare in kryptoniano: “È stato… Era con Superman. Non indossavo il completo e parlavo… una lingua diversa. Sì, quel giorno è stato davvero impegnativo, c’erano circa 2 gradi e si è tuffato in acqua. Sì, è stata una giornata dura. Tutta la scena è stata girata in kryptoniano”.

Il coinvolgimento di Superman non dovrebbe stupire, essendo entrambi parenti dotati di abilità straordinarie sulla Terra. Inoltre Supergirl potrebbe approfondire di più le dinamiche della Casa degli El, motivo per cui il cameo di Kal-El non dovrebbe sorprendere. Il film ha fissato una data d’uscita per il 25 giugno 2026 e non è chiaro quali altri personaggi del DCU coinvolgerà.



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Super Mario Galaxy, un nuovo teaser trailer mostra l'ira di Bowser Jr.

Mario e Luigi dovranno vedersela con un altro membro della famiglia di Bowser. Dopo aver trionfato in Super Mario Bros – Il Film, i due fratelli dovranno vedersela con il figlio erede del villain in questione, sulle tracce del padre e disposto a tutto pur di liberare Bowser, come mostrato nel nuovo teaser condiviso in occasione dei Game Awards 2025.

Super Mario Galaxy, la nuova clip ai Game Awards mostra l’attacco di Bowser Jr

Si intitola Super Mario Galaxy il sequel cinematografico diretto di Super Mario Bros – Il Film e che riporterà l’amatissimo protagonista di Nintendo ancora una volta sullo schermo. Come mostrato nel nuovo teaser, pubblicato in occasione dei Game Awards 2025, Mario e Luigi dovranno occuparsi di Bowser Jr, il figlio di Bowser intenzionato a liberare suo padre. Ne segue una breve lotta, che coinvolge non solo Mario, ma anche suo fratello Luigi.

Per quanto breve, la clip in questione ha offerto una dose di azione che ha entusiasmato i fan. Come mostrato nel precedente trailer, sappiamo che Bowser è prigioniero di Mario e dei suoi amici. È stato rimpicciolito e rinchiuso in un piccolo castello all’interno della fortezza di Peach ed è proprio lì che piomba suo figlio, armato fino ai denti e intenzionato a riportare suo padre a casa. Luigi tenta di smorzare la tensione, introducendosi con educazione, ma Bowser Jr non ha alcun interesse per i convenevoli e si scaglia rapidamente verso Mario con la sua arma. Lo scontro termina, quantomeno nella clip, con l’intervento di Luigi che scaglia una ginocchiata al nuovo nemico.

Il cast originale di Super Mario Galaxy riporta alcuni nomi già presenti nel primo film come Chris Pratt che riprende la voce di Mario, Anya Taylor-Joy nuovamente come Peach e Charlie Day che presta la sua voce a Luigi. Bowser è ancora una volta Jack Black, mentre la voce originale di Bowser Jr è quella di Benny Safdie. Brie Larson figura tra le novità come voce di Rosalina. La data d’uscita di Super Mario Galaxy è stata fissata per il 3 aprile 2026: riuscirà a replicare il successo al botteghino del precedente film?



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giovedì 11 dicembre 2025

Street Fighter introduce i suoi combattenti in un primo teaser trailer e poster ufficiali

L’attesa è giunta al termine. In occasione dei Game Awards 2025, Street Fighter ha finalmente offerto al pubblico un primo sguardo ai suoi protagonisti combattenti, attraverso un breve teaser trailer d’introduzione e i primi poster ufficiali destinati ad ogni singolo personaggio.

Street Fighter, ai Game Awards rivelati il primo teaser trailer e i poster di tutti i combattenti coinvolti nel live action

Tratto dall’omonimo popolare videogame, Street Fighter è di ritorno al cinema con un adattamento live action che ha rivelato di più attraverso un primo teaser trailer che ha introdotto per sommi capi tutti i personaggi coinvolti. Dura appena 45 secondi, ma non rinuncia di certo all’azione: ogni personaggio è impegnato in una lotta.

Durante i Game Awards, sono stati condivisi anche i poster di 17 personaggi offrendo uno sguardo più approfondito a ciascuno di loro. Andrew Koij interpreta Ryu, Noah Centineo è Ken Masters, Callina Liang è Chun-Li, Roman Reigns è Akuma e Mel Jarnson è Cammy. David Dastmalchian è M. Bison, Jason Momoa è Blanka, Cody Rhodes è Guile, Curtis 50 Cent Jackson è Balrog, Orville Peck è Vega, Andrew Schulz è Dan Hibiki e Vidyut Jammwal è Dhalsim. E ancora il cast di Street Fighter può contare su Hirooki Goto che interpreta E.Honda, Olivier Richters che è Zangief, Rayna Vallandingham nel ruolo di Juli, Eric André che interpreta Dan Sauvage, Alexander Volkanovski che interpreta Joe e Kyle Mooney che interpreta Marvin.

Diretto da Kitao Sakurai, il nuovo progetto live action è ambientato nel 1993 e segue gli ex combattenti di Street Fighter Ryu e Ken catapultati ancora una volta in combattimento quando la misteriosa Chun-Li li recluta per il prossimo Torneo Mondiale dei Guerrieri. Ma dietro quella battaglia furiosa si cela una cospirazione mortale che li costringe ad affrontarsi tra di loro, compresi i demoni del passato. Il live action ha definito una data d’uscita per il 16 ottobre 2026. Per combattere l’attesa, ecco i poster di tutti i personaggi principali:



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Stasera in TV: Film da vedere Giovedì 11 Dicembre, in prima serata

Stasera in TV, Giovedì 11 Dicembre 2025: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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Black Panther 3, svelato l'anno di uscita del prossimo film del MCU

Non manca poi molto al ritorno del Wakanda, almeno stando alle recenti dichiarazioni di Ryan Coogler. Il regista, che ha accompagnato Black Panther sin dal suo debutto sul grande schermo nel Marvel Cinematic Universe, ha confermato che tornerà molto presto ad occuparsi del regno in questione. Il New York Times ha anche condiviso la finestra d’uscita del prossimo capitolo, il terzo per l’esattezza.

Black Panther 3, confermata la finestra d’uscita del prossimo film

I Marvel Studios sono attualmente focalizzati sui diversi progetti corali che approderanno sul grande schermo, da Avengers: Doomsday in arrivo a dicembre 2026 fino ad Avengers: Secret Wars. Nel frattempo, però, gli Studios non hanno dimenticato gli altri progetti inseriti in calendario come ad esempio Black Panther 3, la cui finestra d’uscita è stata recentemente rivelata. Secondo un nuovo report emerso dal New York Times, il terzo capitolo ambientato nel Wakanda dovrebbe raggiungere le sale per il 2028, salvo imprevisti.

Al regista Ryan Coogler, poi, è stato chiesto se stesse già riflettendo sulla sua carriera dopo il terzo film in casa Marvel e la sua risposta è stata la seguente: “A dire il vero, sì. L’immagine che mi viene in mente è quella di un prato verde con la nebbia nella Bay Area, e l’alba. È quello che vedo dopo quel film, perché sembra un terreno aperto, un’opportunità da esplorare”. In merito a Black Panther 3, ha poi aggiunto: “Sono così entusiasta di quel film”. Qualora i Marvel Studios dovessero preservare la data suggerita, Black Panther 3 tornerà al cinema dopo la fine della Multiverse Saga.

Nel frattempo alcuni personaggi del Wakanda appariranno in altri progetti: è il caso di Letitia Wright e della sua Shuri, diventata la nuova Pantera Nera dopo quanto accaduto in Wakanda Forever e inserita nel cast corale di Avengers: Doomsday e anche di Avengers: Secret Wars. In merito al terzo film di Black Panther, la trama risulta attualmente sconosciuta. L’unico dettaglio emerso da tempo riguarderebbe il coinvolgimento di Denzel Washington.



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