Ethan Hawke ha ottimi rapporti con l'horror e con la Blumhouse: oltre a Sinister è stato protagonista anche del primo film della serie Purge, La notte del giudizio, e adesso si prepara alla sua seconda collaborazione con lo Studio di Jason Blum e con Scott Derrickson, che l'ha diretto proprio in Sinister. L'occasione è un altro horror, The Black Phone, tratto da una storia di Joe Hill, che rischia di soppiantare come popolarità il padre Stephen King. Al fianco di Hawke nel film ci sarà Jeremy Davies.
The Black Phone è un racconto lungo (o romanzo breve, come preferite) pubblicato nel 2004, la cui bizzarra trama è la seguente:
Imogene è giovane e bella. Bacia come una star del cinema e sa tutto su qualsiasi film mai realizzato. È anche morta ed è in attesa di Alec Sheldon al cinema in un pomeriggio del 1945. Arthur Roth è un ragazzino solitario con grandi idee e che ha il "dono" di attrarre la violenza. Non è facile fare amicizia quando sei l'unico ragazzino gonfiabile in città. Francis è infelice. Un tempo era umano ma quel tempo è passato. Adesso è una locusta alta 1 metro e 80 e tutti a Calliphora tremano quando lo sentono cantare. John Finney è rinchiuso in una cantina macchiata dal sangue di cinque o sei bambini assassinati. Insieme a lui c'è un telefono antiquato, da tempo disconnesso, ma che suona la notte quando i morti telefonano.
Non abbiamo idea del ruolo di Ethan Hawke e di cosa verrà fuori dall'adattamento della storia, che sarà opera del collaboratore storico di Derrickson, C. Robert Cargill. Nel cast ci sono anche Mason Thames e Madeleine McGraw. E noi siamo molto, molto curiosi.
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