sabato 30 gennaio 2021

Under the skin, Scarlett Johansson e il nudo integrale: curiosità sul film in streaming su Prime Video

Con due nomination ai BAFTA, una alle migliori musiche di Mica Levi, Under the Skin (2013) è più famoso per aver ospitato il primo nudo integrale di Scarlett Johansson, comunque sostenitrice sin dalla sua concezione del lungometraggio ora in streaming su Prime Video. Rimane in realtà un film piuttosto curioso al di là dell'aspetto pruriginoso, un lungometraggio pensato più per far pensare che per conturbare.
Prima di addentrarci in curiosità sulla lavorazione, ecco una breve sinossi: protagonista della storia è una donna-alieno, che con sembianze umane (di Scarlett Johansson, appunto) seduce e uccide uomini. La missione sua e dei suoi simili sulla Terra è infatti produrre coi corpi delle vittime carburante per i macchinari di tale razza extraterrestre. La missione procede facilmente, almeno finché la protagonista non incontra un ragazzo sfigurato da una neurofibromatosi: può permettersi di provare compassione? E provando compassione non diventerà più umana del previsto? Guarda Under the Skin su Prime Video

Under the Skin, cinque curiosità sul film con Scarlett Johansson

Regista inglese specializzato in video musicali per i Radiohead e i Massive Attack, Jonathan Glazer ha adattato il romanzo omonimo di Michel Faber insieme a Walter Campbell, trascinando però il progetto per una decina d'anni, faticando a far decollare un racconto così sotto la cintura, nonostante il suo precedente film prima di questo fosse altrettanto programmaticamente disturbante, Birth - Io sono Sean (2004) con Nicole Kidman.

La preproduzione effettiva di Under the Skin è durata ben quattro anni e, come spesso accade in questi casi, Scarlett Johansson non è stata la prima attrice a essere coinvolta nei provini: prima di lei hanno sfiorato il ruolo Eva Green, Olivia Wilde, Gemma Arterton, Abbie Cornish e January Jones, ma Scarlett è stata l'unica che abbia retto fino alla fine del tortuoso processo di approvazione e avvio della produzione.

Inevitabilmente intervistata sulla questione del nudo integrale, Scarlett Johansson elaborò come aveva vissuto l'impegno: "Credo che in un certo senso devi considerare la nudità come la foto di qualcun altro, devi soppesare il rischio che ti prendi. Devi chiederti: è gratuito? Lo faccio per vanità? È una parte importante del percorso di questo personaggio, nella scoperta di se stessa? Quale vantaggio porta? Io non sono una che provoca per il gusto di provocare. [...] Lei appartiene a una specie del tutto diversa, la sua nudità era una cosa pratica. Avevo anche i capelli bruni. È stata un'idea mia. Non pensavo di dover essere una bomba sexy bionda. Nuda, ma non troppo sexy."

L'interprete dell' "Uomo deformato" è Adam Pearson, che soffre realmente di neurofibromatosi, non c'è make up nel film, per decisione di Glazer. Pearson, da sempre sostenitore di uno sguardo non stereotipato alle disabilità, autore di documentari sul tema e attivista, ha accettato l'impegno anche per sensibilizzare alla causa in modo del tutto diverso e, appunto, non precotto. Pare che sul Adam e Scarlett abbiano per scherzo fatto una gara per scoprire chi fosse in grado di pronunciare le battute più scorrette possibili: ha vinto Adam.

Sempre per lo stesso approccio improntato al realismo, gli uomini che il personaggio di Scarlett seduce e attira nel suo furgone erano davvero presi dalla strada, in una sorta di candid camera: solo dopo i ciak (di cui non erano consapevoli) hanno saputo di essere finiti nel film.



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