Ci ha lasciato, in un anno non certo privo di lutti e sia pure alla ragguardevole età di 89 anni, lo scrittore britannico John Le Carré, famosissimo per i suoi romanzi di spionaggio trasformati spesso in film e serie tv, a volte adattati da lui stesso. La causa della morte è stata indicata come una polmonite, non collegata al Covid-19. Il suo agente da 15 anni, Jonny Geller, ha dichiarato:
"Abbiamo perso un gigante indiscusso della letteratura inglese che ha definito l'epoca della Guerra Fredda e senza paura ha detto la verità al potere. Non ce ne sarà più uno uguale. La sua perdita sarà sentita da ogni appassionato lettore, da chiunque sia interessato alla condizione umana. Abbiamo perso una grande figura della letteratura inglese, e io ho perso un amico, un mentore e un'ispirazione".
Questo invece l'annuncio ufficiale della morte dello scrittore, avvenuta sabato 12 dicembre in Cornovaglia, da parte della famiglia:
"È con grande tristezza che dobbiamo confermare che David Cornwell - John Le Carré - è morto sabato notte dopo una breve battaglia con una malattia. David lascia la sua amata moglie da quasi 50 anni, Jane, e i figli Nicholas, Timothy, Stephen e Simon. Siamo tutti profondamente addolorati dalla sua dipartita. I nostri ringraziamenti al meraviglioso personale sanitario del Royal Cornwall Hospital a Turo per la cura e la compassione dimostrati durante la sua permanenza. Sappiamo che condividono la nostra tristezza". Numerosi anche sui social i messaggi di cordoglio dei colleghi, tra cui Stephen King e Margaret Atwood.
Come gli appassionati di spionaggio sapranno, Le Carré era stato effettivamente una spia, lavorando per i servizi britannici MI5 e MI6 negli anni Cinquanta e Sessanta. Aveva poi trasportato il suo lavoro nella sua altra carriera, la letteratura, lasciando definitivamente l'azione sul campo quando il suo terzo romanzo del 1983, "La spia che venne dal freddo" (da cui l'omonimo film con Richard Burton nel 1965) divenne un best-seller. Due anni prima aveva pubblicato "Chiamata per il morto", seguito da "Un delitto di classe". In "Tinker Tailor Soldier Spy", del 1974, da noi La talpa, diventato un film di successo con Gary Oldman e Benedict Cumberbatch, Le Carré aveva raccontato un'esperienza che aveva vissuto in prima persona. Il libro era stato trasposto anche in una miniserie tv nel 1979 con Sir Alec Guinness, che aveva avuto un seguto televisivo in Tutti gli uomini di Smiley.
I romanzi dello scrittore hanno conquistato milioni di persone proprio per la profonda verità e conoscenza personale dei meccanismi di un lavoro che il cinema ha spesso trasfigurato e adattato ai propri scopi spettacolari e commerciali.
Tra le opere di Le Carré trasposte al cinema ricordiamo anche La Casa Russia, con Sean Connery e Michelle Pfeiffer, La tamburina con Diane Keaton e Klaus Kinski (diventato anche una recente serie tv), Il sarto di Panama con Pierce Brosnan, The Constant Gardener con Ralph Fiennes e il più recente Il traditore tipo. Dal suo lavoro anche la miniseri tv The Night Manager.
from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3gL7p3p
via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web
Nessun commento:
Posta un commento