mercoledì 16 dicembre 2020

Robin Wright e Rebecca Hall presenteranno il loro esordio alla regia al Sundance Film Festival 2021

Un programma concentrato, più intimo potremmo definirlo, per un evento che sarà in digitale per la sua durata ridotta a una settimana. Il Sundance Film Festival si adegua, per forza di cose, all’era della pandemia con un’edizione 2021 che presenterà 72 film, poco meno della metà dello scorso anno. Saranno rappresentati 29 paesi e 38 saranno opere prime, fra cui alcune eccellenti, come l’esordio di Rebecca Hall, Passing, e di Robin Wright, Land.

Ci saranno anche vari film con l’etichetta di Cannes 2020, come John and the Hole di Pascual Sisto, Pleasure di Ninja Thyberg e il film d’animazione Flee di Jonas Poher Rasmussen. “È stato un anno tumultuoso per tutti”, ha dichiarato la nuova direttrice Tabitha Jackson, “le nostre ambizioni sulla possibilità di raggiungere più persone, oltre all’accessibilità del festival, sono state per necessità notevolmente accelerate”.

La sezione Premieres rimane dedicato ai titoli di maggior profilo, fra cui verranno presentati In the Earth di Ben Wheatley, Prisoner of the Ghostland, con un inedito Nicolas Cage al lavoro per Sion Siono, il documentario musicale The Sparks Brothers di Edgar Wright, l’apocalittico How It Ends di Dareyl Wein e Zoe Lister-Jones, con Olivia Wilde, e l’atteso documentario sulle prime ore della pandemia a Wuhan, In the Same Breath di Nanfu Wang.

Nel concorso World Cinema Dramatic ci sarà anche la coproduzione italiana dell’altoatesino Ronny Rocker dal titolo Human Factors. Ronny Trocker è nato a Bolzano e ha studiato a Buenos Aires. Dopo esperienze lavorative in varie città europee, ha fondato in Alto Adige, a Castelrotto, la casa di produzione Bagarrefilm, con la quale lavora in squadra con professionisti locali e partner europei, offre un supporto ai progetti in fase di preparazione, ma anche post-produzione e commercializzazione. Quattro anni fa, sempre in Alto Adige, ha girato Gli eremiti, presentato nella sezione Orizzonti alla Mostra d'Arte Internazionale del Cinema di Venezia e poi candidato agli European Film Awards nel 2017. 

Questo suo nuovo progetto - sostenuto da IDM Film Fund & Commission in fase di pre-produzione e produzione e prodotto dalla tedesca Zischlermann Filmproduktion, in co-produzione con Bagarrefilm, e in collaborazione con la danese Snowglobe - è incentrato su una famiglia europea modello. I genitori parlano tedesco e francese, i figli sono bilingui. La famiglia vive in Germania e ha una casa per le vacanze sulla costa belga. E proprio qui, nella casa al mare, un'improvvisa effrazione scardinerà l'equilibrio familiare. L'incidente viene percepito da ognuno in modo diverso, emergono i conflitti dietro la facciata apparentemente perfetta e si fa strada la sfiducia. Trocker analizza le possibilità di comunicazione all'interno di un microcosmo familiare, e il fallimento a cui queste vanno incontro.



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