William Friedkin, che nel 1973 ha diretto l'epocale L'esorcista, non ha mai fatto mistero del suo pensiero sui prequel, reboot o sequel (anche passati) del suo film. Questo è quanto ha scritto giorni su Twitter in merito a quello attualmente in preparazione:
"Gira voce su IMDB che io sia coinvolto in una nuova versione de L'esorcista. Non è una voce, è una bugia bell'e buona. Non ci sono abbastanza soldi e motivazioni al mondo per convincermi a farlo".
Anche senza il suo consenso, oggi sappiamo che un nuovo sequel de L'esorcista - dopo quello discutibile diretto da John Boorman nel 1977 e il terzo diretto dall'autore del romanzo e del primo film, William Peter Blatty - sarà realizzato per Blumhouse e Morgan Creek da David Gordon Green, che già ha osato toccare - in questo caso col consenso dell'autore, John Carpenter - un altro film leggendario come Halloween
All'epoca della sua uscita (da noi nel 1974) L'esorcista divenne rapidamente un fenomeno di costume senza precedenti, scatenò dibatti accaniti, fu accusato di immoralità ed è stato nel corso degli anni oggetto di innumerevoli saggi e volumi (tra cui anche un paio della sottoscritta), oltre che del recente documentario Leap of Faith: William Friedkin On The Exorcist. Al box office incassò in tutto il mondo 193 milioni di dollari diventando il film horror (anche se Friedkin non condivide questa categorizzazione) vietato ai minori di maggior successo di tutti i tempi, battuto solo nel 2017 al botteghino da It.
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