Se volete sentire quanto si può arrabbiare Tom Cruise (e non è certo la prima volta che succede, a ragione come in questo caso, e meno), basta che andiate sul sito del tabloid inglese The Sun, che ha ottenuto e reso pubblico l'audio, passatogli da qualcuno della troupe di Mission: Impossible 7, attualmente in lavorazione sul set inglese dei Leavensden Studios dopo le riprese italiane. La sfuriata dell'attore e produttore del film, fatta di fronte ai 50 componenti della troupe rimasti annichiliti dalla sua veemenza, è rivolta a due di loro, rei di essere stati vicini di fronte a un computer a meno di un metro di distanza, violando le norme anti-covid imposte per la sicurezza di tutti dalla produzione.
A Roma abbiamo visto Tom Cruise prestarsi a selfie coi fan con raro sprezzo del pericolo, ma quando si lavora non si sgarra. Sui set anche a cose normali succede anche di peggio e su quello di un film di questa portata, che tante difficoltà ha già dovuto affrontare, non è ammessa alcuna eccezione alla regola. Ma Cruise infuriato fa davvero paura! Questo il contenuto del - se ci passate il termine poco ortodosso - cazziatone fatto ai due malcapitati, di fronte ovviamente al silenzio generale della troupe, con un tono di voce che definire alterato è dir poco (e il turpiloquio "bippato" nell'audio è più forte in originale):
Noi rappresentiamo il massimo standard! È per merito nostro che ora a Hollywood sono tornati a fare film! Perché credono in noi e in quello che facciamo! Passo ogni sera al telefono con ogni fottuto Studio, società di assicurazioni e produttori, che guardano a noi e ci prendono ad esempio per fare i film! Stiamo creando migliaia di lavori, brutti stronzi! Non voglio mai, MAI più vedere niente del genere! E se lo fate vi licenzio, se vi vedo farlo di nuovo ve ne andrete a quel paese! E se qualcuno di questa troupe lo fa, è così. Dico a te, anche a te e anche a te. E voi, vi azzardate a farlo mai più! È tutto! Non accetto scuse. Potete dirlo alla gente che sta perdendo la loro cazzo di casa a causa della chiusura dei cinema! Questo non metterà cibo sulla loro tavola e non pagherà le tasse del college! È con questo che mi addormento ogni notte! Il futuro di questa fottuta industria! Perciò mi dispiace, non me ne faccio niente delle vostre scuse, ve l'ho detto e ora lo voglio e se non lo fate siete fuori! Non sospenderemo questo cazzo di film! Capito? Se vi vedo farlo di nuovo sei fuori! E anche tu! Quindi tu gli costerai il lavoro. Se vi vedo farlo sul set tu sei fuori e tu anche! È tutto! Sono stato chiaro? Capite quello che voglio? Capite la responsabilità che avete? Perché io farò appello alla vostra ragione. E se non sapete essere ragionevoli e non comprendo la vostra logica sarete licenziati. È tutto. Mi fido di voi ragazzi qui, è tutto. È tutto ragazzi.
Il ragionamento di Tom Cruise non fa una piega, anche se dubitiamo che in una produzione del genere perfino lui riesca a tenere tutto sotto controllo, ma sono noti il suo perfezionismo e la sua mania di controllo, per cui, visto che stavolta è per una giusta causa, speriamo che chi ha la fortuna di lavorare su un set hollywoodiano di quella portata in questo difficilissimo momento, abbia capito l'antifona e se ne stia ad almeno due metri di distanza dai colleghi.
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