venerdì 18 dicembre 2020

Tutti per 1 – 1 per tutti: Favino, Mastandrea e Papaleo tornano moschettieri. Tra fantasia, libertà e amore.

Un tempo i moschettieri della commedia italiana erano Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Nino Manfredi.
I moschettieri di oggi - che tali sono di fatto, perlomeno al cinema - si chiamano sono Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea e Rocco Papaleo, che in Tutti per 1 - 1 per tutti tornano a vestire i panni di D'Artagnan, Porthos e Athos già indossati in Moschettieri del Re - La penultima missione (Sergio Rubini, che era Aramis, qui non c'è; ma in qualche modo c'è lo stesso, e non dico di più per non far spoiler).

"Non è un seguito," dice Giovanni Veronesi, regista e sceneggiatore di entrambi i film. "Ci sono gli stessi personaggi ma non è un seguito." Lo dice forse per giustificarsi del fatto che, ai tempi di Moschettieri del Re aveva detto che un sequel non ci sarebbe stato, e infatti aggiunge anche che "dico solo balle nella mia vita." Quello che però piace a Veronesi, oltre a dire balle è "l'idea di lavorare sempre negli stessi attori, con un gruppo di persone e fare film che ci si diverte fare. Il cinema può essere un gioco, ma io sono uno di quelli per cui il gioco ha regole ben precise da rispettare. E questo film dritto da quel territorio pieno di regole da rispettare che è l'infanzia."
Sì, perché in Tutti per 1 - 1 per tutti il bambino interpretato da Federico Ielapi che compariva al termine di Moschettieri del Re, svelando che quanto avevamo visto era tutto frutto della sua immaginazione, ritorna in questo film fin dal primo minuto, per catapultarci nuovamente nella Francia del Seicento liberamente interpretata da Veronesi e per raccontare la storia di un'ultima missione dei Moschettieri che ha molto a che vedere con un bambino riccioluto di nome Buffon.
"I bambini li metterei in tutte le storie, dico la verità," confessa il regista. "A me piace raccontare i miei ricordi da piccolo - più invecchio più sono assalito dai ricordi, specie quelli dell'infanzia - e c'è molto di me da piccolo in quel protagonista. E accoppiare quel bambino ai Moschettieri mi sembrava molto bello, perché loro sono dei veri supereroi dell'infanzia."

Tutti per 1 - 1 per tutti: il trailer

"Sono felicissimo di essere tornato a interpretare D'Artagnan," dice Pierfrancesco Favino, "gli voglio molto bene, a questo personaggio qua." E a Favino D'Artagnan piace perché "ti permettere di giocare al bambino non che eri ma che sei ora, che ti fa andare a cavallo e duellare con la spada, ma soprattutto che ti permette di prenderti meno sul serio."
Di Tutti per 1 - 1 per tutti, che spinge sulla comicità ancora di più di quanto non fosse accaduto in Moschettieri del Re, Favino ha infatti amato più di ogni cosa "la linea demenziale, quella che ti permette di giocare con riferimenti moderni anche in un film ambientato nel Seicento. D'Artagnan è un personaggio che amo perché non mi confina nel probabile, con il quale mi devo confrontare abitualmente, ma mi regala più spazio. E oggi più che mai, anche nel cinema, c'è bisogno di andare al di là delle nostre abitudini."

Il riferimento, ovviamente, è alla difficile stagione che stiamo vivendo a causa della pandemia. "La fantasia in questo momento è fondamentale e necessaria, e uno dei motivi per cui sono contento che questo film si veda ora è che un film che con la fantasia gioca tantissimo," dice Favino. "Oggi c'è molto bisogno di leggerezza, e di tenerezza, e questi sono i messaggi che questo film porta in chiave di commedia."
"La fantasia è il motivo per cui molti di noi fanno questo mestiere. E a me piace far ridere, quando ci riesco: più nella vita che nel lavoro, forse," aggiunge Valerio Mastandrea, che invita a non distinguere tra attori e comici, perché tutti fanno lo stesso lavoro. "Non dobbiamo distinguere tra attori, comici, saltimbanchi," conferma Rocco Papaleo. "La cosa importante da sottolineare è la credibilità che abbiamo dato a questi personaggi."

Oltre alla fantasia, e alla libertà, è l'amore uno dei temi principali di Tutti per 1 - 1 per tutti, e per questo Giuseppe Veronesi ha avuto la possibilità di inserire nella colonna sonora del film "La cura" di Franco Battiato, che definisce "la canzone d'amore per antonomasia degli ultimi trenta o quarant'anni. Prima di noi Battiato non aveva concesso a nessun altro film l'uso della canzone, ma come Celentano per Moschettieri del Re ci ha concesso una chicca."
E a proposito di prime volte al cinema e di musica, da sottolineare in Tutti per 1 - 1 per tutti è il cammero di Giuliano Sangiorgi, amico del regista così come un altro popolare personaggio che appare nel film, Adriano Panatta. E se il tennista scherza dicendo di essere stato "conciato come mia zia Teresa", di Sangiorgi nel suo film Veronesi dice: "è uguale a Lucio Dalla. Dovessero fare un biopic, lui è pronto."

Con i cinema ancora chiusi, e senza notizie certe riguardo la loro riapertura, Tutti per 1 - 1 per tutti verrà trasmesso in prima assoluta su Sky la sera del 25 dicembre, alle 21.15, e sarà disponibile anche on demand e in streaming su NOW TV.
"Sono dispiaciuto il film non esca in sala, ma Sky ci ha accolto come degli orfani e ci ha dato una casa," commenta Veronesi.  
"Questo film è il primo di una lunga serie targata Sky Original," dice Nicola Maccanico, che è Vicepresidente esecutivo Programmazione di Sky e CEO di Vision Distribution. "Noi pensiamo che il cinema sia un modello d'intrattenimento solido che ha un'enorme prospettiva, ma il cinema dove recarsi non è l'unico modello possibile. Oggi il cinema può andare dove sono le persone e Sky mette in connessione il cinema col pubblico. Gli eventi in sala sono fondamentali e insostituibili, ma gli eventi possono essere anche su una piattaforma come Sky. E per gli Sky Original del futuro," spiega, "ci sarà libertà editoriale e di posizionamento, con alcuni film che verranno pensati per la sala, e altri per la piattaforma."



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