domenica 3 settembre 2017

Venezia 74 - West of Sunshine

West of Sunshine è un luogo della mente, il posto sicuro dove rifugiarsi quando il mondo ti volta le spalle. Quando la vita si fa dura e non sai dove sbattere la testa. Lo sa bene Jimmy (Damian Hill), squattrinato corriere costretto a mille espedienti pur di trovare i soldi per ripagare il suo debito con uno strozzino locale entro fine giornata. A complicare le cose si aggiunge il fatto di dover badare al figlio Alex (Tyler Perham), e farlo divertire nonostante il peso degli obblighi quotidiani e del suo modo poco ortodosso di affrontare i problemi.

L'opera di debutto di Jason Raftopoulos è un'ode all'intricato rapporto tra padre e figlio, indagato nel corso di una giornata intera, in una bellissima Melbourne che non fa solo da sfondo all'azione ma diventa personaggio con i suoi colori vividi, i sobborghi verdi, i mercati, i volti delle persone, i cieli tersi al tramonto. La fotografia affidata a Thom Neal è, infatti, uno dei punti vincenti di questo film giocato su contrasti visivi ma soprattutto di contenuto. I personaggi principali danzano tra altalenanti sbalzi di umore, tra l'euforia della vincita al gioco e la disperazione quando la cruda realtà bussa alla porta. Se Jimmy è rude e scontroso, Alex dall'altro lato vuole vivere un avventura che lo porterà ben al di là di ciò che si aspettava: la scoperta, o meglio la riscoperta, di quel legame con il padre che sembrava spezzato.

Legame che, curiosamente, è presente anche nella vita reale, poiché Tyler Perham, alla sua prima prova da attore, è figlio adottivo di Damian Hill. Non stupisce perciò il commuovente risultato della loro performance, che culmina nella scena più liberatoria del film: il taglio di capelli a cui entrambi si sottopongono, affidandosi l'uno alle mani dell'altro. Un momento simbolico che parla del taglio netto con la vita sregolata di Jimmy e della fiducia ristabilita tra i due.

La pellicola è un omaggio al Neorealismo italiano, a detta del regista australiano, a quel cinema che fa sognare e parla di persone reali, sguardi, incontri. I personaggi di Raftopoulos si destreggiano tra scommesse, gioco d'azzardo, droga, conservando un tocco di magia d'altri tempi. Non si fanno schiacciare dagli eventi ma bensì li abbracciano e li cavalcano, usando come scudo i loro difetti e le loro debolezze, riuscendo a trovare la luce a ovest, lì dove brilla il sole.

(West of Sunshine); Regia: Jason Raftopoulos; sceneggiatura: Jason Raftopoulos; fotografia: Thom Neal; montaggio: Paul Rowe; musica: Lisa Gerrard, James Orr; interpreti: Damian Hill, Tyler Perham, Arthur Angel, Kat Stewart; produzione: Exile Enterntainment; origine: Australia, 2017; durata: 78'



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