martedì 27 ottobre 2020

"Le femministe sono donne che non amano gli uomini": la regista Maiwenn scatena una polemica e difende Polanski

“Mi piace quando un uomo mi fischia per la strada”. Non ha mai avuto problemi nell'innescare polemiche, con dichiarazioni politicamente scorrette, Maiwenn (Polisse, Mon Roi), il cui nuovo film, DNA, è in uscita in Francia, dopo essere stato selezionato per Cannes 2020. In Italia uscirà per Fenix Entertainment.

Con un’intervista al settimanale Paris Match di questa settimana, dal titolo “Una donna senza filtro”, poi, si è attirata violente reazioni per molte dichiarazioni contro le femministe. “È pazzesco quante cretinate riescano a dire, recentemente. Sono delle donne che non amano gli uomini, è chiaro, e sono responsabili di danni collaterali molto gravi. Io sono per dire agli uomini fino a che punto li amiamo, bisogna smetterla di dire che sono tutti dei perversi!”. Ha poi detto di essere sicura che molte donne la pensino come lei, ma non osano confessarlo pubblicamente. “Più un uomo è virile, più mi sento femminile. Avere del potere su un uomo non mi ha mai eccitato”.

Ha poi tenuto a sottolineare come rivendichi il diritto di essere importunata. "Quando sento delle donne lamentarsi che gli uomini non si interessano che al loro sedere, gli rispondo di approfittarne, perché non durerà molto! Spero tutta la vita che gli uomini mi fischino per strada, non mi sono mai sentita offesa perché un uomo mi ha rivolto uno sguardo bestiale. Al contrario, lo prendo come un complimento”.

Non è finita qui, però, Maiwenn ha detto la sua anche sulla polemica legata alla vittoria di Roman Polanski ai César, con l’uscita polemica dalla sala di Adèle Haenel. “Ha ricevuto un premio per un film formidabile, dov’è il problema? Non gli hanno dato un Nobel. Il politicamente corretto in questo mondo, oggi, esige che ci si dichiari a favore di Adèle Haenel. Beh, io non lo sono. Tutta questa banda di femministe non ha fatto che male alla vittima di Polanski, che da quarant’anni non chiede altro che di essere lasciata in pace. Mi rendo conto come le donne abusate dagli uomini siano spesso delle donne fragili. Capisco molto bene come sia da condannare. Io, comunque, se accetto di andare nella camera di un uomo all’una del mattino, ho ben chiaro come non sia per parlare di un ruolo”.



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