domenica 30 aprile 2023

Lars von Trier torna al cinema grazie a Movies Inspired

Oggi, 30 aprile 2023, è il giorno del 67esimo compleanno di uno dei registi più influenti, provocatori, dibattuti e controversi dei nostri tempi: il danese Lars von Trier.
Come purtroppo è noto, il rischio che corriamo è di non vedere più opere dirette dal regista che, come pubblicamente annunciato qualche mese fa dalla Zentropa, la sua casa di produzione, soffre del morbo di Parkinson: ultima tegola arrivata dopo una vita segnata da ipocondria, fobie varie (tra cui quella, notissima, dell'aereo), depressione, dipendenze da alcool e droghe.
Anche per questo, ma non solo per questo, è da accogliere con entusiasmo l'iniziativa di Movies Inspired, società di distribuzione che ha portato al cinema film come As Bestas di Rodrigo Sorogoyen e La cospirazione del Cairo di Tarik Saleh, solo per limitarci alle ultime settimane, e che sta per far uscite Pacifiction di Albert Serra. Secondo quanto annunciato proprio oggi su Facebook, Movies Inspired si prepara infatti a portare nelle sale italiane le opere di Lars von Trien in versione restaurata. I titoli elencati nel post sono quelli di L'elemento del crimine, Epidemic, Europa, Le onde del destino, Idioti, Dancer in the Dark, Dogville, Manderlay, Il grande capo, Antichrist, Nymphomanic 1 e 2 e la serie tv The Kingdom nella sua versione completa, comprensiva quindi anche della terza parte presentata in anteprima al Festival di Venezia 2022.

Rimaniamo in attesa di ulteriori dettagli su questa iniziativa di Movies Inspired, e di sapere se verrano compresi nella distribuzione anche i titoli mancanti dall'elenco, che sono Melancholia e La casa di Jack, ultimo lungometraggio cinematografico del danese, opera intensa e provocatoria che è stata presentata a Cannes quando il festival decise di riammettere il regista dopo averlo dichiarato Persona non grata dopo alcune goffe dichiarazioni - fraintese - sul nazismo fatte da von Trier nel corso della conferenza stampa che seguì la proiezione di Melancholia.



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Blade, Nic Pizzolatto di True Detective sarà il nuovo sceneggiatore del film

Tra i prossimi reboot del MCU, Blade ha appena aggiunto al suo team un nuovo sceneggiatore per riscrivere lo script a meno di un mese dall'inizio della produzione. La persona scelta è Nic Pizzolatto, già creatore della pluripremiata serie True Detective.

Blade, Nic Pizzolatto è il nuovo sceneggiatore del film

Blade è stato annunciato nel 2019 al San Diego Comic-Con e vedrà protagonista Mahershala Ali. Tuttavia, a causa di diversi problemi e della pandemia, il film è rimasto in una fase di stallo per molto tempo, con diversi cambi alla regia e al comparto sceneggiatori. Le riprese del film inizieranno a maggio 2023, ma come riporta The Hollywood Reporter, la pellicola ha appena aggiunto un nuovo sceneggiatore, al quale spetta il compito di riscrivere lo script in meno di un mese dall'inizio della produzione.

Sempre THR ha riferito che la scelta è ricaduta su Nic Pizzolatto, il creatore di True Detective, che sta lavorando già da qualche settimana alla bozza ideata da Michael Starrbury. Pizzolatto si riunisce così anche con Ali, che ha recitato nel ruolo di Wayne Hays nella serie HBO durante la terza stagione, una delle più apprezzate della serie dai fan. La pellicola dovrebbe arrivare nelle sale nel 2024, perciò, potrebbe esserci il rischio che con questo nuovo cambiamento le riprese possano slittare, dato che le tempistiche sono ristrette. O, al contrario, la presenza di Pizzolatto potrebbe dare una decisa spinta in avanti ai lavori del film e finalmente permettere ai fan del MCU di vedere sul grande schermo, nella data prestabilita, il reboot di Blade.

La regia del film è affidata a Yann Demange, già regista dell'episodio pilota di Lovecraft Country, dopo l'abbandono del regista Bassam Tariq e come aveva già annunciato Kevin Feige in una recente intervista, Demange è già ad Atlanta dove si terranno le riprese. Blade vedrà la storia di Eric Brooks, un mezzo vampito che caccia i suoi simili e interpretato da Ali. Nel cast del film ci saranno anche Mia GothDelroy LindoAaron Pierre e Milan Ray, tutti in ruoli ancora non confermati.



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Thor: Love and Thunder, Russell Crowe e la bizzarra richiesta in stile Gladiatore

Taika Waititi avrebbe chiesto a Russell Crowe di imitare il tono di voce di Massimo ne Il Gladiatore sul set di Thor: Love and Thunder per il suo Zeus.

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The Flash, cos'è successo alla mamma di Barry Allen?

Cos’è successo alla mamma di Barry Allen in The Flash? È questa una delle domande che attanaglia gli spettatori. Il prossimo film dell’universo DC è in arrivo in sala a giugno e ripropone Ezra Miller nelle vesti dell’acclamato velocista. Ma cos’è accaduto alla madre, che intravediamo in una manciata di secondi nei diversi trailer diffusi finora dai DC Studios?

The Flash, cos’è accaduto alla mamma di Barry Allen nel film e nei fumetti

La trama di The Flash si innesca nel momento in cui Barry Allen decide di tornare indietro nel tempo per salvare sua madre da morte certa. Quello che Barry non sa è che il suo viaggio nel tempo causerà fratture importanti in quell’universo e non solo. The Flash, infatti, servirà ad introdurre il Multiverso che si rivelerà alquanto prezioso per i DC Studios guidati da James Gunn e Peter Safran. Tutto parte quindi dalla perdita devastante di Barry Allen, cresciuto senza sua madre. Una ferita ancora aperta e che Barry cerca di chiudere con i suoi poteri, tornando indietro nel tempo. Nora Allen, interpretata da Maribel Verdú, muore quando Barry è soltanto un bambino. Dai trailer diffusi finora non è chiaro come e perché sia morta: sappiamo soltanto che Henry Allen stringe Nora tra le braccia, seduta sul pavimento della cucina, in punto di morte.

L’omicidio di Nora Allen ha forti ripercussioni non soltanto sulla vita di Barry, anche da adulto, ma sulle decisioni che prenderà in seguito. Pur di salvare sua madre, Barry altera l’equilibrio del Multiverso, viaggia indietro nel tempo e cambia il futuro, interagendo con un’altra versione di se stesso e ritrovandosi persino a collaborare con un altro Batman, quello di Michael Keaton e non più di Ben Affleck. Nei fumetti DC, Nora Allen muore per mano di Eobard Thawne noto anche come Reverse-Flash. Seppur la trama si riallacci agli eventi di Flashpoint, dai trailer e le anticipazioni rivelate finora sappiamo che il film coinvolgerà nuovamente il generale Zod e anche un Dark Flash. Di Reverse-Flash, al momento, non vi è traccia. La morte di Nora ha privato Barry anche di suo padre. Nei fumetti, dopo l’omicidio, Henry finisce in prigione accusato ingiustamente per il suo omicidio, mentre il vero assassino è a piede libero.



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No Hard Feelings, Jennifer Lawrence scopre che il suo personaggio è stato scritto per lei soltanto al CinemaCon

Il CinemaCon 2023 è stato illuminante per Jennifer Lawrence, che ha scoperto la verità sul suo personaggio in No Hard Feelings soltanto durante l’evento in questione. La confessione è arrivata come un fulmine a ciel sereno da parte del regista e sceneggiatore Gene Stupnitsky, che ha sorpreso non poco i presenti (e l'attrice). In No Hard Feelings, nuova commedia in arrivo questa estate sul grande schermo, Jennifer Lawrence interpreta una sorta di fidanzata in affitto, ingaggiata da genitori elicottero per aiutare il proprio figlio a socializzare di più in vista del college. Quello che Jennifer Lawrence non sapeva prima del CinemaCon, secondo quanto riportato da Just Jared, era che il personaggio di Maddie è stato scritto appositamente per lei.

No Hard Feelings, il regista ha scritto il personaggio di Maddie proprio per Jennifer Lawrence

Un personaggio confezionato su misura è quello realizzato da Gene Stupnitsky per Jennifer Lawrence in No Hard Feellings. La pop culture la ricorderà soprattutto come la coraggiosa Katniss Everdeen nella saga cinematografica di Hunger Games. Sono trascorsi più di dieci anni da quel primo, fortunato capitolo della sua carriera e Jennifer Lawrence continua ad incassare successi. Il più recente in ordine cronologico è Don’t Look Up per Netflix, mentre in uscita troviamo No Hard Feelings. In occasione del CinemaCon 2023, il regista ha confessato a Jennifer Lawrence di aver scritto il personaggio di Maddie pensando a lei. Durante l’evento, Stupnitsky ha definito l’attrice “un talento comico naturale”, prima che quest’ultima gli chiedesse da dov’è arrivata l’ispirazione per la trama. “È basato sulla tua vita, vero?”, lo ha provocato l’attrice. Dal suo canto, il regista ha ammesso che si è lasciato ispirare da un annuncio su Craigslist, come accade effettivamente alla protagonista di No Hard Feelings.

Maddie, infatti, è un’autista Uber in difficoltà che, pur di racimolare soldi, accetta la proposta di due genitori elicottero che le chiedono di “frequentare” il loro figlio 19enne prima che vada al college. Per i due genitori è importante che il ragazzo sappia come frequentare una donna e cercare di essere meno introverso con il genere femminile. E il regista, nel corso del ComicCon, ha svelato a Jennifer Lawrence di aver scritto quella parte per lei, proprio perché l’ha definita “così divertente”.



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Superman: Legacy - James Gunn rivela alcuni dettagli sul cinecomic: "Non sarà una commedia. È la mia versione della storia"

Superman: Legacy - cinecomic che sancirà l'inizio del percorso del DC Universe di Peter Safran e James Gunn - sarà al cinema dall'11 luglio 2025. Una data ancora lontana, che lascia presagire lunghi tempi di produzione per un lungometraggio sul quale ricadono le aspettative dei fan, in attesa di un progetto che risollevi le sorti di un DCEU ormai in frantumi. Ad offrire qualche dettaglio in più sulla trama è stato, in questi giorni, lo stesso James Gunn, il quale si occuperà personalmente della regia di Superman: Legacy.

Superman: Legacy - James Gunn rivela il processo creativo dietro la sua personale versione della storia 

Durante una recente intervista per il The Hollywood Reporter, James Gunn ha dunque rivelato alcuni importanti dettagli di Superman: Legacy, affermando che porterà sullo schermo una versione diversa dal Clark Kent rappresentato sino ad ora e che non sarà, nella maniera più assoluta, una commedia

Mi sono completamente immedesimato in Superman, perché è tutto ciò che sono ioun outsider che si sente come un alieno, ma è anche l'insider definitivo, dal momento che è Superman. Ed è un po' come mi sento io (...) È più facile avere a che fare con personaggi che conoscono in pochi, come i Guardiani della Galassia o Peacemaker, perché puoi fare ciò che vuoi. Tutti, però, in ogni singolo Paese del mondo, conoscono invece la storia di Superman. Come posso quindi rendere la sua storia diversa da quella raccontata in tutti i film fino ad ora, rispettando allo stesso tempo la loro eredità? Mi è servito un po' di tempo per cercare di capirlo. 

Una dichiarazione che rispecchia perfettamente quanto dichiarato da alcuni addetti ai lavori, i quali hanno confermato che James Gunn sta cercando di costruire un cinecomic "assolutamente sincero", in cui Clark Kent appaia in tutta la sua complessità. Per questi motivi, il regista ha rifiutato di dirigere un film su Superman nel 2018, aspettando il momento in cui avrebbe potuto raccontare la sua personale versione della storia. Stando alle prime indiscrezioni di trama - rivelate da Peter Safran -, il progetto di Gunn dovrebbe raccontare di Superman alle prese con la ricerca della propria identità, in bilico costante fra le sue origini "aliene" e l'essere cresciuto come un "terrestre". Probabilmente vedremo anche Clark Kent muovere i primi passi all'interno della redazione del Daily Planet. Per il ruolo Gunn e Safran sono quindi alla ricerca di un giovane attore, che possa rappresentare al meglio un protagonista che dovrebbe avere circa 25 anni. Non resta quindi che attendere di scoprire i nomi dei primi membri del cast, sui quali continua ad essere mantenuto il massimo riserbo, in vista dell'inizio delle riprese - fissato per i primi mesi del 2024



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sabato 29 aprile 2023

Elizabeth Olsen si sbottona su Scarlet Witch: "Non mi manca, ho bisogno di una pausa"

Nelle ultime settimane si è parlato spesso del ritorno di Elizabeth Olsen nell'universo Marvel e l'attrice ha svelato che al momento non le manca interpretare Scarlet Witch.

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Indiana Jones e il Quadrante del Destino, Phoebe Waller-Bridge sul suo personaggio: "Helena non sarà come gli altri sidekick"

In Indiana Jones e il Quadrante del Destino, Phoebe Waller-Bridge interpreta Helena, figlioccia di Indy. Ecco cosa ha rivelato sul suo personaggio.

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Palle al balzo - Fox conferma la produzione del sequel e il coinvolgimento di Vince Vaughn

Palle al balzo (Dodgeball) ha finalmente ottenuto il via libera per un sequel. A circa vent'anni dall'uscita del cult della commedia anni '2000, 20th Century Fox ha infatti annunciato l'arrivo dell'atteso e chiacchierato secondo capitolo - di cui si vocifera ormai da anni. L'idea sarebbe già nelle prime fasi di sviluppo ed è già stato confermato il ritorno di Vince Vaughn

Palle al balzo - I primi dettagli del sequel 

Vince Vaughn, fra i volti più amati del primo capitolo, tornerà dunque in Palle al balzo 2 - di cui non è stato ancora rivelato il titolo ufficiale. L'attore sarà coinvolto nel progetto anche in veste di produttore, mentre la sceneggiatura sarà a cura di Jordan VanDina. Al momento non è invece chiaro se Rawson Marshall Thurber tornerà dietro la macchina da pesa, né è stato ancora ufficializzato il ritorno di nessun membro del ricchissimo cast originale - che comprendeva Ben Stiller, Justin Long, Christine Taylor, Stephen Root, Alan Tudyk, Joel David Moore, Chris Williams, Missi Pyle, Gary Cole, Jason Bateman William Shatner e il compianto Rip Torn. La pellicola si rivelò un autentico trampolino di lancio per alcune star, come Joel David Moore - divenuto uno dei volti della serie Bones e del franchise Avatar - e Justin Long, divenuto il volto di alcune commedie romantiche di successo, come La verità è che non gli piaci abbastanza. Adam Tudyk è invece nel cast del live action Disney Peter Pan & Wendy e sarà uno dei doppiatori di Wish, musical d'animazione atteso a cinema per per novembre. 

Oltre al coinvolgimento di Vince Vaughn, nessun dettaglio di Palle al balzo 2 è stato ancora rivelato. La trama - basata su un'idea dello stesso Vaughn - è infatti ancora avvolta nel mistero e potrebbe quindi configurarsi come un seguito diretto del primo capitolo o come una nuova avventura con gli stessi protagonisti. Figlio dell'epoca d'oro delle commedie vietate ai minori - che negli anni '2000 ha visto il suo exploit, da American Pie a Tutti pazzi per Mary - il film del 2004 ha incassato circa 168 milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte di un budget di circa 40. Vince Vaughn, divenuto poi una delle star più apprezzate degli anni '2000, ha continuato la sua carriera prendendo parte a progetti di diverso tenore, spaziando dalla commedia al drama. Negli ultimi anni ha partecipato alla seconda stagione di True Detective - al fianco di Colin Farrell e Rachel McAdams - ed è assente dalle scene dal 2021, quando ha recitato in Queenpins - Le regine del Coupon e alla serie Curb Your Enthusiasm. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti sul sequel di Palle al balzo, nella speranza che il progetto inizi la produzione al più presto. 



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65 - Fuga dalla Terra ha una o più scene post credits?

Adam Driver torna al cinema con 65 – Fuga dalla Terra, ma il film fantascientifico ha una o più scene post credits? Diretto da Scott Beck e Bryan Woods, il thriller è ambientato in un universo parallelo dove la Terra non è considerata abitabile, per cui i protagonisti vivono su Somaris, un pianeta tecnologicamente avanzato. Il protagonista, il pilota Mills, parte per una missione nella speranza di racimolare denaro utile a curare sua figlia Nevine. Ma, nel viaggio di ritorno verso Somaris, la sua navicella si scontra con una pioggia di asteroidi e impatta su un pianeta inesplorato, che scoprirà poi essere la Terra. E non è da solo: troverà anche una ragazzina, Koa (Ariana Greenblatt), in quella disavventura. Ma 65 – Fuga dalla Terra ha scene post credits?

65 – Fuga dalla Terra ha scene post credits?

Disponibile nelle sale italiane a partire dal 27 aprile 2023, 65 – Fuga dalla Terra riporta Adam Driver al cinema con una nuova avventura su un pianeta inospitale. La Terra, abbandonata, è popolata da spaventosi dinosauri e il capitano Mills dovrà trovare un modo per raggiungere la navicella insieme a Koa e tornare a casa sani e salvi. Non sarà un compito facile, ma necessario. Mills scopre di essere bloccato sulla Terra di 65 milioni di anni fa, durante il periodo Cretaceo. L’impatto della navicella sul pianeta ostile è stato letale per gli altri passeggeri. Soltanto Mills, infatti, è sopravvissuto allo schianto. Medita persino di togliersi la vita, quando poi si imbatte in una delle capsule criogenetiche che trasportava a bordo: al suo interno c’è una ragazzina, Koa, figlia di una coppia deceduta dopo lo schianto. Comunicare è difficile, perché entrambi parlano lingue diverse e il traduttore non funziona, ma l’istinto di sopravvivenza è forte. Mills la convince con la menzogna, spiegandole che i suoi genitori sono ancora vivi e per questo devono raggiungere la navicella integra che potrebbe portarli via da quel pianeta terrificante.

Leggi anche 65 - Fuga dalla Terra, Ariana Greenblatt sulle acrobazie nel film: “Le più intense? Improvvisate"

La domanda che lo spettatore si pone in questo caso è: esiste una o più scene durante o dopo i titoli di coda? Bisogna aspettare fino alla fine prima di lasciare la sala? Una domanda più che lecita, se si considera che molti film (e non solo dell’universo Marvel) negli ultimi anni hanno scelto di onorare la tradizione cinematografica con una o più scene post credits. Nel caso di 65 – Fuga dalla Terra, esiste una scena durante i titoli di coda ed è l’unica, per cui una volta terminata potete tranquillamente uscire dalla sala. Di cosa si tratta? Proseguite soltanto se interessati, perché è un’informazione spoiler! L’unica scena post credit del film fantascientifico permette di dare uno sguardo animato alla Terra, com’è cambiata nel tempo dopo che l’asteroide ha colpito il pianeta. Non è una scena indispensabile ai fini della trama.



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Bob Marley One Love: svelati titolo, cast e data di uscita del biopic sulla leggenda del reggae

Fra i tanti film presentati al Cinema Con, a Las Vegas, ci piace ricordare un progetto di cui vi avevamo dato notizia nel 2018 e che poi aveva subito una battuta d'arresto. Parliamo del biopic su Bob Marley. All'epoca sapevamo soltanto che dietro al film ci sarebbe stata la Paramount e che Ziggy Marley, il figlio di Bob, si era messo al lavoro. Oggi non solo abbiamo diverse informazioni in più, ad esempio il titolo Bob Marley - One Love, ma esistono anche delle immagini, che sono state mostrate al pubblico della prestigiosa convention e di cui abbiamo letto qualche racconto. In ogni modo, quando Ziggy aveva deciso di dedicarsi a una biografia per il grande schermo del suo adorato papà, esisteva già un pregiatissimo documentario intitolato semplicemente Marley e diretto da Kevin MacDonald, il regista de L'ultimo re di Scozia.

Cosa sappiamo su Bob Marley: One Love

Ripartiamo dal titolo del film sul re del reggae, Bob Marley: One Love.
"One Love" è una celebre canzone di Bob Marley, inserita nell'album "Exodus", del 1977. Molto amata dai fan dell'artista, ne condensa la filosofia di vita e il pensiero, essendo contro la guerra e a favore dell'amore che unisce le persone e del perdono. A introdurre le immagini del biopic al Comic Con è stato Ziggy Marley, che ha detto:

È bellissimo essere qui oggi in rappresentanza di questo film su mio padre. Sono qui come produttore del film ma anche come portavoce della sua incredibile eredità… un messaggio di solidarietà e amore che oggi è più urgente che mai.

Per interpretare il ruolo di Bob Marley nel film è stato scelto Kingsley Ben-Adir, che vedremo in Barbie. Al suo fianco troviamo Lashana Lynch nei panni di Rita Marley, la moglie di Bob. Dietro alla macchina da presa c’è invece Reinaldo Marcus Green, a cui dobbiamo Una famiglia vincente - King Richard, film con per quale Will Smith ha vinto l'Oscar lo scorso anno.

Il trailer che i fortunati partecipanti al Comic Con di Las Vegas hanno visto ha mostrato loro Kingsley Ben-Adir in tutte le salse. Seguiamo infatti la leggenda giamaicana del reggae dalle origini al raggiungimento della fama mondiale. Si vede anche Marley che si esibisce in stadi giganteschi e che si riposa, dedicandosi alla famiglia e giocando a calcio. C'è spazio anche per l'attentato al cantante (1976), e il trailer si chiude con la frase più celebre di Bob Marley: "Un amore, un cuore, un destino".

Le riprese di Bob Marley: One Love si sono appena concluse. L'uscita nelle sale USA è prevista per il 12 gennaio del 2024. Ziggy Marley ha salutato il pubblico del Comic Con promettendo:

Le persone rafforzeranno il loro legame con Bob e gli renderanno onore nella maniera giusta.


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Poor things - Svelate le prime immagini e la data d'uscita del film di Yorgos Lanthimos

Poor Things - progetto dalla lunga gestazione di Yorgos Lanthimos - ha finalmente una data d'uscita. Il lungometraggio sarà infatti nelle sale a partire dall'8 settembre e sancirà il ritorno del regista dopo cinque anni di assenza - la sua ultima fatica, La favorita, risale al 2018. Searchlight Pictures - casa di produzione di Poor Things - ha poi condiviso sui propri canali social le prime immagini ufficiali, che ritraggono tre dei protagonisti, Emma Stone, Willem Dafoe e Ramy Youssef.

Poor Things - trama e cast del "Frankenstein al femminile" di Yorgos Lanthimos 

Atteso ormai da qualche anno, Poor Things sarà dunque al cinema dall'8 settembre. Una data che sembra quindi indicare il debutto mondiale del progetto al Festival di Venezia 2023 - previsto dal 30 agosto al 9 settembre, escludendo quindi la partecipazione ad altri Festival, come il TIFF. Yorgos Lanthimos torna a collaborare sia con Emma Stone - già protagonista de La favorita - sia con Tony McNamara, autore proprio del film del 2018. Nel cast, oltre ai tre attori che compaiono nelle prime foto ufficiali, troviamo poi Mark Ruffalo, Jerrod Carmichael, Christopher Abbott, Margaret Qualley e Kathryn Hunter.

Poor Things è basato sull'omonimo romanzo di Alasdair Gray e racconta dell'incredibile avventura di Bella Baxter (Emma Stone), morta per sfuggire al marito violento e riportata in vita dal padre, il Dottor Golwdin Baxter (Willem Dafoe), uno scienziato brillante e poco ortodosso - nell'opera di partenza Bella torna in vita grazie al cervello della bambina che portava in grembo. Desiderosa di imparare e affamata di mondanità, Bella fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un avvocato elegante e dissoluto, in una vorticosa avventura attraverso i continenti. Spigliata, lunatica e assolutamente libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella decide di lottare per difendere l'uguaglianza e la libertà. La pellicola è stata classificata come Rated R - ovvero vietata ai minori di 17 anni non accompagnati - per "contenuti sessuali forti e pervasivi, nudità, materiale disturbante, gore e linguaggio esplicito". Lanthimos è attualmente al lavoro sul suo prossimo progetto, AND, in cui ritroveremo Emma Stone, Willem Dafoe e Margaret Qualley, questa volta affiancati da Jesse Plemons, Hong Chau - reduce dalla sua prima nomination all'Oscar per The Whale -, Mamoudou Athie ed Hunter Schafer - giovane star lanciata dalla serie Euphoria, anche nel cast de La ballata dell'usignolo e del serpente, il prequel della saga Hunger Games. Emma Stone, assente dalle scene dal 2021, dovrebbe poi prendere parte al prossimo lavoro di Ari Aster, attualmente nelle sale con Beau ha paura, mentre Willem Dafoe è atteso in Nosferatu di Robert Eggers. 



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venerdì 28 aprile 2023

The Flash, il regista spiega perché Grant Gustin non è coinvolto nel film

Grant Gustin ha interpretato Barry Allen nella Serie TV di The Flash per nove stagioni, motivo per cui i fan DC hanno sperato fino alla fine in un suo coinvolgimento nell’omonimo film in arrivo questa estate al cinema. Tuttavia a fare chiarezza è stato il regista Andy Muschietti, durante il CinemaCon 2023. Ezra Miller riporterà Barry Allen sul grande schermo e inserirà le dinamiche del Multiverso nell’attuale universo DC. Perché, allora, non apparirà Grant Gustin in un cameo?

The Flash, il regista spiega perché Grant Gustin non apparirà in un cameo

Coinvolgendo le dinamiche del Multiverso, i fan hanno sperato di vedere anche Grant Gustin coinvolto in The Flash sul grande schermo, ma Andy Muschietti ha precisato perché, invece, non accadrà. Il film in arrivo in sala questa estate trae spunto dagli eventi di Flashpoint e vede Barry Allen tornare indietro nel tempo per salvare sua madre Nora Allen da morte certa. Tuttavia il suo viaggio nel tempo altera il futuro dell’universo e Barry finisce in una linea temporale alternativa dove incontra un Batman con le fattezze di Michael Keaton e si imbatte persino in un’altra versione di se stesso, ma sempre interpretato da Ezra Miller e non da Grant Gustin. Quest’ultimo terminerà le sue avventure come velocista con la nona stagione della Serie TV e non avrà un cameo nel film. Andy Muschietti ha commentato la scelta dopo la proiezione in anteprima di The Flash, come riporta Nerdist, e ha svelato che in principio l’idea di coinvolgere Grant Gustin era stata valutata. Purtroppo ha dovuto rinunciare, una volta resosi conto che l’elenco di cameo per The Flash era estremamente corposo. In un primo momento, il team del film ha valutato la possibilità di includere altri personaggi DC della TV anche in The Flash, ma non ha potuto accontentare tutti. Per questo anche Grant Gustin è stato tagliato fuori.

Come ho già detto, l’elenco dei cameo era enorme. Abbiamo ragionato sulla possibilità di includere personaggi DC della TV, ma dovevamo prendere una decisione e selezionarne soltanto alcuni.

Oltre a Grant Gustin, Andy Muschietti ha citato anche altri nomi valutati tra cui Lynda Carter (Wonder Woman). In ogni caso il cameo di Grant Gustin era particolarmente atteso dai fan proprio perché, nella serie tv, invece Erza Miller è apparso nel crossover Crisi sulle Terre Infinite, permettendo ai due Barry Allen di incrociarsi.



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Smile, è ufficiale: il film sequel è in lavorazione

Smile avrà un sequel. Il film horror psicologico è stato promosso da Paramount Pictures, guadagnando il via libera per una nuova disavventura soprannaturale. Il sequel, secondo quanto riportato da Collider, è ufficialmente in lavorazione. L’annuncio è arrivato durante il CinemaCon da parte degli Studios, presenti all’evento.

Smile, il sequel è ufficialmente in lavorazione

Nel primo film di Smile, Laura (Caitlin Stasey) è una ragazza traumatizzata finita in un reparto psichiatrico perché continua a vedere qualcosa di sbagliato. Laura Weaver è una studentessa di dottorato e ha assistito al suicidio del suo professore. Da quel momento, qualcosa la tormenta, un’entità soprannaturale che continua a sorriderle assumendo le sembianze di altre persone. La dottoressa Rose Cotter, psichiatra, cerca di interagire con Laura per aiutarla, ma arriva troppo tardi. Durante una seduta, Laura ha un attacco di panico, seguito da convulsioni. Poco dopo, mentre Rose cerca di chiamare i soccorsi, Laura impugna il frammento del vaso rotto poco prima e, sorridendo, punta la lama ad altezza gola incidendo un taglio a mezzaluna che ricorda la forma di un sorriso. A seguito del suo suicidio, anche Rose inizia a sperimentare le stesse difficoltà. Si imbatte in un suo paziente fragile, Carl, che sorridendole le grida di stare per morire. Soltanto dopo si renderà conto che Carl ha dormito per tutto il tempo. Cosa le sta succedendo? Che sia vittima della stessa entità che ha spinto Laura ad uccidersi? Anche Rose, interpretata da Sosie Bacon, è vittima di quella maledizione, così inizia ad indagare su altre misteriose morti e visioni sorridenti di chi ha assistito ad altri suicidi.

Dato il primo successo di Smile in casa Paramount, che secondo Collider ha guadagnato quasi 220 milioni di dollari con un budget di produzione pari a 17 milioni, il pubblico avrebbe gradito un rinnovo più tempestivo. Nonostante l’attesa, gli Studios hanno finalmente confermato che il sequel di Smile è ufficialmente in cantiere. Durante la presentazione al CinemaCon, però, Paramount non ha svelato ulteriori dettagli in merito al progetto, per cui non conosciamo trama e cast. Nel dubbio, Smile è anche disponibile in streaming sulla piattaforma di Paramount+ anche in Italia.



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Il Gladiatore: senza l’improvvisazione di Russell Crowe non ci sarebbe una delle scene più belle

Dopo aver dichiarato che la sceneggiatura de Il gladiatore secondo lui era scritta piuttosto male, Russell Crowe ha raccontato che una delle scene più memorabili e commoventi del film è stata frutto di una sua idea, o meglio di una sua improvvisazione. Se abbiamo così tante notizie sull’attore premio Oscar e sulla sua passata filmografia è perché il buon Crowe sta promuovendo L'esorcista del papa, horror di possessione demoniaca nel quale impersona padre Gabriele Amorth. E poi la curiosità verso  Il gladiatore 2 è tanta, anche se Russell lascerà il testimone del protagonista a Paul Mescal.

La scena della preghiera agli antenati

In un'intervista a Vanity Fair Russell Crowe ha dunque rivelato che una delle sequenze più commoventi de Il Gladiatore fu una sua invenzione: la preghiera agli antenati. È talmente bella che non possiamo non ricordarla attraverso le parole pronunciate da Massimo Decimo Meridio:

Sacri antenati chiedo la vostra guida. Madre mia indicami il volere degli Dei per il mio futuro. Padre mio vigila su mia moglie e mio figlio con rapida spada. Sussurra loro che vivo soltanto per poterli riabbracciare. Sacri antenati io vi onoro. Cercherò di vivere con la dignità che mi avete insegnato.

Russell Crowe ha spiegato che tutto cominciò da due statuine lasciate sul set da qualcuno del reparto scenografia. Ecco il racconto dell'attore:

Ridley Scott voleva riprendermi mentre pregavo dopo la battaglia. Tra i ninnoli che il reparto scenografia aveva lasciato su una mensola c'erano due statuette. Le ho prese in mano e ho indirizzato loro le mie preghiere, come se fossero mia moglie e mio figlio. Il risultato è stato un momento importantissimo del film, ma è nato così. C'era un attore vicino a me che interpretava un personaggio di nome Cicero. Si chiamava Tommy Flanagan. Lo avevano ingaggiato soltanto per una giornata. Abbiamo girato la scena, dopodiché Ridley ha detto: "C'è qualcosa che mi ispira in quelle due piccole figure. Devo capire meglio, e quindi abbiamo bisogno di quell’attore". E così Tommy Flanagan è stato spedito a Malta, dove è rimasto per mesi! Per mesi, capite?! Non sapevamo cosa avremmo fatto, ma sapevamo che saremmo tornati su quel personaggio. Poi ci venne l'idea non solo di fargli andare a trovare Massimo, ma anche di portargli le due statuette.

Se non fosse per Russell Crowe, Tommy Flanagan sarebbe finito nel dimenticatoio come una comparsa qualsiasi. E invece l'attore ha avuto una discreta carriera e in Guardiani della galassia Vol. 2 ha interpretato il cacciatore di taglie e mercenario Tullk. E comunque il suo Cicero ha una grande importanza ne Il gladiatore, perché, consegnando le due statuine a Massimo, gli dà il coraggio per combattere da eroe.

Diretto da Ridley Scott, Il Gladiatore 2 uscirà nel 2024. Chissà se Russell Crowe riuscirà anche questa volta, seppure in vesti diverse, a lasciare la sua impronta sul film.



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Mission: Impossible 7, Tom Cruise sfreccia per Roma nei primi 20 minuti in anteprima al CinemaCon

Presentato in anteprima al CinemaCon 2023, Mission: Impossible 7 ha mostrato ai presenti 20 minuti di film mentre Tom Cruise sfreccia per le strade di Roma.

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Vittorio Storaro riceverà il Premio Cinema e Industria ad honorem 2023

Il grande direttore della fotografia tre volte premio Oscar riceverà il riconoscimento il 29 aprile al Teatro Galli di Rimini insieme agli altri premiati della V edizione della manifestazione, di cui è direttore artistico Roy Menarini. Ecco tutti i dettagli.

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giovedì 27 aprile 2023

Alien, Sigourney Weaver non ha intenzione di tornare nella saga: "Ho già dedicato abbastanza tempo allo spazio"

Il 26 aprile è stato l'Alien Day e, per l'occasione, i primi due capitoli della saga sci-fi thriller torneranno al cinema dal 29 al 31 maggio. In Alien, pellicola del 1979 diretta da Ridley ScottSigourney Weaver interpreta l'eroina Ellen Ripley, ruolo che ha poi ripreso nei sequel Aliens - Scontro FinaleAlien 3 Alien Resurrection (come clone di Ripley). Ma l'attrice ritornerebbe nuovamente nel prossimo capitolo della saga?

Alien, per Sigourney Weaver quella nave è ormai salpata

Contrariamente al suo collega Harrison Ford, che riprenderà il ruolo di Indiana Jones nell'ultimo capitolo della saga di Indy, Indiana Jones e il Quadrante del Destino, Sigourney Weaver - intervistata da Total Film - non è intenzionata a ridare vita al personaggio di Ellen Ripley:

"Ci sono attori più giovani che possono interpretare quel tipo di ruolo. E c'era un film con Neill Blomkamp che non siamo riusciti a girare, ma sai, quella nave è ormai salpata. Sono molto felice di fare quello che sto facendo. Ho dedicato già abbastanza tempo allo spazio!"
Leggi anche Arrivano le Alien Nights: tornano al cinema il capolavoro di Ridley Scott e il sequel di James Cameron

L'ultima apparizione di Weaver come Ripley risale al 1997, con Alien Resurrection, sebbene ci fosse in progetto un ulteriore capitolo, diretto da Neill Blomkamp, ma mai approvato da 20th Century Fox. Per il ruolo di Ellen Ripley, Weaver ricevette la sua prima nomination agli Oscar e secondo l'attrice il successo del suo personaggio è stato anche merito della scrittura di James Cameron, per il quale è tornata a recitare in Avatar 2- La via dell'acqua:

"Io credo che Ridley abbia molto a che fare con la longevità di Ellen Ripley e di Alien. Hanno ideato Ripley come una donna, senza renderla una creatura incapace di agire. E per questo penso di essere stata fortunata. Questi erano uomini che stavano scrivendo un personaggio femminile, ma ai quali piacevano e rispettavno donne forti."


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Spider-Man: Across the Spider-Verse, il film avrà dei cameo nascosti persino agli attori!

Nel prossimo cinecomic animato targato Sony Pictures AnimationSpider-Man: Across the Spider-Verse, sequel del film d'animazione del 2018, Miles Morales farà la conoscenza di numerose varianti dell'Uomo Ragno e, stando alle dichiarazioni del regista, nella pellicola ci saranno diversi cameo di cui persino gli attori sono ignari!

Spider-Man: Across the Spider-Verse, nel film ci saranno diversi cameo segreti

Tra i nuovi personaggi annunciati per il film figurano Jessica Drew/Spider-Woman (doppiata in originale da Issa Rae), Hobie Brown/Spider-Punk (Daniel Kaluuya), Miguel O'Hara/Spider-Man 2099 (Oscar Isaac) e rivedremo volti già conosciuti nel primo capitolo della trilogia, come Peter B. Parker (Jake Johnson), Gwen Stacy/ Spider-Gwen (Hailee Steinfeld). Tra i principali villain del film è stata rivelata la presenza di Macchia (Jason Schwartzman) e Avvoltoio (Jorma Taccone). In Spider-Man: Across the Spider-Verse, Miles Morales e Gwen Stacy entreranno nel multiverso e faranno la conoscenza di numerose varianti dell'Uomo Ragno, cercando di collaborare tra tutti per contrastare le minacce che si profilano all'orizzonte. 

Intervistato da Total Film, uno dei registi della pellicola, Joaquim Dos Santos ha rivelato che nel film ci saranno diversi cameo segreti, dei quali neppure gli attori sono a conoscenza:

"Nemmeno gli attori lo sanno. Tutti hanno giurato di mantenere la segretezza più totale e registrano e doppiano da soli, così molti di loro scopriranno con il  pubblico chi c'è nel film che stanno realizzando. Le loro reazioni saranno piuttosto divertenti"

Dos Santos si è però lasciato sfuggire che tra i vari cameo che compariranno, uno di questi è quello di Scarlet Spider o Ragno Rosso, uno dei personaggi dei fumetti preferiti del regista e del quale non è ancora stato svelato il doppiatore originale. Anche Kemp Powers, co-regista del film, ha confermato che molti di questi cameo faranno impazzire i fan:

"Non vi dirò qual è il mio cameo preferito, ma prometto che vi farà strabuzzare gli occhi!"


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Toro Scatenato: ecco il trailer in italiano del restauro in 4K del capolavoro di Martin Scorsese

Come già vi avevamo anticipato in precedenza, Toro scatenato, capolavoro del 1980 diretto da Martin Scorsese, in cui uno straordinario Robert De Niro interpreta il pugile Jake LaMotta, sta per tornare nei cinema italiani nella sua versione restaurata in 4K. Lucky Red distribuirà questo pilastro della storia del cinema dall'8 al 10 maggio, e qui di seguito vi mostriamo il trailer in italiano di questo splendido restauro, che riporta al massimo del suo splendore la leggendaria fotografia in bianco e nero firmata da Michael Chapman.
Sceneggiato da Paul Schrader e Mardik Martin a partire dal memoir scritto dal vero Jake LaMotta, Toro scatenato vede nel cast la presenza di Joe Pesci, Cathy Moriarty, Frank Vincent e Nicholas Colasanto. Il film valse il secondo Oscar della sua carriera a De Niro e il primo alla storica montatrice di Scorsese Thelma Schoonmaker, e ottenne altre sei candidature, tra le quali quelle a Chapman per la fotografia, a Pesci, a Moriarty, a Scorsese per la regia e ovviamente quella come miglior film. A vincere in quell'anno, il 1981, fu però Gente comune di Robert Redford.
Ecco qui il trailer italiano e il poster del restauro in 4K di Toro scatenato:


Ricordiamo anche che Martin Scorsese sarà tra i protagonisti del prossimo Festival di Cannes con il suo nuovo film, Killers of the Flower Moon, prodotto da Apple e con protagonisti Leonardo DiCaprio (alla sesta collaborazione col regista), il citato Robert De Niro (alla settima), e ancora Jesse Plemons, Lily Gladstone, Brendan Fraser e Johh Lithgow.
Allo scorso New York Film Festival Scorsese ha invece presentato Personality Crisis: One Night Only, un documentario diretto a quattro mani con David Tedeschi dedicato al cantante e leader dei New York Dolls David Johansen, noto anche con lo pseudonimo di Buster Poindexter.



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La Sirenetta - Svelati i character poster e il video del brano Part of your world

La Sirenetta - atteso al cinema dal 24 maggio - continua a mostrarsi in foto, video ed immagini promozionali. In occasione del panel Disney al CinemaCon di Las Vegas - tenutosi ieri, 26 aprile - sono infatti stati rivelati i character poster dei protagonisti principali e il primo brano della colonna sonora - Part of your world.

La Sirenetta - I numerosi materiali promozionali presentati al CinemaCon 

I suggestivi character poster - condivisi poi sui principali canali social - offrono quindi uno sguardo approfondito ai protagonisti principali, Ariel (Halle Bailey), il principe Eric (Jonah Hauer-King), Re Tritone (Javier Bardem) ed Ursula (Melissa McCarthy), accompagnata dai suoi inseparabili barracuda. Spazio poi ai tre personaggi ricreati in CGI - il cui aspetto è già stato fortemente criticato - Flounder, Sebastian e Scuttle, doppiati rispettivamente da Jacob Tremblay - giovanissima star lanciata dal drama Wonder -, Daveed Diggs ed Awkwafina. Oltre ai character poster, sono poi stati condivisi alcune locandine dedicate ai vari formatin in cui verrà rilasciato il lungometraggio (IMAX, Dolby Cinema, RealD, 3D e 4DX) - negli Stati Uniti è infatti stata già aperta la prevendita dei biglietti.

Per quanto riguarda invece la colonna sonora - l'album completo verrà messo in vendita il 19 maggio - è stato rilasciato il brano Part of your world, nella versione cantata da Halle Bailey. La canzone forse più iconica dell'intera pellicola è stata montata su un video che ripercorre alcune scene cult, mostrate in anteprima. Una seconda clip - molto più breve - ha poi offerto un'ulteriore assaggio di alcune sequenze, che sembrano riprendere fedelmente quelle del film d'animazione. Durante il panel è stata inoltre mostrata una terza clip - non diffusa però in rete - che ritrae Ursula mentre canta la sua canzone (Poor Unfourtunate Souls, nota in italiano come Povera anima sola). 

La Sirenetta, diretto da Rob Marshall, è una rivisitazione contemporanea del 28° classico Disney, basata su una sceneggiatura scritta da David Magee - candidato all'Oscar per Neverland - Un sogno per la vita e Vita di Pi. Marshall torna a dirigere un film Disney per la quarta volta - dopo Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare, Into the Woods e Il ritorno di Mary Poppins -, mentre Alan Menken - già autore delle musiche del film d'animazione - è tornato a comporre la colonna sonora, insieme a Lin-Manuel Miranda. Appuntamento dunque al 24 maggio, per un'altra epica avventura "in fondo al mar"



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David di Donatello: a Isabella Rossellini un premio speciale

Dopo l'annuncio di qualche giorno fa di un David alla carriera alla produttrice Marina Cicogna, la 68esima edizione del principale riconoscimento italiano per il cinema presenterà anche un David Speciale 2023 a Isabella Rossellini, attrice italiana da sempre apprezzata nel mondo. Lo hanno comunicato Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell'Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo il Consiglio Direttivo composto da Francesco Giambrone, Francesco Rutelli, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti. Il riconoscimento sarà assegnato mercoledì 10 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta in prima serata su Rai 1 dagli studi Cinecittà@Lumina di Roma, con la conduzione di Carlo Conti affiancato da Matilde Gioli.

Come ha detto Piera Detassis, "Dalla televisione trasgressiva di Renzo Arbore al cinema dei fratelli Taviani, da Il Pap’occhio ai film cult di David Lynch, sempre incrociando territori dei grandi autori, Saverio Costanzo, Nikita Mikhalkov, Robert Zemeckis, Peter Weir, Denis Villeneuve: Isabella Rossellini, figlia di due leggende del cinema, Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, ha saputo sfidare ogni luogo comune con grande libertà, confermandosi artista poliedrica e anticonformista, modella di enorme fama, grande interprete e ironica autrice di film e monologhi teatrali  provocatori, infine etologa e attivista per l’ambiente. Il David Speciale vuole così celebrare una protagonista cosmopolita e insieme italianissima, ambasciatrice preziosa della nostra cultura, che fa oggi ritorno al nostro cinema nel film La Chimera di Alice Rohrwacher, in concorso a Cannes."

Chi è Isabella Rossellini

Figlia di Ingrid Bergman e di Roberto Rossellini, Isabella Rossellini è una delle più note e apprezzate attrici italiane nel mondo. Debutta sul grande schermo nel 1976, accanto a sua madre, nel film Nina di Vincente Minnelli, mentre nel 1979 è protagonista de Il prato dei fratelli Taviani. Nel 1985, interpreta il suo primo ruolo in una produzione d’oltreoceano con Il sole a mezzanotte di Taylor Hackford; l’anno successivo è protagonista del film cult  Velluto blu di David Lynch, che gli vale il premio come Miglior attrice protagonista agli Independent Spirit Awards.

Nel corso della sua carriera ha recitato per registi del calibro di Joel Schumacher, Robert Zemeckis, Peter Weir, Abel Ferrara, James Gray, Saverio Costanzo, Julie Gavras, Marjane Satrapi, Denis Villeneuve e David O. Russell. Oltre al cinema, Isabella Rossellini ha recitato in numerose serie di successo come Crime of the Century di Mark Rydell, per il quale è stata candidata ai Golden Globe come migliore attrice in una miniserie o film per la tv, e Chicago Hope, creata da David E. Kelley, che gli è valsa una nomination agli Emmy Award come guest star nella serie drammatica.



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A Haunting in Venice - Hercule Poirot torna ad indagare nel teaser trailer del film di e con Kenneth Branagh

Il detective più famoso della letteratura e del cinema - insieme a Sherlock Holmes - è pronto a tornare in azione. A poco più di un anno dall'uscita di Assassinio sul Nilo, Hercule Poirot - alias Kenneth Branagh - sarà infatti protagonista di un nuovo progetto. A Haunting in Venice - terza avventura tratta dai romanzi di Agatha Christie, diretta ed interpretata da Branagh - sarà infatti al cinema dal 15 settembre - negli Stati Uniti - e, in occasione dell'imminente uscita, è stato rilasciato il primo teaser trailer, presentato al CinemaCon di Las Vegas, durante il panel Disney. 

A Haunting in Venice - Sedute spiritiche e nuovi sospetti nel teaser trailer del giallo di Keneth Branagh 

Nessuna vendetta o amore tormentato. Il terzo capitolo della saga diretta da Kenneth Branagh sarà incentrato su elementi molto più sovrannaturali, che sovrastano gli umani sentimenti e riescono ad interessare persino un detective razionale come Hercule Poirot. Come si evince dal titolo del lungometraggio, e dall'inquietante teaser trailer, l'investigatore sarà infatti chiamato ad indagare su una seduta spiritica. Nella Venezia del secondo dopoguerra, Poirot accetta infatti di interrompere il suo pensionamento e di assistere al misterioso rito, celebrato in un palazzo che si dice essere infestato. Durante la seduta, avverrà però un omicidio, sul quale il nostro protagonista deciderà - ovviamente - di indagare. Il teaser, dai toni decisamente horror, termine poi con un'esplicativa frase del detective:

Stanotte abbiamo tutti paura. Non possiamo nasconderci dai nostri fantasmi, che siano reali o no.

Una trama, dunque che si discosta da quella del romanzo di partenza. Pubblicato in Italia con il titolo Poirot e la strage degli innocenti, l'opera di Christie si svolgeva infatti durante i preparativi della festa di Halloween di una ragazzina di tredici anni. Dopo aver confessato di aver assistito ad un omicidio, avvenuto anni prima, la tredicenne verrà però trovata morta, annegata in un secchio d'acqua. Da questo terribile avvenimento partiranno quindi le indagini di Poirot. A dar vita alla versione di Branagh - che decide di trasporre sul grande schermo una storia mai adattata prima - è un cast all star, in cui spicca la presenza della neo-vincitrice dell'Oscar Michelle Yeoh - la medium della seduta spiritica - Tina Fey - la scrittrice Ariadne Olivier, amica di Poirot già nei romanzi - Riccardo Scamarcio e Kelly Reilly. Jamie Dorman e il giovane Jude Hill tornano invece a vestire i panni di padre e figlio, dopo l'esperienza di Belfast - diretto sempre da Kenneth Branagh. Completano poi il cast Kyle Allen, Camille Cottin, Ali Khan ed Emma Laird. A fare da sfondo a questa esperienza da brivido è la città di Venezia, di cui alcuni scorci sono mostrati già nel teaser. Non resta dunque che attendere di scoprire la data d'uscita italiana, per immergerci insieme a Poirot in una nuova indagine. 



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mercoledì 26 aprile 2023

Barbie - La clip presentata al CinemaCon svela il ruolo di John Cena

Ieri - 25 aprile - si è tenuto il panel Warner Bros. al CinemaCon di Las Vegas. Fra i vari progetti presentati, un posto di spicco è stato occupato da Barbie, fra i titoli più attesi dell'attuale stagione cinematografica - in Italia sarà al cinema dal 20 luglio. Diretto da Greta Gerwig - che ne ha curato anche la sceneggiatura, insieme al marito Noah Baumbach - il film vanta la presenza di uno sterminato cast all star, guidato dalle due star Margot Robbie e Ryan Gosling. Gran parte dei ruoli sono stati svelati dai bizzarri character poster rilasciati nelle scorse settimane, ma sul coinvolgimento di John Cena non era ancora trapelato nessun dettaglio. Nella clip mostrata in anteprima al CinemaCon, però, è stata finalmente svelata l'identità dell'attore, che ricoprirà una parte decisamente imprevedibile

Barbie - La descrizione della clip mostrata al CinemaCon 

La clip mostrata in anteprima - della quale è stata fornita solamente una descrizione - ha quindi rivelato al mondo il ruolo di John Cena. L'ex wrestler e star degli action movie interpreta infatti una sirena, che vive nel mondo reale - pare infatti che Barbie e Ken lo incontrino durante il loro viaggio fuori dai confini di Barbieland. Probabile, quindi, che l'attore divida la scena con Dua Lipa, la quale - stando al character poster a lei dedicato - vestirà anche lei i panni di una sirena. John Cena è inoltre atteso a cinema in Fast X, dove riprenderà il ruolo di Jakob Toretto - il fratello di Domic\Vin Diesel. Nel giro di un paio di mesi - il decimo capitolo della saga Fast & Furious sarà in sala dal 18 maggio - vedremo quindi Cena in due parti decisamente agli antipodi. Stando poi a quanto riportato sui social, la clip di Barbie ha rivelato anche qualche dettaglio sul personaggio di Will Ferrell. Una sua battuta sembra infatti confermare che interpreterà il CEO di una società di giocattoli, probabilmente la Mattel, preoccupato dall'arrivo di Barbie nel mondo reale: 

Se le persone iniziano a rendersi conto che i nostri personaggi stanno prendendo vita, accadranno cose davvero strane nel nostro mondo.

Il resto del video rivela poi alcune sequenze del "travaglio interiore" della celebre bambola, la quale inizia a rendersi conto che Barbieland non è più un posto perfetto. Dopo aver chiesto ai suoi amici se pensano mai alla morte, Barbie si accorge infatti che i suoi piedi non sono più adatti ad indossare le sue iconiche scarpe con il tacco. Con l'aiuto di Kate McKinnon - che interpreta la "versione strana" di Barbie - la protagonista deciderà quindi di indossare un paio di sandali - metafora del suo desiderio di libertà e cambiamento - ed iniziare un viaggio in giro per il mondo, in compagnia di Ken. Nella clip è stata poi montata l'ormai celebre sequenza a Venice Beach, in cui Barbie e Ken si concedono un giro su dei coloratissimi pattini. Numerose anticipazioni, dunque, che non fanno che aumentare la curiosità intorno al progetto. Non resta dunque che attendere, con impazienza, il 20 luglio



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martedì 25 aprile 2023

The Big Question: al cinema per la prima volta il documentario italiano nato sul set de La passione di Cristo

Siamo a cavallo tra il 2002 e il 2003 e sono in corso a Matera le riprese del film La passione di Cristo.
Il cattolico tradizionalista e preconciliare, così come si definisce lui stesso, nonché regista Mel Gibson, è sul set per espiare i suoi e i nostri peccati. Non è un sostenitore della Chiesa, in quanto istituzione, e la sua visione religiosa è conservatrice e intransigente. Sta dirigendo attori italiani, bulgari e rumeni, ai quali è richiesto di recitare esclusivamente in latino e aramaico, in quella che diventerà una ferocissima trasposizione cinematografica del racconto dei vangeli. L'unico americano è Jim Caviezel, il protagonista.
La Passione di Cristo, uscito al cinema nel 2004, è ancora oggi il film vietato ai minori di 17 anni che negli USA vanta il più alto incasso, pari a 370 milioni di dollari.

Ma c'è un'altra storia da raccontare, accaduta in quegli stessi giorni. L'impatto spirituale, accogliente o respingente, non l'hanno avuto soltanto gli spettatori in sala.
Durante le riprese, l'aria che si respirava sul set era diversa da qualunque altro film. La prova arriva grazie al documentario The Big Question che è stato girato in diversi giorni nelle pause tra un ciak e l'altro. Francesco Cabras e Alberto Molinari ebbero l'intuizione di fare una domanda a tutti coloro che avessero voglia di rispondere, attori e maestranze.
O meglio, la domanda. Tanto semplice e banale, quanto profonda e definitiva.
"Dio esiste?" è il punto di partenza di un'estesa conversazione sulla percezione del divino, che spoglia tutti gli intervistati mettendoli di fronte a loro stessi. Il risultato trascende l'opera che lo contiene, i registi se ne accorgono e adottano uno stile artistico originale per inseguire quel flusso di coscienza.

Enstusiata dell'idea, Mel Gibson dapprima co-produce il documentario in quota maggioritaria con la sua società Icon, ma quando vede la versione finale ritratta tutto per "divergenze teologiche". Il film viene successivamente acquistato e distribuito negli Stati Uniti. Stranamente in Italia nessuno ha il coraggio di portarlo in sala, tanto meno in televisione.
A distanza di 20 anni dalla sua realizzazione, The Big Question è stato proiettato al cinema per la prima volta lo scorso 12 aprile 2023 nel multisala Barberini di Roma. La sala fa il tutto esaurito e si replica con una nuova data nello stesso cinema il 26 aprile.
Il documentario risorge grazie a UAM.TV che lo inserisce nel proprio catalogo e lo porta in giro per il Paese con una serie di appuntamenti: il 9 maggio di nuovo al Barberini, il 24 dello stesso mese al Monicelli di Narni, 29 al City Light di Milano. Seguiranno Bologna, Firenze, Torino, Aosta, Vicenza, Padova.
Ripercorriamo la storia di The Big Question insieme a Francesco Cabras e Alberto Molinari.

The Big Question: intervista agli autori Francesco Cabras e Alberto Molinari

In quali ruoli eravate impegnati sul set de La passione di Cristo?
FC: Fui scelto da Gibson nel ruolo di Gesmas, il ladrone cattivo. Sebbene abbia avuto più di un’esperienza in produzioni internazionali e sia molto interessato al lavoro psicologico degli interpreti, non posso considerarmi un vero attore e da regista ero più attratto da cosa avvenisse sul set. Un grande orgoglio fu di avere come partner in una scena madre Pasquale, il vecchissimo corvo imperiale, proprio lui, protagonista di Uccellacci e Uccellini di Pasolini. Era un privilegio farsi mangiare l’occhio da lui.

Come è arrivata l'idea di porre "La grande domanda" alle persone che lavoravano al film, per poi farne un documentario?
AM: A un certo punto viaggiavamo molto in giro per il mondo e abbiamo pensato spesso che avremmo dovuto approfittare di questa situazione per porre alcune domande, sempre le stesse, ad un campione di persone vario e multietnico che rappresentasse approcci e credo diversi. L’impegno del lavoro non ci ha mai però concesso il tempo necessario per attuare questi intenti ed è rimasta per diversi anni un’idea nel cassetto. Evoluzione di quel concetto fu poi quella di collocare letteralmente la nostra idea all’interno di quella città estemporanea che è il set di un film. Un microcosmo a sé, non casuale, ricco di una selezione umana trasversale degna di una tragicommedia.


Come siete riusciti a convincere Mel Gibson nel lasciarvi portare avanti il progetto?
AM: Un piccolo cineclub di Matera aveva organizzato una maratona di lavori Ganga, la produzione fondata da me, Francesco Cabras e Francesco Struffi, montatore e digital artist, co-autore a tutti gli effetti di The Big Question. Cabras aveva invitato Gibson alla rassegna senza riporvi alcuna speranza ma lui arrivò restando quasi tre ore. Forti di questo precedente gli abbiamo sottoposto l’idea, al suo team e a Enzo Sisti, il produttore italiano che ci avrebbe poi molto supportato. Sorprendentemente dopo pochi giorni è arrivato un contratto in cui Gibson si proponeva come produttore maggioritario. Esattamente come avviene in Italia no? Soprattutto come tempi di risposta…

Quale è stato l'aspetto più difficile della lavorazione del vostro documentario che ancora oggi a distanza di 20 anni vi ricordate nitidamente?
FC: Credo le interminabili interviste. Siamo arrivati a circa 200 ore di girato comprese le altre riprese con Greg, il cane. Tu me lo insegni, tenere alta l’energia e l’attenzione in un’intervista è cruciale, soprattutto su temi delicati come quelli spirituali: appena cedi il tuo interlocutore scompare all’istante, non lo recuperi più. E farne anche molte al giorno è stato massacrante, davvero. Altrettanto, ma più sul piano fisico, era correre dietro al cane su e giù per le colline lucane. Anche il lavoro di montaggio è stato complesso, quasi un anno calcolandolo dalle prime selezioni.

Ci fu qualcosa che vi stupì particolarmente sulle risposte degli intervistati?
FC: A un certo punto la cosa più stupefacente era l’apparente banalità delle risposte. Devo confessare che personalmente mi sono quasi arrabbiato alle volte e non mi fa un grande onore. Eppure, non per fare l’ecumenico, ma una grande porzione di quella banalità era così vera, pulsante, sorgiva e indifesa che brillava di umanità. Ed era un tesoro, perché ciò che è banale può essere altrettanto fondamentale. L’ho capito meglio col tempo. D’altro canto, ogni volta che a tutti e tre ci capita di rivedere il documentario troviamo nuovi spunti, ridiamo o ci stupiamo in positivo ancora per affermazioni che conosciamo a memoria, probabilmente siamo noi un po’ scemi, ma capita. Poi ci sono alcune risposte che al di là del contenuto hanno una grazia poetica disarmante.

Quando il documentario fu completato, andaste a presentarlo negli USA. Con chi parlaste e cosa successe?
AM: Siamo andati a Venice, Los Angeles, negli studi della Icon per mostrarlo a Gibson. Ricordo che dopo aver lasciato la macchina ci perdemmo letteralmente nel parcheggio privato del basement, una situazione metafisica e un po’ da presagio.. Io per rompere il ghiaccio poco dopo averlo salutato mi giro e mi calo i pantaloni mostrando il sedere e urlando “I am William Wallaaaace!” come faceva lui in Braveheart. Vedo Francesco che sbianca e praticamente sviene. Gibson resta di pietra per qualche istante, poi scoppia a ridere come un matto. Segue un pranzo di ottime bistecche delivery insieme anche a Jim Caviziel, belle chiacchere senza distintivi e molto relax. Dopodiché parte finalmente la visione. Da qui la storia si complica e sfaccetta in molti rivoli ma cerco di riassumerla. Mel definì The Big Question come una sorta di capolavoro dal punto di vista artistico ma non era d’accordo sui contenuti. Non voleva che un documentario uscito dal suo set si basasse sul dubbio piuttosto che sulla fede incontrovertibile. Ma questo diventò chiaro solo dopo. Dunque lo bloccò, sarebbe dovuto uscire al cinema e poi in dvd ma non fu così. Per noi fu la disperazione. Eravamo coscienti di aver fatto un’opera indipendente e diversa dal pensiero del produttore ma credevamo fosse un plus valore. Ci eravamo sbagliati. Per farla molto breve, passarono mesi tremendi di tentativi, trattative, mediazioni e soprattutto silenzi. Quando tutto sembrava definitivamente perso, Gibson compie un Beau Geste, rinuncia alla sua parte maggioritaria, ci regala il film senza esigere tagli, solo il divieto di usare la sua immagine nella promozione. Tutto ciò perché nonostante tutto, si tratta di una persona eticamente onesta, è un artista e avendo comunque apprezzato il nostro lavoro decide di liberarlo. Il treno principale era passato ma comunque ne stava arrivando un altro. Subito dopo l’AFI Festival di Los Angeles lo seleziona in concorso, Variety gli dedica due pagine con foto, addirittura Tarantino ci riconosce a una festa, surreale. L’agente di Michael Moore, Andrew Herwitz, lo prende e distribuisce con ThinkFilm nelle sale USA. Da lì tanti festival internazionali, alcuni vinti, critiche spesso molto gratificanti.

Perché non venne distribuito in Italia?
FC: In Italia non è mai uscito, né cinema né TV. Solo in dvd nella splendida collana Rarovideo ma non si trova più. Il perché non lo so. Firmammo anche con una grossa distribuzione che poi ritrattò. Infiniti tira e molla che non portavano a niente, una storia antica e comune a tanti del resto. Dopo molti incontri e promesse la sensazione fu che gli ambienti più cattolici lo vedevano come troppo irriverente o laico, e quelli più progressisti lo consideravano uno strano oggetto non classificabile, paradossalmente troppo vicino a The Passion benché ne rappresentasse in un certo senso, con le dovute proporzioni, un contraltare culturale e stilistico. Però fu molto bello proiettarlo presso piccoli circoli e parrocchie create da sacerdoti particolarmente illuminati e liberi. Fino a oggi però, perché grazie a Thomas Torelli e Uam-TV sta esordendo in piccola scala nelle sale italiane e sull’omonima piattaforma. Una vera rinascita.

Da tempo si parla del sequel, Passion of the Christ: Resurrection, che risulta essere sempre in fase di pre-produzione. Sapete qualcosa che noi non sappiamo? Vorreste essere coinvolti?
AM: Ogni anno ci giungono voci da fonti piuttosto attendibili che le riprese stanno per iniziare ma non accade mai. Pare proprio che il 2024 sia l’anno giusto. Dopo tutto quello che è accaduto l’ipotesi di essere coinvolti sarebbe imprevista quanto benvenuta. Da Mel Gibson ci si può aspettare di tutto in effetti, e spunti per un The Big Answer o un The Bigger Question la vita ce ne offre ogni giorno.



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The Equalizer 3: Senza tregua, ecco il trailer ufficiale red band del film con Denzel Washington

Il terzo e conclusivo capitolo della saga d'azione interpretata da Washington, diretto da Antoine Fuqua, debutterà nei cinema italiani il 30 agosto distribuito da Eagle Pictures. Ecco il trailer ufficiale red band di The Equalizer 3, ambientato in Italia e sulle note di "Volare".

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Superman: Legacy, una star della serie Gotham vorrebbe far parte del cast e in un ruolo ben preciso

Superman: Legacy è l'atteso reboot scritto e diretto da James Gunn con protagonista Clark Kent/Superman. Il film farà parte del piano di rinnovamento decennale previsto da Gunn per i DC Studios e il DCU e arriverà al cinema nel 2025.

Superman: Legacy, un attore di Gotham vorrebbe interpretare Lex Luthor nel reboot

Uno degli attori di Gotham, la serie prequel su Batman, Anthony Carrigan vorrebbe far parte del cast del reboot di Gunn e interpretare uno dei principali villain dell'Uomo d'Acciaio: Lex Luthor. Nonostante non sia ancora confermato che lo storico antagonista di Superman apparirà nel film, Carrigan sembra aver già puntato il ruolo. 

In un'intervista a InverseCarrigan ha ripercorso alcuni dei ruoli della sua carriera, come quello del villain Victor Zsasz in Gotham e ha svelato che non gli dispiacerebbe prender parte al reboot di Gunn:

"Mai dire mai, ma c'è un intero cast di personaggi ai quali sarei interessato. Lex Luthor, mi divertirei molto a interpretare quel personaggio. Ma sarebbe anche una sorpresa per chiunque e per me stesso. Perciò, qualsiasi cosa venga con il ruolo, penso che sarei interessato."

Nonostante il film vedrà protagonista un giovane Clark, Gunn ha confermato che non si tratterà di un origin story e che vedrà il giovane Superman alle prese con l'eredità di figlio di Krypton e di terrestre. Al momento, come ha svelato lo stesso regista con un post su Instagram, il film è in fase di pre-produzione, dato che la sceneggiatura è ormai completa e sembra che i primi casting si svolgeranno presto. Inoltre, non sappiamo se Lex Luthor apparirà nel film, mentre Gunn ha confermato che Jimmy Olsen, uno degli storici amici di Clark, tornerà nel reboot.



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Ghosted, svelati i quattro cameo Marvel nel film con Chris Evans

Chris Evans ha mantenuto la promessa. È protagonista di Ghosted, una nuova rom com d’azione che gli ha permesso di dividere ancora una volta lo schermo con Ana de Armas, attrice già conosciuta in Cena con delitto: Knives Out e ritrovata anche in The Gray Man. In Ghosted interpreta un ragazzo che, infatuatosi dopo il primo appuntamento, raggiunge Londra per sorprendere una ragazza che in realtà ha ignorato del tutto i suoi messaggi e per un buon motivo: è una spia! Oltre alla trama scoppiettante e il magnifico duo protagonista, Ghosted racchiude anche un simpatico easter egg per i fan dell’MCU. Quattro sono infatti gli attori dell’universo Marvel apparsi nella rom com.

Ghosted, le star Marvel coinvolte nel film: chi sono

Chris Evans ha ormai preso le distanze dall’MCU, ma non per questo ha dovuto rinunciare alla grande amicizia con alcune co-star, riapparse anche in Ghosted sotto forma di cameo. Ma chi è stato coinvolto nel film? Quali attori o attrici dell’universo Marvel hanno concesso al pubblico un piccolo easter egg? Pur non interpretando più Captain America da Avengers: Endgame del 2019, Chris Evans rappresenta un grande punto di riferimento agli occhi dei fan Marvel e l’easter egg inserito nella rom com è stato fortemente apprezzato. Il primo attore Marvel è Tim Blake Nelson, apparso per la prima volta ne L’incredibile Hulk e di ritorno nell’MCU con il quarto film di Captain America: New World Order. In Ghosted, invece, interpreta il trafficante d’armi Borislov.

Un volto ben noto invece grazie a Deadpool è Ryan Reynolds, coinvolto in Ghosted con un simpatico cameo. Deadpool, infatti, si unirà ufficialmente all’universo Marvel con il terzo film in uscita nel 2024 e con l’aggiunta di Hugh Jackman che riporta Wolverine nel mondo degli X-Men. In Ghosted, Ryan Reynolds interpreta Jonas, uno degli ex di Sadie (Ana de Armas). E arriviamo invece alle due co-star con le quali Chris Evans ha interagito durante il suo periodo attivo nell’MCU. Il primo è Antony Mackie, noto come Falcon e adesso identificatosi come nuovo Captain America. Dopo quanto accaduto in The Falcon and the Winter Soldier, il suo Sam Wilson ha impugnato lo scudo ed è diventato il nuovo Captain America, protagonista del quarto film New World Order. In Ghosted, Anthony Mackie interpreta un cacciatore di taglie. Ultimo cameo Marvel non poteva che essere Sebastian Stan, che nell’MCU interpreta Bucky Barnes, detto anche Soldato d’Inverno, migliore amico di Steve Rogers. Esattamente come Anthony Mackie, nella rom com interpreta un altro cacciatore di taglie.



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Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte 1, Pom Klementieff è la villain del film nella prima foto ufficiale

Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte 1 arriverà nei cinema del mondo il 14 luglio, a quasi due anni dalla prima data d'uscita. Uno slittamento dovuto alla pandemia da Covid-19, che ha interrotto le riprese a febbraio 2020. Intervistato da Entertainment Weekly, il regista e sceneggiatore Christopher McQuarrie ha rivelato com'è stato dover riorganizzare tutto e ha svelato alcune immagini ufficiali del film, nelle quali possiamo vedere da vicino anche la nuova villain, interpretata da Pom Klementieff.

Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte 1, le foto ufficiali mostrano il look di Pom Klementieff 

A febbraio 2020, la troupe di Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte 1 era giunta in Italia da poco, a Venezia, dove avrebbero dovuto girare alcune scene, ma il lockdown ha completamente stravolto i piani e ha provoato un rallentamento nei lavori della pellicola, spingendo il regista McQuarrie a riorganizzare tutto, dovendo rinunciare a Nicholas Hoult - che ha poi recitato nella miniserie The Great - che interpretava uno dei villain del film con Esai Morales. Tuttavia, mai una sola volta, ha dichiarato il regista, pensava che non sarebbe riuscito a portare a termine le riprese e questo pensiero era dovuto alla presenza di Tom Cruise, che oltre a riprendere il ruolo storico di Ethan Hunt, è anche produttore del film:

"Quando stai girando un film con Tom, questo non è davvero un fattore. E con questi film, siamo soliti dire 'il disastro è un'opportunità per eccellere'. Ci lasicamo andare al caos. Non lo cerchiamo, ma lo accettiamo come parte del processo."

Nel film, oltre a Cruise, ritorneranno nei loro rispettivi ruoli anche Simon PeggVing RhamesVanessa Kirby Rebecca Ferguson, tutti pronti ad affrontare i due antagonisti del film, Morales e la femme fatale interpretata dalla star di Guardiani della Galassi Pom Klementieff. Sul personaggio interpretato dalla Mantis del MCU, di cui EW ci offre uno sguardo in anteprima sul look, il regista ha dichiarato:

"Lei è qualcuno che, all'iniizo della storia, è alleata con Esai e rappresenta questa forza malvagia contro cui Ethan combatte."

Il regista, attualmente, sta supervisionando la post-produzione del film, mentre proseguono anche le riprese di Mission: Impossible Dead Reckoning Parte 2, previsto al cinema per il 24 giugno 2024.



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Star Wars, Carrie Fisher riceverà la stella postuma sulla Walk of Fame

L'iconica Carrie Fisher, interprete della principessa Leia Organa nella saga di Star Wars, riceverà postuma la stella sulla Walk of Fame in occasione dello Star Wars Day, il 4 maggio 2023.

Carrie Fisher riceverà la stella sulla Walk of Fame 

L'annuncio è arrivato direttamente dal sito ufficiale della Hollywood Walk of Fame, che ha deciso di onorare l'attrice, scomparsa nel 2016, con questo onore, affiancando il suo nome a quello delle sue co-star Mark Hamill e Harrison Ford. Ana Martinez, producer dell'associazione ha dichiarato:

"I fan saranno al settimo cielo quando sapranno che la loro principessa preferita, Carrie Fisher sarà onorata con la stella sull'iconica Walk of Fame di Hollywood. Carrie si unirà alle sue co-star Mark Hamill e Harrison Ford su questa storica strada.Sono felice di annunciare che la sua stella sarà a pochi passi da quella di Mark Hamill e dall'altro lato della strada dove è collocata quella di sua madre Debbie Reynolds."

L'evento sarà mostrato in streaming sul sito walkoffame.com e avverrà in occasione dello Star Wars Day, il 4 maggio, sulla Hollywood Boulevard, nei pressi del El Capitan Theatre. Carrie Fisher è venuta a mancare nel 2016, dopo un malore durante il volo da Londra a Los Angeles.

Nonostante la sua dipartita, i fan non hanno mai smesso di onorare la sua memoria di attrice, scrittrice e attivista e la sua scomparsa è stata celebrata anche nella trilogia sequel, dove Fisher ha ripreso il suo ruolo di Generale Organa e madre di Kylo Ren/Ben Solo (Adam Driver). Dato che la sua morte è avvenuta prima che le riprese degli ultimi due film si concludessero, il suo personaggio è stato ricreato digitalmente, non senza qualche polemica. 



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The Equalizer 3: Senza Tregua - Il poster ufficiale del capitolo finale della saga con Denzel Washington

The Equalizer 3: Senza tregua - atteso al cinema dal 30 agosto - è pronto a mostrarsi nel primo poster ufficiale. La pellicola sancirà l'epica conclusione della saga sull'ex agente governativo Robert McCall, interpretato dall'instancabile Denzel Washington. Il trailer di The Equalizer 3 dovrebbe invece debuttare in queste ore. 

The Equalizer 3 - Il suggestivo poster del terzo capitolo del franchise 

Ispirata all'omonima serie tv anni '80 - trasmessa in Italia con il titolo Un giustiziere a New York - la saga The Equalizer ha conquistato il pubblico di tutto il mondo riportando in auge un certo tipo di action movie, di cui è assoluto protagonista un eroe solitario ed impassibile, pronto ad entrare in azione a difesa degli oppressi. Ed è proprio questa l'idea che traspare dal poster ufficiale di The Equalizer 3. Al centro della locandina troviamo infatti Denzel Washington, seduto su una specie di trono, il cui riflesso si confonde con quello di una statua della Dea della Giustizia. Sullo sfondo compare poi uno scorcio di Roma - il lungometraggio è stato girato in Italia, dove è appunto ambientato - mentre la didascalia recita che "la giustizia non conosce confini"

Il franchise segue, come accennato, la storia dell'ex agente governativo Robert McCall, il quale cerca di rimediare alle orribili azioni compiute in passato difendendo gli oppressi e traendo una certa soddisfazione dell'essere considerato una sorta di "salvatore". Alla ricerca di un po' di quiete, Robert si trasferirà nel Sud Italia, sentendosi immediatamente a casa - ed è qui che lo ritroviamo all'inizio di The Equalizer 3. Ben presto, però, scoprirà che i suoi nuovi amici sono sotto il controllo dei boss della criminalità locale. In un susseguirsi di eventi destinati a precipitare, il protagonista dovrà quindi tornare in azione, per difendere ciò a cui tiene e sfidare la Mafia. Le riprese si sono svolte sulla Costiera Amalfitana, a Napoli ed infine a Roma e sono terminate lo scorso gennaio. Il lungometraggio sancisce inoltre la seconda collaborazione fra Denzel Washington e Dakota Fannig, che si ritrovano dopo circa vent'anni - Fannig ha infatti partecipato, giovanissima, alle riprese di Man on Fire - Il fuoco della vendetta. Completano poi il cast Sonia Ben Ammar, Remo Girone, Andrea Dodero, Eugenio Mastrandrea, Andrea Scarduzio, Salvatore Ruocco, Daniele Perrone e Gaia Scodellaro. Appuntamento dunque al cinema, dal 30 agosto



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