domenica 7 dicembre 2025

Wicked: Parte Due, perché Elphaba non apprezza Dorothy? L'indizio

Wicked: Parte Due ha concluso la storia di Glinda ed Elphaba, ma al tempo stesso ha suggerito anche ulteriori dettagli in merito ai personaggi de Il mago di Oz. Del resto, Wicked è nato come un suo prequel e, essendo ambientato nello stesso Regno magico, ha potuto approfondire altre storie parallele come quella di Elphaba: com’è diventata la Malvagia Strega dell’Ovest e perché, ad esempio, non andava d’accordo con Dorothy. Seppur la loro tensione sia palpabile nel classico del 1939, in Wicked: Parte 2 è stato suggerito anche ulteriore contesto al loro conflitto.

Wicked: Parte 2 suggerisce un piccolo dettaglio che evidenzierebbe la tensione tra Elphaba e Dorothy

In Wicked: Parte Due, Glinda effettua una scelta che indispettisce non poco Elphaba: dona a Dorothy le scarpette d’argento di Nessa, la sorella di Elphaba. Un aggravante, se si considera che è proprio la casa di Dorothy a spazzare via quella di Nessa, uccidendola. E il fatto che Glinda abbia ceduto le scarpe di Nessa con così tanta facilità ad una perfetta sconosciuta ha infierito non poco sul contrasto tra i due personaggi. Elphaba avverte una sorta di tradimento emotivo nei confronti di quella che un tempo è stata una sua cara amica e, seguendo il punto di vista di Elphaba, Dorothy è entrata in possesso dell’unica cosa rimastale di sua sorella.

Wicked: Parte 2, però, ha aggiunto una ragione ancor più profonda dietro l’antipatia di Elphaba per Dorothy. A differenza del film Il mago di Oz, il prequel mostra Dorothy arrivare alla Città di Smeraldo percorrendo la strada di mattoni gialli con Toto al guinzaglio. Un dettaglio che non è passato inosservato, perché si collegherebbe direttamente alla visione del mago sugli animali e alla battaglia di Elphaba, intenzionata a smascherare il Mago e a liberare gli animali dalla sua tirannia. Vedere Toto al guinzaglio potrebbe aver indispettito ancor di più Elphaba. Anche se è chiaro che Dorothy non ha intenzione di fare del male al suo amico a quattro zampe, il fatto che sia tenuto al guinzaglio potrebbe non aver fatto colpo sulla Strega. Si tratta in ogni caso di un motivo molto sottile che evidenzia ancor di più le posizioni opposte dei due personaggi.



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Elizabeth Olsen, le sorelle Mary-Kate e Ashley "costrette" a sostenere la sua carriera d'attrice

Prima ancora di Elizabeth Olsen, le sorelle gemelle Mary-Kate e Ashley Olsen hanno rubato la scena in quel di Hollywood. Hanno iniziato come attrici bambine conquistando rapidamente il grande schermo ma, con il tempo, hanno preferito allontanarsi dal mondo della recitazione concentrandosi su altri progetti (ad oggi guidano il loro brand fashion The Row). Per Elizabeth Olsen non è stato facile costruire la propria carriera considerata l’ombra famigliare che l’ha preceduta, così come per le due gemelle non è stato semplice gestire la poi notorietà della sorella minore.

Elizabeth Olsen afferma che le sorelle Mary-Kate e Ashley sono state "costrette" a sostenere la sua carriera di attrice

Mary-Kate e Ashley Olsen hanno riscosso successo da bambine nella sit-com Gli amici di papà, andata in onda dal 1987 al 1995. Da allora, la loro carriera è lievitata sempre più: le gemelle Olsen sono diventate un volto ben noto in quel di Hollywood, entrambe coinvolte in commedie come Due magiche gemelle, Due gemelle per un papà, Due gemelle e una tata, Due gemelle nel pallone e Due gemelle e un maggiordomo. L’ultima apparizione di coppia è avvenuta nel 2004 con Una pazza giornata a New York. E se negli ultimi anni hanno preferito allontanarsi dal grande schermo, al contrario Elizabeth Olsen ha collezionato un successo dopo l’altro e gran parte del merito è dell’MCU che l’ha introdotta come Scarlet Witch.

Tornata di recente al cinema con Eternity, Elizabeth Olsen ha raccontato al Times della sua infanzia descrivendola come “caotica” proprio perché influenzata dalle sorelle gemelle. “Ero la più piccola di quattro fratelli e siamo nati tutti entro i cinque anni”, ha raccontato ricordando del tempo trascorso sul set mentre Mary-Kate e Ashley erano impegnate con i loro film. “Quindi ora penso che l'idea di un bagno tranquillo e di una storia della buonanotte sia così tenera e dolce perché non avevamo niente del genere”, ha aggiunto.

Elizabeth Olsen ha poi rivelato che anche le sue sorelle siano state “costrette” a sostenerla durante la sua carriera: “Sono state costrette a guardare tutte le mie opere teatrali per tutta la vita e ad assistere ai miei spettacoli di danza”. Non ha ricevuto consigli dalle gemelle, ma grande supporto per i suoi sforzi: “Siamo una famiglia che si sostiene”. Tuttavia il grande successo delle gemelle Olsen ad un certo punto ha quasi spinto Elizabeth ad abbandonare la recitazione: “Quando cresci a Los Angeles, pensi che sia banale voler diventare un attore. Sembra assurdo: è una città dove la gente viene per recitare, e dovresti saperlo. Ero una brava studentessa e sapevo che c'erano altre opportunità che avrei potuto cogliere, ma non riuscivo a pensare a quali fossero”. All’epoca, ha cercato di legittimare quella scelta attraverso gli studi trascorrendo un semestre alla Moscow Art Theatre School ed è stato allora che ha scoperto “il miglior teatro che abbia mai visto in qualsiasi città in vita mia”.



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Die Hard, la moglie di Bruce Willis interviene sul dibattito: "È un film di Natale"

Sin dal suo debutto al cinema, Die Hard ha diviso il pubblico: c’è chi lo considera un classico natalizio e chi no. Cosa ne penserà, invece, la moglie di Bruce Willis? Con il Natale ormai sempre più vicino, Emma Heming Willis ha raccontato come in genere la loro famiglia festeggia le vacanze e uno dei loro punti fermi è proprio Die Hard.

Die Hard, la moglie di Bruce Willis è convinta: “È un film di Natale”

A detta di Emma Heming Willis, non è Natale senza Die Hard: “Penso che sia importante guardare Die Hard perché è un noto film natalizio”, ha rivelato a People con tono scherzoso. A prescindere dal dibattito che da anni divide il pubblico, la moglie di Bruce Willis ha precisato che il loro Natale da tradizione non può farne a meno. Willis, del resto, ne è il coraggioso protagonista: in Die Hard interpreta John McClane e sua moglie ha ammesso: “Bruce amava il Natale e noi adoriamo festeggiarlo con lui”.

Com’è noto da tempo, l’attore ha abbandonato le scene a seguito di una diagnosi di demenza frontotemporale. In merito allo stato di salute dell’attore, Emma ha chiarito: “C’è ancora gioia. Sembra solo diverso. Bisogna imparare, adattarsi e creare nuovi ricordi, portando con sé le stesse tradizioni di prima. La vita continua. Continua e basta. La demenza è dura, ma può comunque portare gioia. Credo sia importante non dipingere un'immagine così negativa della demenza”. La coppia, unitasi in matrimonio nel 2009, ha due figlie, ma Bruce Willis in passato è stato sposato con Demi Moore, dalla quale ha avuto tre figlie.

Die Hard è uno dei titoli maggiormente dibattuti nel periodo natalizio: anche Keira Knightley, ad esempio, ha ammesso che non è Natale senza l’adrenalina di John McClane e non è l’unica star di Hollywood a considerarlo un film natalizio.



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sabato 6 dicembre 2025

Giornate di Cinema: i prossimi film Warner Bros. Discovery, da Cime Tempestose a Supergirl

La 48ª edizione delle Giornate Professionali di Cinema è iniziata a Sorrento e proseguirà fino al 4 dicembre, con un fitto calendario di proiezioni, anteprime, incontri e momenti di formazione tra l’Hilton Sorrento Palace e il Cinema Teatro Tasso. L’evento, promosso dall’ANEC in collaborazione con l’ANICA, si conferma uno degli appuntamenti più rilevanti per l’industria cinematografica italiana, realizzato anche grazie al contributo di ACEC e al sostegno del MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e della SIAE.

Sta rimbalzando ovunque la notizia della possibile acquisizione di Warner Bros. Discovery da parte di Netflix, la cui offerta ha battuto i concorrenti Paramount e Comcast. I consigli di amministrazione delle due società hanno trovato l'accordo che dovrà, però, passare al vaglio delle autorità Antitrust americane prima di diventare effettivo.
Nel corso delle Giornate di Sorrento, l'annuncio ancora non era stato fatto e durante la presentazione del proprio listino, i responsabili di Warner Bros. Discovery hanno trovato il modo di alleggerire ironicamente la tensione sul destino che attende lo storico studio hollywoodiano. La proiezione dei trailer dei film in uscita nei prossimi mesi è stata alternata da spezzoni del film Una battaglia dopo l'altra, in cui Leonardo DiCaprio (ridoppiato per l'occasione dalla sua voce italiana, Francesco Pezzulli), discuteva al telefono sui titoli e sul fatto che alla fine tutto si sistemerà.
Qui sotto l'elenco dei film distributiti da Warner Bros. e più in basso l'intervista video con Arturo De Simone, VP Theatrical Marketing Italy and Spain & Italian Local Production.

  • Primavera (al cinema dal 25 dicembre 2025)
    Regia di Damiano Michieletto
    Con Tecla Insolia, Michele Riondino, Fabrizia Sacchi, Andrea Pennacchi, Valentina Bellè, Stefano Accorsi
  • "Cime Tempestose" (al cinema dal 12 febbraio 2026)
    Regia di Emerald Fennell
    Con Margot Robbie, Jacob Elordi,
  • La sposa! (al cinema dal 5 marzo 2026)
    Regia di Maggie Gyllenhaal
    Con Jessie Buckley, Christian Bale, Peter Sarsgaard, Annette Bening, Jake Gyllenhaal, Penélope Cruz
  • Idoli (al cinema dal 19 marzo 2026)
    Regia di Mat Whitecross
    Con Óscar Casas, Ana Mena, Claudio Santamaria, Enrique Arce, Saul Nanni
  • They Will Kill You (al cinema da 26 marzo 2026)
    Regia di Kirill Sokolov
    Con Patricia Arquette, Heather Graham, Tom Felton, Zazie Beetz,
  • The Mummy (al cinema da 16 aprile 2026)
    Regia di Lee Cronin
    Con Jack Reynor, Laia Costa, Natalie Grace
  • Mortal Kombat II (al cinema da 6 maggio 2026)
    Regia di Simon McQuaid
    Con Karl Urban, Adeline Rudolph, Jessica McNamee, Josh Lawson
  • Amarga Navidad (al cinema da 21 maggio 2026)
    Regia di Pedro Almodóvar
    Con Bárbara Lennie, Leonardo Sbaraglia, Aitana Sánchez-Gijón, Victoria Luengo
  • Animal Friends (al cinema da 4 giugno 2026)
    Regia di Peter Atencio
    Con Aubrey Plaza, Ryan Reynolds, Jason Momoa
  • Supergirl (al cinema da 25 giugno 2026)
    Regia di Craig Gillespie
    Con Millie Alcock, Eve Ridley, Matthias Schoenaerts, David Krumholtz, Jason Momoa, Emily Beecham


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Avengers: Endgame torna al cinema: l'annuncio social dei fratelli Russo

Tutto ha condotto ad Avengers: Doomsday, così i Marvel Studios hanno pubblicizzato il lancio del prossimo e atteso film sui Vendicatori che riporterà nel MCU Robert Downey Jr. nel ruolo di Dottor Destino, artefice di quel "giorno del Giudizio" che vedrà coinvolti tutti i più famosi team di supereroi del mondo Marvel. Ma, prima del 18 dicembre 2026, i fan della Marvel faranno bene a segnarsi un'altra data, perché i fratelli Anthony e Joe Russo hanno annunciato che, in previsione di Doomsday, ritornerà in sala Avengers: Endgame.

Avengers: Endgame ritorna in sala, ecco cosa hanno annunciato i fratelli Russo

Avengers: Endgame è il secondo film con il maggior incasso di tutti i tempi e ha rappresentato un evento cinematografico di enorme portata per i fan del MCU. Con questa pellicola, infatti, i fratelli Anthony e Joe Russo hanno chiuso la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, chiudendo un cerchio che ha trovato compimento con il sacrificio di Tony Stark (Robert Downey Jr.) e la sconfitta di Thanos (Josh Brolin), di cui non si esclude un ritorno nella Fase 6. Esiste, perciò, un prima e un dopo Endgame per i Marvel Studios, anche dal punto di vista del successo delle produzioni che hanno seguito il film.

Le Fasi 4 e 5, infatti, non hanno entusiasmato i fan e il pubblico in generale e sono state un corollario di flop al botteghino e poche riusciti progetti. I piani iniziali dei Marvel Studios prevedevano inoltre di affidare il ruolo di villain a Kang Il Conquistatore, introdotto in Ant-Man: Quantumania e nella miniserie Loki, ma le accuse di violenza domestica che hanno coinvolto il suo interprete, l'attore Jonathan Majors hanno spinto in un'altra direzione.

Archiviato Kang, per la Fase 6 del MCU, iniziata con il lancio del reboot de I Fantastici 4: Gli Inizi, Kevin Feige ha pensato bene di chiedere a Robert Downey Jr. di tornare, ma questa volta per interpretare Dottor Destino. Dopo essere apparso in una scena post-credits de I Fantastici 4 mentre interagisce con il piccolo Franklin Richards, Dottor Destino apparirà finalmente in Avengers: Doomsday. Poiché la sua storia è strettamente collegata al sacrificio di Iron Man in Avengers: Endgame, è stato quasi doveroso per i Marvel Studios riportare in sala quest'ultima pellicola. Così da rinfrescare la memoria del pubblico e risollevare l'hype in attesa di dicembre 2026.

Ma quando ritornerà in sala Avengers: Endgame? Con un teaser postato sui social, i fratelli Anthony e Joe Russo hanno svelato che il cinecomic tornerà al cinema a partire dal 25 settembre 2026. Al momento, Disney non ha ancora confermato per quanto tempo resterà in programmazione, né se la data di uscita nei cinema statunitensi sarà la stessa per la distribuzione nelle sale italiane.



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Twilight, Jackson Rathbone era convinto che avessero scelto un altro attore di Harry Potter per Edward Cullen

Prima di recitare in Twilight, Robert Pattinson aveva già catturato l’interesse in un altro franchise cinematografico: in molti hanno associato il suo nome a Cedric Diggory in Harry Potter e il calice di fuoco, distribuito al cinema nel corso del 2005. Tre anni dopo, è riapparso al cinema nelle vesti di Edward Cullen. Eppure Jackson Rathbone, che ha recitato al suo fianco nel franchise interpretando Jasper Cullen, ha ammesso che inizialmente era convinto che un’altra star di Harry Potter avesse ottenuto quel ruolo.

Twilight, Jackson Rathbone era convinto che un altro attore di Harry Potter fosse stato scelto per Edward Cullen

In una fase iniziale, il ruolo di Edward Cullen è stato contesto tra diversi nomi: nell’elenco non figurava soltanto Robert Pattinson ma anche Jackson Rathbone, scelto poi per interpretare uno dei vampiri della famiglia Cullen. Ed è stato proprio quest’ultimo a raccontare che, in principio, era convinto che un’altra star del franchise di Harry Potter avesse poi ottenuto quella parte. Tra i finalisti per il ruolo di Edward figuravano Shiloh Fernandez e Ben Barnes, ma Rathbone era convinto che ci fosse un altro attore di Harry Potter in lizza.

Come ha ricordato al Motor City Comic Con ai microfoni di Screen Rant, Jackson Rathbone ha partecipato alle prime fasi di audizioni raggiungendo Filadelfia insieme alla regista Catherine Hardwicke per incontrare Kristen Stewart: “Il primo volo in prima classe in assoluto della mia vita è stato fantastico. Ero seduto con Catherine Hardwicke, di cui ammiro il lavoro, e le dicevo: ‘Non essere così tesa’. Poi siamo arrivati a Filadelfia e abbiamo incontrato Kristen che aveva 16 o 17 anni, era una ragazzina. Così abbiamo letto con lei la sceneggiatura al parco e Catherine mi ha fatto fare la scena della scimmia ragno. Mi è saltata praticamente sulla schiena nel bel mezzo del parco”. Purtroppo, però, il suo impegno non è stato sufficiente e gli è stato riferito che avrebbero scelto un altro “tipo di Harry Potter”. A quel punto Rathbone non ha pensato a Robert Pattinson, ma era convinto che si trattasse di un altro del cast: non tanto Daniel Radcliffe, ma Rupert Grint e ricorda ancora oggi che all’epoca era convinto che fosse una scelta interessante. Aveva persino coniato il termine “Redward” per descrivere un Edward dai capelli rossi. Alla fine, quando ha scoperto chi invece avesse ottenuto il ruolo, l’attore ha ammesso che era “la persona perfetta per la parte”.



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venerdì 5 dicembre 2025

Netflix vince la gara per comprare la Warner Bros: cosa accadrà ora?

Avete avvertito una scossa di terremoto? C'è stata. Deadline riporta che Netflix ha vinto la gara per l'acquisizione di Warner Bros. Studios e HBO Max, solo una parte della Warner Bros. Discovery messa in vendita a ottobre. Il colosso dello streaming ha battuto una furiosa Paramount Skydance, che voleva invece comprare tutto il pacchetto, comprese le tv. La portata di questa notizia fa girare la testa: da anni le major giocano alle acquisizioni di marchi storici, ma qui si parla dell'era dello streaming che - letteralmente e simbolicamente - ingloba il cinema. Proviamo ad appiedare. Leggi anche Netflix, le frasi pesanti di Ted Sarandos sul cinema: "Concetto datato" Joel Edgerton critica le accuse di James Cameron a Netflix: "Alcuni hanno la loro chance con lo streaming"

Warner Bros. Studios e HBO Max apparterranno a Netflix

Il titolo stesso di questo paragrafo disorienta. A quanto pare il consiglio di amministrazione della Warner Bros. Discovery ha accettato l'offerta di Netflix, che per 28 dollari ad azione comprerà Warner Bros. Studios (incluse consociate come DC Studios) e HBO Max. La notizia arriva come una mannaia, perché la favorita nella corsa sembrava la Paramount Skydance degli Ellison, ora furiosi: a differenza di Netflix e Comcast, erano interessati al pacchetto intero e avevano avanzato una proposta comprensiva anche del settore in difficoltà delle "Global Networks" (CNN, TNT Sports, Discovery networks, Discovery+, Bleacher Report, tutte ignorate da Netflix). La Paramount Skydance aveva perfino offerto all'attuale CEO David Zaslav di WBD un ruolo dopo l'eventuale fusione, ma ora salta tutto. Il gruppo degli Ellison ha attaccato la gara stessa, definendola già viziata a favore di Netflix, giudicata dalla rivale meno affidabile nel pagamento e in odore di procedura antitrust: Netflix è già la piattaforma streaming più diffusa nel mondo, una fusione con HBO Max potrebbe far scattare l'intoppo. A quanto sembra Netflix ha comunque accettato un'eventuale penale di 5 miliardi di dollari, se per qualche ragione l'acquisizione non dovesse andare a buon fine. A questo punto è interesse delle parti in causa chiudere nel migliore dei modi: la Warner Bros. Discovery, in calo in borsa dal 2022, ha già ricevuto uno sprint notevole da tutta questa vicenda, com'è stato di certo ben pianificato dai vertici.
Fioccano a questo punto due domande molto pesanti. Una riguarda il settore cinema. Netflix non ha mai fatto mistero di usare le uscite cinematografiche dei suoi film originali solo come vetrina promozionale: passaggi rapidi utili solo a far concorrere i lungometraggi della piattaforma a Oscar e affini, senza crederci (d'altronde, come il co-CEO Ted Sarandos aveva già dichiarato, per loro il cinema è in via d'estinzione). In questi giorni - come riporta sempre Deadline - avrebbero garantito di voler rispettare la tradizione cinematografica della Warner Bros. Solo il tempo ci dirà se non è una frase di circostanza. Così come solo il tempo dipingerà una possibile sconvolgente fusione tra Netflix e HBO Max: nel caso dello streaming, Netflix è invece nel suo elemento e potrebbe accadere di tutto. Certo, il prestigio del marchio HBO Max suggerisce che farlo sparire o inglobarlo nella piattaforma principale non sarebbe una grande idea. I veri dubbi però non riguardano le app, quanto la strategia produttiva / creativa HBO Max, che a questo punto dovrà sottostare alle decisioni finanziarie di quella che fino a poche settimane fa era una rivale... e ora detterà legge.
Ad acquisizione avvenuta, Netflix avrà il controllo di proprietà colossali: non solo il catalogo Warner (già da solo un pezzo di storia del cinema), ma anche Harry Potter, DC Comics, Hanna & Barbera, New Line, senza contare il catalogo MGM prima del 1986 (perché quello successivo appartiene ad Amazon, a proposito di colossi molto golosi).



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