lunedì 28 febbraio 2022

Ron Howard: il meglio del suo cinema in streaming

Compie oggi 68 anni il grande Ron Howard. Anche se da qualche tempo non sta incontrando il favore del pubblico e della critica come in passato, è innegabile che si tratti di uno dei grandi cineasti del nostro tempo. Col passare dei film e dei successi Ron Howard ha elevato la sua versatilità di cineasta a un qualcosa che va oltre la nozione per lui limitata di “artigiano”. A conti fatti questo regista può a buon diritto essere considerato uno degli ultimi “classici”, in quanto mette sempre le necessità estetiche e narrative dei suoi film prima di tutto. Tra i numerosi lungometraggi che ne hanno decretato la grandezza abbiamo scelto cinque film in streaming che a nostro avviso raccontano anche la volontà di indagare la storia presente e passata dell’America attraverso uno sguardo tutt’altro che conciliatorio. Chiudiamo con il menzionare Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick (2015), potente spettacolo che si è purtroppo rivelato un insuccesso di pubblico ma che risulta il miglior film di Howard da anni a questa parte. Buona lettura.

I migliori film in streaming diretti da Ron Howard

  • Apollo 13
  • Ransom - Il riscatto
  • A Beautiful Mind
  • Cinderella Man - Una ragione per lottare
  • Frost/Nixon - Il duello

Apollo 13 (1995)

Il racconto drammatizzato della missione spaziale che non riuscì a raggiungere la Luna a a causa di guasti alla navicella diventa uno spettacolo straordinario. Apollo 13 viene diretto da Howard con una potenza che lo eleva allo status di autore. Tom Hanks, Kevin Bacon, Bill Paxton, Gary Sinise, Ed Harris e altri caratteristi di spessore compongono un cast “stellare”. Due Oscar tecnici e la nomination per il miglior film dell’anno. Non quella per la regia, assurdità da parte dell’Academy. Messa in scena vibrante per un film dalle emozioni fortissime. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Ransom - Il riscatto (1996)

Un film profondamente inquietante, che racconta come il capitalismo americano e il suo way of  life siano costruiti molto spesso su basi oscure, traballanti. Dietro la confezione del genere Ransom - Il riscatto riflette sulla nostra società senza compromessi. Mel Gibson, Gary Sinise, Rene Russo e Lili Taylor sono i protagonisti di questo thriller avvincente e doloroso, che ribalta i ruoli con una precisione drammatica sconcertante. Grande sceneggiatura di Richard Price. Uno dei migliori film di Ron Howard, non riconosciuto quanto i suoi più celebrati eppure meritevole quanto loro. Disponibile su Netflix.

A Beautiful Mind (2001)

Il biopic dedicato al genio matematico di John Nash affetto da schizofrenia permette a Howard di mettere la sua visione al servizio di un melodramma di potenza emotiva inusitata. Le interpretazioni di Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris e Paul Bettany sono perfette, e consentono ad A Beautiful Mind di diventare spettacolo dell’anima e dei sentimenti di primissima qualità. Un film con molti twist narrativi tutti molto ben orchestrati. Arrivano l’Oscar per il miglior film e quello per la regia ad Howard. Un riconoscimento meritato per un film di sicuro impatto. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video, NOW.

Cinderella Man - Una ragione per lottare (2005)

Pochi film hanno raccontato la Grande Depressione con tale aderenza emotiva ma anche con la rappresentazione della dignità umana di fronte alle difficoltà. Cinderella Man è il Furore dell'era moderna, e Jim Braddock interpretato da Russel Crowe un John Doe contemporaneo, che cade ma non si arrende e continua a combattere. Spettacolo straordinariamente orchestrato per un film sportivo emozionante, intimo, doloroso. Un Paul Giamatti perfetto a supporto (nomination all’Oscar) e Renee Zellweger aiutano il protagonista ad eccellere. Il nostro film preferito di Howard, ogni volta che lo rivediamo - e succede spesso - la lacrima ci scappa inevitabile…Disponibile su CHILI, Apple Itunes, TIMVision, Disney +.

Frost/Nixon - Il duello (2008)

Il racconto della famosa intervista televisiva che cambiò il modo di vedere la televisione negli Stati Uniti viene messo in scena da Howard come un western psicologico, uno scontro tra personalità opposte eppure molto simili. La sceneggiatura di Peter Morgan è perfetta per elevare al massimo le prove maiuscole di Frank Langella e Michael Sheen, con un cast di grandi comprimari a supporto. Frost/Nixon - Il duello è forse il film più personale e sentito di Ron Howard, un dramma umano che nasconde fantasmi dietro ogni frase pronunciata, dietro ogni domanda sussurrata. Arrivano le nomination all’Oscar per film, regia, sceneggiatura e a Langella. Opera da rivedere e ammirare. Lucida come poche altre che raccontano il giornalismo. Disponibile su Rakuten TV.



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Il ritratto del duca

Colpo d'arte
* * 1/2 - - (mymonetro: 2,84)
Consigliato: Sì
Regia di Roger Michell. Con Jim Broadbent, Helen Mirren, Fionn Whitehead, Matthew Goode, Aimee Kelly, Craig Conway, Simon Hubbard, Jack Bandeira, Heather Craney, Ray Burnet.
Genere Commedia - Gran Bretagna, 2020. Durata 96 minuti circa.

Nel 1961, Kempton Bunton, un tassista di 60 anni, rubò dalla National Gallery di Londra il Ritratto del duca di Wellington di Francisco Goya. Kempton chiese un inconsueto riscatto: avrebbe restituito il dipinto solo se il governo si fosse impegnato di più a sostegno degli anziani, per i quali si era già battuto in precedenza.Solo 50 anni dopo si è scoperto che Kempton aveva intessuto una rete di bugie. L'unica verità era che era un brav'uomo determinato a cambiare il mondo e a salvare il suo matrimonio. Il racconto di come "il Duca" lo abbia aiutato in questo è una storia meravigliosamente ispiratrice.





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Zero Gravity: Il nuovo libro di Woody Allen in arrivo a giugno, anche in Italia

Una bella notizia per tutti gli amanti di Woody Allen, oltre che regista anche scrittore sopraffino. Uscirà infatti il prossimo giugno, in contemporanea con gli Stati Uniti, il suo nuovo libro di racconti umoristici dal titolo Zero Gravity.

Così ha commentato la pubblicazione Elisabetta Sgarbi per La nave di Teseo. “Difficile immaginare la sorpresa di sapere che Woody Allen darà alle stampe un nuovo libro. Lo pensavamo in una pausa di riflessione dopo la bellissima autobiografia, A proposito di niente, tutto dedito al nuovo film, e invece la notizia è arrivata, e dopo 15 anni da , la nuova raccolta di racconti vedrà la luce. Per La nave di Teseo e me è un onore, oltre che un piacere, continuare il rapporto con Woody Allen, straordinario scrittore, un rapporto iniziato con Umberto Eco.”

Zero Gravity, le anticipazioni sul nuovo libro di Woody Allen

Dopo quindici anni, il più classico Woody Allen torna con una nuova raccolta di brevi racconti umoristici. Zero Gravity è la quinta raccolta di sketch comici del regista Premio Oscar, che ancora una volta si dimostra capace di prose esilaranti, che i lettori avevano già assaporato dai tempi di Citarsi addosso, Effetti Collaterali, Pura Anarchia.

Questo suo nuovo lavoro combina pezzi apparsi su The New Yorker con dieci scritti inediti, ognuno ricco di brillante comicità. Che stia scrivendo di cavalli che dipingono, di macchine che pensano, della vita sessuale delle celebrità o di come la ricetta del pollo del generale Tso abbia preso questo nome, Allen è sempre lui,  originale, sofisticato e popolare insieme, acuto e capace di cogliere dettagli fondamentali e, soprattutto, inesorabilmente spassoso.

Accanto a titoli come “Le alette di pollo escono stasera” e “Quando lo stemma sul cofano dell’auto è Nietzsche”, la  raccolta comprende anche il racconto, toccante e molto divertente, "Crescere a Manhattan". Zero Gravity ci dimostra, ancora una volta, come la scrittura umoristica sia qualcosa di molto serio. 



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Sag Awards 2022: trionfano Jessica Chastain e Will Smith. I premi per il cinema

Sono stati assegnati nella notte i premi della Screen Actors Guild, i SAG Awards, con cui gli attori iscritti al sindacato premiano i loro colleghi. Rispetto alla televisione, col trionfo di Squid Game, anche nel cinema c'è stata qualche sorpresa. Vediamo nel dettaglio i riconoscimenti di quest'anno a chi sono andati i SAG Awards.

Leggi anche SAG Awards 2022: le candidature per il cinema, clamorose esclusioni e sorprese

Miglior attore protagonista: Will Smith per Una famiglia vincente - King Richard

In Una famiglia vincente, Will Smith interpreta come noto Richard Williams, il padre e allenatore delle tenniste Vanessa e Venus Williams, in un'interpretazione generalmente molto apprezzata, così come il film, uscito nelle nostre sale il 13 gennaio scorso. Will Smith ha pronunciato un sentito discorso di ringraziamento per il premio, durante il quale si è molto commosso.

Miglior attrice protagonista: Jessica Chastain per Gli occhi di Tammie Faye

In Gli occhi di Tammie Faye, uscito da noi il 3 febbraio, Jessica Chastain interpreta con estrema verosimiglianza la predicatrice evangelica televisiva Tammie Faye Bakker, vera e propria star del tubo catodico e controverso personaggio pubblico, sia pure dalle posizioni stranamente progressiste, rispetto all'ambiente in cui operava. Un progetto a cui Chastain lavorava da 10 anni e di cui è sempre stata appassionata al punto da produrlo. Al suo fianco, nel ruolo del marito che predica bene e razzola male, Andrew Garfield, quest'anno molto presente sul grande schermo. A nostro avviso, anche se il film non è indimenticabile e sotto il trucco Jessica Chastain è irronoscibile, è un premio meritato, anche per la performance canora dell'attrice.

Miglior attore non protagonista: Troy Kotsur per I segni del cuore

Troy Kotsur è il primo attore non udente a vincere il premio e non a caso è stato festeggiato pubblicamente dall'attrice premio Oscar Marlee Matlin, che vede riconosciuto il talento di un collega con lo stesso handicap. I segni del cuore (CODA) deve ancora uscire in Italia, ma è il remake americano di un film francese che probabilmente avrete visto, La famiglia Bélier, che racconta la passione per il canto di una ragazzina, che fa da interprete tra la sua famiglia non udente e il mondo. I Bélier avevano un'azienda agricola, qua l'azione è trasportata nel Massachussets e i familiari della ragazza, che non capiscono la sua voglia di seguire una strada che la allontana da loro e dall'attivitò di famiglia, sono pescatori. CODA significa Children of Deaf Adult ovvero Figli di genitori non udenti.  Troy Kotsur lavora dal 2001 ed è apparso prevalentemente in lavori per la televisione.

Miglior attrice non protagonista: Ariana DeBose per West Side Story

La rilettura di West Side Story da parte di Steven Spielberg è stata un fiasco al box office ma è stata anche generalmente apprezzata dalla critica e ha portato alle luci della ribalta alcuni dei suoi giovani interpreti. Una di queste è Ariana DeBose che ha ereditato il ruolo fondamentale di Anita dalla grande Rita Moreno, che vinse Oscar e Golden Globe per la parte. Ariana DeBose è nata nel Nord Carolina, ha 31 anni ed è di origini afro-americane e portoricane e promette di seguire la sua strada.

Miglior cast: I segni del cuore

Anche in questo caso, considerando che tre dei quattro attori protagonisti de I segni del cuore sono non udenti, si tratta di una prima volta molto significativa. Gli attori hanno battuto in questo caso il cast di Belfast, Don't Look Up, Una famiglia vincente - King Richard e House of Gucci. Comprensibile dunque la loro emozione e la calda accoglienza del pubblico all'annuncio.

Miglior cast di stuntmen: No Time to Die

Com'è noto, sono entrati a far parte dei premi della Screen Actors Guild anche degli attori molto particolari, ovvero gli stuntmen che nei film eseguono le scene d'azione al posto dei protagonisti, o che comunque li supportano e rendono sicuro interpretare certe acrobazie. Non poteva che vincere in questo caso l'ultimo episodio di Bond  con Daniel Craig, No Time to Die.

Vedremo adesso se i votanti degli Oscar terranno o meno conto delle "indicazioni" della categoria.

Leggi anche SAG Awards 2022, gli attori e le Serie TV premiate: Trionfa Squid Game


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Indiana Jones 5, ufficialmente terminate le riprese!

Ieri con un tweet il veterano producer Frank Marshall ha comunicato che sono finite le riprese di Indiana Jones 5 con Harrison Ford e Phoebe Waller-Bridge: un momento epico, vista la gestazione assai sofferta di questo quinto capitolo targato Lucasfilm-Disney e diretto da James Mangold, che ha festeggiato a sua volta e in modo diverso, sempre su Twitter. Leggi anche Indiana Jones 5: cosa sappiamo del prossimo capitolo della saga

Indiana Jones 5, ultimo ciak per Frank Marshall e James Mangold

Frank Marshall è una delle fonti più affidabili sul progetto di Indiana Jones 5: storico produttore hollywoodiano, ha dato il suo contributo alla saga intera (da producer per I predatori dell'arca perduta e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, da executive producer per Indiana Jones e il tempio maledetto e Indiana Jones e l'ultima crociata). Il suo tweet è classico: "That's a wrap!", la frase con cui negli Usa gergalmente ci si riferisce alla fine delle riprese. Naturalmente, adesso comincia l'attesa per l'uscita nel giugno 2023 di questo sofferto lungometraggio, annunciato nel 2016, riscritto più volte, lasciato da Spielberg alla regia di James Mangold nel 2020, con riprese iniziate a giugno del 2021, subito funestate da un infortunio di Harrison Ford.

James Mangold, anche sceneggiatore con i fratelli Butterworth, ha scherzato su Twitter citando il finale pirotecnico dei Predatori: "E così comincia il primo giorno dopo la tempesta..."
Il tragitto della postproduzione potrebbe essere particolarmente complesso, perché sembra ormai chiaro che in diverse sequenze sarà ricreato un più giovane Indiana Jones - Harrison Ford (utilizzando con ogni probabilità le ultime stupefacenti tecnologie rodate dall'Industrial Light & Magic in The Mandalorian e The Book of Boba Fett). Ricordiamo tuttavia che la vicenda portante sembra svolgersi in un periodo compatibile con l'età reale di Harrison e del suo personaggio: la fine degli anni Sessanta, nelle settimane intorno all'allunaggio dell'Apollo 11.



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Uncharted e Assassinio sul Nilo primi al boxoffice italiano del weekend

Prosegue bene la corsa di Uncharted con Tom Holland al boxoffice italiano del weekend, che stando ai dati Cinetel ha subìto in generale una flessione del 30% (in attesa di The Batman): il film tratto dal videogioco d'azione Sony ha tuttavia tenuto incassando un altro 1.327.000 euro, raggiungendo in Italia il totale di 4.222.000. Il lungometraggio è a quota 226.385.000 dollari di introiti mondiali, su un budget intorno ai 100, quindi si può dire che i costi siano praticamente pareggiati: il franchise cinematografico sognato dalla Sony Pictures è nato.

Più unica che rara la classifica in questo fine settimana, perché lo stesso regista/attore occupa la seconda e la terza posizione con due film diversi, simbolo della sua grande duttilità: Kenneth Branagh è al secondo posto anche in prima persona come Poirot in Assassinio sul Nilo, che porta a casa altri 622.000 euro e tocca i 4.458.000. Branagh è invece solo regista dell'autobiografico Belfast, un lavoro già premiato da sette nomination all'Oscar: un esordio italiano da medaglia di bronzo, con 448.000 euro. In queste settimane il buon vecchio Kenneth rappresenta il cinema: siamo sicuri che al se stesso bambino, incantato in una piccola sala di Belfast di fronte a Raquel Welch e Chitty Chitty Bang Bang, farà assai piacere.

Al quarto posto, slittato dal terzo, ritroviamo il documentario Ennio di Giuseppe Tornatore, che ha voluto così rendere omaggio al maestro Ennio Morricone, colonna delle note del nostro cinema, nonché suo stretto amico e collaboratore per diverse opere importanti: nel weekend ha registrato altri 433.000 euro, totalizzando perciò 1.640.000.
Debutta in quinta posizione L'ombra del giorno di Giuseppe Piccioni, ambientato in epoca fascista, con Riccardo Scamarcio proprietario di un ristorante dove lavora una ragazza (Benedetta Porcaroli), che nasconde un segreto. La partenza è da 140.500 euro.

Il box office completo del weekend



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domenica 27 febbraio 2022

John Turturro compie 65 anni. Ecco i film in streaming per celebrare un talento unico.

Compie oggi 65 anni John Turturro, attore (e regista) che ha scritto la storia del cinema indipendente americano fin dalla metà degli anni ‘80. Il sodalizio artistico che ha stretto con Spike Lee e i fratelli Coen ha portato a risultati artistici inimitabili, regalandoci film capaci di sorprendere, affascinare e senza dubbio scuotere. La foto principale con cui abbiamo scelto di rendere omaggio a Turturro è quella del suo personaggio più iconico, ovvero l’impareggiabile giocatore di bowling Jesus. Il grande Lebowski (1998) non è però stato inserito nella cinquina di film in streaming che abbiamo scelto per raccontare l’arte di John Turturro. Sarebbe stata una via troppo ovvia. I titoli qui sotto non soltanto cercano di evidenziare la sua versatilità ma anche la propensione a scegliere un percorso professionale non scontato, quasi sempre lontano dai riflettori del mainstream. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati dal grande John Turturro

  • Fa’ la cosa giusta
  • Quiz Show
  • Fratello dove sei?
  • Mia madre
  • Gloria Bell 

Fa’ la cosa giusta (1989)

Dopo aver già collaborato con William Friedkin (Vivere e morire a Los Angeles) e Martin Scorsese (Il colore dei soldi), Turturro trova il ruolo della consacrazione grazie al capolavoro firmato Spike Lee, il racconto di una giornata torrida di Brooklyn in cui l’odio razziale e le discriminazioni esplodono in violenza istantanea e irreparabile. Fa’ la cosa giusta è uno dei grandi film del decennio, sincopato a ritmo di rap, scritto e diretto con una ferocia salutare e oggi quanto mai necessaria. Nomination all’Oscar per la sceneggiatura originale e a Danny Aiello come non protagonista. La carriera di Turturro prende il volo. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes.

Quiz Show (1994)

Robert Redford vuole Turturro per il suo film sul più grande scandalo della storia della televisione americana. L’attore interpreta il campione di un quiz a premi costretto a cedere lo scettro a Ralph Fiennes, rampollo di una famiglia altolocata e ben più telegenico. Ed ecco che la gelosia fa esplodere lo scandalo…Quiz Show è un film scritto e diretto con enorme competenza, e non a casa conquista la nomination all’Oscar per film, regia, sceneggiatura, attore non protagonista al grande Paul Scofield. Un lungometraggio che dietro la confezione nasconde una sua enorme modernità. Disponibile su CHILI, Disney +.

Fratello dove sei? (2000)

Potevamo scegliere anche Crocevia della morte per raccontare del rapporto coi fratelli Coen, ma questo adattamento liberissimo dell’Odissea rimane a nostro avviso il capolavoro degli autori di Minneapolis. Insieme a George Clooney e Tim Blake Nelson Turturro compone un trio di protagonisti irresistibili, istrionici, perfetti per una messa in scena gigantesca, straordinariamente illuminata dal mago Roger Deakins. Fratello dove sei? è cinema libero, iconoclasta, sperimentatore nella forma. Nomination all’Oscar per adattamento e fotografia. Un’opera magistrale, il meglio dei Coen quando fanno commedia. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes.

Mia madre (2015)

Da sempre affezionato all’Italia e al nostro cinema, John Turturro partecipa al doloroso film di Nanni Moretti in pratica recitando la parte di se stesso. I duetti con la protagonista Margherita Buy sono deliziosi, spesso surreali, probabilmente la cosa migliore di Mia madre. Dramma familiare intriso di umanità e momenti di intimismo composto, questo lungometraggio si inserisce nella filmografia del grande autore di La messa è finita come un tassello prezioso e insieme differente, unico. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

Gloria Bell (2018)

Chiudiamo con il bel film diretto da Sebastian Lelio, remake identico e insieme aggiornato del suo stesso lungometraggio realizzato qualche anno prima. Turturro si esprime al suo meglio nel ruolo di un uomo comunissimo, adorabile finché non viene in superficie tutta la sua meschinità. L’attore è il supporto perfetto per una Julianne Moore da antologia, dolce, drammatica e vitale come non mai. Gloria Bell intenerisce, emoziona con la semplicità della vita. Film enormemente sottovalutato. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.



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Il padrino

L'eredità del padre, capo di un clan mafioso in America
* * * * 1/2 (mymonetro: 4,69)

Regia di Francis Ford Coppola. Con Marlon Brando, James Caan, Al Pacino, Robert Duvall, Diane Keaton, Richard Castellano, Sterling Hayden, John Marley, Richard Conte, Al Lettieri, Abe Vigoda, Talia Shire, Gianni Russo, John Cazale, Angelo Infanti, Alex Rocco, Lenny Montana, John Martino, Tere Livrano, Jeannie Linero, Ardell Sheridan, Al Martino, Salvatore Corsitto, Vito Scotti, Cardell Sheridan, Simonetta Stefanelli, Saro Urzì, Victor Rendina, Corrado Gaipa, Richard Bright, Franco Citti, Morgana King, Tony Giorgio, Julie Gregg, Rudy Bond, Salvatore Corsetto.
Genere Drammatico - USA, 1972. Durata 175 minuti circa.

Quando nel 1945, dopo aver dominato per due generazioni un clan di mafia italoamericana, Don Vito Corleone muore, suo figlio Michael accetta con riluttanza di occuparsi degli affari di famiglia. Tutto inizia quando il giorno delle nozze della figlia Connie, Don Vito Corleone riceve in udienza tutti coloro che hanno qualche richiesta da fare. Tutto scorre liscio come sempre tranne per i dissidi con la famiglia Tartaglia con la quale non riesce a trovare un accordo su una questione di droga. Sarà proprio Michael a prendere in mano la situazione.





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Sul Sentiero Blu

Un viaggio emozionante sull'antica via Francigena
* * * - -
Regia di Gabriele Vacis.
Genere Documentario - Italia, 2022. Durata 90 minuti circa.

Un gruppo di giovani, 9 giorni e 200 chilometri da percorrere a piedi. Con loro ci sono educatori e medici. I giovani sono tutti collegabili alla sfera dell'autismo e il viaggio (che ha come meta finale Roma) sarà loro di grande aiuto nella gestione di difficoltà ed emozioni.





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venerdì 25 febbraio 2022

The Lost City: il nuovo trailer italiano del film d'avventura con Sandra Bullock

Arriverà nei nostri cinema il 21 aprile, distribuito da Eagle Pictures, The Lost City, l'atteso film di avventura con Sandra Bullock, Channing Tatum e Daniel Radcliffe e intanto è arrivato un nuovo trailer italiano.

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Charlize Theron si è sentita minacciata da Tom Hardy sul set di Mad Max: Fury Road

È noto che sul set di Mad Max: Fury Road, il bellissimo film di George Miller, i due protagonisti Tom Hardy e Charlize Theron avevano avuto tensioni e litigi, ma a quanto pare le cose hanno davvero rischiato di degenerare, tanto da creare all'attrice uno stato di paura per la propria incolumità. Questo stando alle rivelazioni di un nuovo libro, intitolato "Blood, Sweat & Chrome: The Wild and True Story of Mad Max: Fury Road" (Sangue, sudore e cromo: la folle e vera storia di Mad Max: Fury Road) dedicato al capitolo della saga che nel 2015 ha entusiasmato i fan di tutto il mondo.

Cosa è successo sul set di Mad Max: Fury Road tra Charlize Theron e Tom Hardy

Il libro sulla realizzazione di Mad Max: Fury Road è stato scritto dal giornalista del New York Times Kyle Buchanan, che ha parlato per documentarsi con oltre 100 persone, tra membri del cast e della troupe che hanno lavorato al film di George Miller. Se non vi ricordate la trama, basta riassumere che Charlize Theron interpreta l'Imperatrice Furiosa (Miller è adesso alle prese con un prequel sul personaggio, interpretato da Ania Taylor-Joy, ndr), una guerriera che nel mondo post-apocalittico descritto nella storia ha tradito il suo tirannico leader, Immortan Joe, per salvare le giovani donne da lui tenute in schiavitù e utilizzate per la riproduzione. Il suo piano di fuga ha una svolta inattesa quando si imbatte in Max Rockatansky, interpretato da Tom Hardy, con cui dopo la diffidenza iniziale unisce le forze contro Immortan Joe.

Ma la diffidenza non è stata superata nella realtà, tanto che nel libro l'autore riporta le dichiarazioni di un membro della troupe, confermate da Charlize Theron, che l'attrice aveva chiesto la costante presenza di una produttrice a salvaguardia della sua sicurezza. All'inizio tra Furiosa e Max c'è uno scontro violento e durante le riprese della scena i due non si rivolsero mai la parola. Richard Norton, l'attore che nel film interpreta Imperator, ricorda:

"Tom voleva una giustificazione per qualsiasi pezzo di coreografia, non solo nell'azione concreta ma anche nella preparazione della scena d'azione e di tutto il resto. Charlize in pratica era dell'avvis0: "cazzo voglio ucciderlo, giriamo e basta".  Il montatore del film, J. Houston Lang, gli fa eco con un altro episodio: "A volte vediamo i giornalieri per delle sequenze particolari, se dobbiamo tenere un'inquadratura un po' più lunga, e una di quelle era il combattimento con le catene vicino alla cisterna. E cavolo, ragazzi, era evidente che quei due si odiavano. Non si volevano toccare, non si volevano guardare, non si guardavano proprio se la cinepresa non era in funzione".

Charlize Theron, che aveva appena adottato un bambino, voleva che le cose filassero lisce e in fretta per potersi occupare di lui. Hardy invece arrivava sempre tardi sul set e un giorno si presentò addirittura con tre ore di ritardo. A quel punto l'attrice era esasperata dal comportamento capriccioso dell'attore, e come racconta l'operatore Mark Goellnicht:

Salta fuori dal camion corazzato e inizia a insultarlo fuori di sè e a dire "Multate questa testa di cazzo centomila dollari per ogni minuto che ha fatto aspettare la troupe. E aveva ragione. Era arrivata al limite. Lo ha gridato molto forte ma c'era così tanto vento che noi ne abbiamo sentito solo una parte, ma lui è corso verso di lei e le ha gridato "cosa mi hai detto?".

A questo la stessa Charlize Theron aggiunge: "Si arrivò a un punto in cui la cosa stava davvero per degenerare e c'era la sensazione che forse mandare una produttrice al mio fianco sarebbe stato giusto perché non mi sentivo al sicuro".

Alla fine del film, comunque, tutti, incluso George Miller, si sono scusati e detti dispiaciuti per aver lasciato che la tensione tra i due arrivasse a questo punto. Nelle parole del regista: "Ci sono cose di cui sono rimasto deluso durante la realizzazione. Ripensandoci, se dovessi rifarlo, probabilmente starei più attento". Mentre Hardy ha detto: "A volte la pressione su noi due era insopportabile. Quello di cui lei aveva bisogno forse era un collega migliore e più esperto di me. Questa è una cosa che non si può fingere. Mi fa piacere pensare che adesso che sono più vecchio e più brutto sarei all'altezza di quell'occasione".

Insomma, a dire di Tom Hardy il motivo del suo comportamento è l'insicurezza nelle proprie capacità. Di sicuro, però, al netto delle difficoltà oggettive delle riprese nel deserto australiano, nessun attore dovrebbe comportarsi in modo così poco professionale.



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Oscar 2022: premiazione a rischio boicottaggio di massa

Non accennano a placarsi le polemiche che infuriano contro l'impopolare decisione dell'Academy di escludere dalla diretta televisiva della cerimonia degli Oscar la consegna dei premi ai vincitori di otto categorie. E se inizialmente in molti hanno protestato sui social e le varie associazioni hanno espresso la loro disapprovazione, adesso si rischia il boicottaggio di massa.

Facciamo un recap per chi non ha seguito l'intera vicenda. Visto il ridicolo share della diretta televisiva della premiazione del 2021, l'Academy, d'accordo con la ABC, ha pensato di tagliare dalla lunga trasmissione la consegna della statuetta dorata ai trionfatori delle seguenti cinquine: miglior montaggio, miglior suono, miglior colonna sonora, miglior trucco e acconciature, miglior cortometraggio, miglior cortometraggio documentario, miglior scenografia, miglior cortometraggio di animazione. Il che non significa che i riconoscimenti non verranno dati o ripresi dalle telecamere della tv ufficiale degli Oscar, ma che verranno raggruppati in un montato rapido da mandare in onda alla fine dello show. L’obiettivo è quello di ridurre la durata della diretta a 3 ore e di dare più spazio a numeri di ballo e ai siparietti comici.

Leggi anche Oscar 2022 Nomination: ecco tutti i candidati di quest'anno

O tutti o nessuno

Da qualche ora corre voce, ed è Variety a dare la notizia, che i candidati della cinquina miglior colonna sonora intendono saltare a pie' pari la cerimonia degli Oscar. Si tratta di Nicholas Britell (Don't Look Up), Germaine Franco (Encanto), Jonny Greenwood (Il potere del cane), Alberto Iglesias (Madres Paralelas) e Hans Zimmer (Dune). In più, sembra che i cinque registi abbiano intenzione di schierarsi a favore degli "artigiani" del cinema in un qualche modo. E ciò potrebbe voler dire non andare agli Oscar. Questa eventualità manderebbe in tilt l'Academy, che per l’edizione 2022 si è inventata la categoria di Fan Favorite Award (vale a dire il premio per il film preferito dai fan) solo per salvarsi la faccia dopo aver lasciato quasi a bocca asciutta Spider-Man: No Way Home. Questo contentino dato agli Studios ha imbufalito praticamente chiunque, perché ha sottolineato la cesura già esistente fra cinema d'autore e blockbuster.

Figli e figliastri

Mentre vi raccontiamo del probabile boicottaggio forse di massa, apprendiamo altre infauste novità sull'happening del 27 marzo. Sempre Variety scrive che gli otto sfortunati dovranno entrare nel Dolby Theatre circa 40 minuti prima rispetto ai premiati di serie A, che nel frattempo saranno sul red carpet a farsi ammirare. Ciò significa che la platea sarà semivuota ed ecco spiegata la ragione per cui verrà esclusa dal montato finale la reazione al premio e la camminata in mezzo agli applausi dalla poltrona al palco. Non è ancora chiaro se i discorsi di ringraziamento saranno inclusi o meno nel "pappone" finale. Che succederà? Come dicono a Hollywood: stay tuned (restate all'ascolto).



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Il ritratto del Duca: videointervista a Jim Broadbent e Roger Michell e una clip in anteprima esclusiva

Sta finalmente per arrivare nei cinema italiani (debutterà il 3 marzo grazie a Bim Distribuzione) Il ritratto del Duca, una divertentissima commedia che venne presentata al al Festival di Venezia di due anni da, quello del 2020, interpretata da uno straordinario Jim Broadbent, affiancato da una non meno brava Helen Mirren e da Matthew Goode.
Il film si basa un'incredibile storia vera accaduta in Inghilterra all'inizo degli anni Sessanta, quando un eccentrico pensionato di nome Kempton Bunton finì sulle prime pagine di tutti i giornali come protagonista di una rocambolesca vicenda. Bunton, infatti, aveva trafugato dalla National Gallery di Londra il Ritratto del duca di Wellington di Francisco Goya che era appena stato acquistato da un collezionista americano per una cifra altissima. Oltre a raccontare questo personaggio e il suo improbabile ma riuscitissimo colpo, Il ritratto del Duca racconta anche del processo cui venne sottoposto, e che si trasformò in un divertente spettacolo per via dell'istrionismo dell'imputato.
Il ritratto del Duca è stato diretto da Roger Michell, lo stesso di Notting Hill e di tante altre commedie romantiche e non, che purtroppo ci ha lasciati lo scorso settembre a soli 65 anni, e che ebbe a definire il suo film una "healing comedy", uno di quei film che fanno star bene, oltre che sorridere o ridere: e di questo genere di film pare esserci un gran bisogno in questo periodo così complicato per la vita di tutti.
Con lui e con il protagonista Jim Broadbent avemmo modo di parlare al Lido di Venzia, due anni fa, e questa è l'intervista video che realizzammo con loro.

Il ritratto del Duca: videointervista a Jim Broadbent e Roger Michell

Il ritratto del Duca: una clip in anteprima esclusiva

Il ritratto del Duca: trailer, trama e poster del film


Nel 1961, Kempton Bunton, un tassista di 60 anni, rubò dalla National Gallery di Londra il Ritratto del duca di Wellington di Francisco Goya. Kempton chiese un inconsueto riscatto: avrebbe restituito il dipinto solo se il governo si fosse impegnato di più a sostegno degli anziani, per i quali si era già battuto in precedenza. Solo 50 anni dopo si è scoperto che Kempton aveva intessuto una rete di bugie. L'unica verità era che era un brav'uomo determinato a cambiare il mondo e a salvare il suo matrimonio. Il racconto di come "il Duca" lo abbia aiutato in questo è una storia meravigliosamente ispiratrice.



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Sean Penn è in Ucraina per documentare la guerra e il Paese gli esprime gratitudine

In un momento in cui siamo tutti preoccupatissimi e in tensione per l'improvviso aprirsi del fronte di guerra in Ucraina e per le sue imprevedibili conseguenze sul resto dell'Europa, Sean Penn dimostra ancora una volta di che pasta è fatto e, come i registi famosi che durante il secondo conflitto mondiale hanno documentato quello che accadeva al fronte, si trova nel Paese per girare un film documentario per i Vice Studios e offrire la testimonianza di quello che sta accadendo mentre l'attacco russo è in corso.

Sean Penn e l'Ucraina

La notizia della presenza di Sean Penn in zona di guerra è stata confermata dalla produzione e l'account ufficiale Facebook del Presidente dell'Ucraina ha rilasciato ieri una dichiarazione ufficiale in lode dell'attore premio Oscar e regista che, tradotta, dice:

Il regista è venuto a Kiev specificamente per registrare tutti gli eventi che stanno attualmente accadendo in Ucraina e per dire al mondo la verita sull'invasione russa del nostro paese. Sean Penn è tra coloro che supportano l'Ucraina oggi. Il nostro paese gli è grato per una tale dimostrazione di coraggio e onestà.

Sean Penn si era già recato in Ucraina nel novembre del 2021 in preparazione per il film e ieri ha incontrato ieri il Presidente, ha partecipato a una conferenza stampa e ha parlato con giornalisti e soldati. La dichiarazione ufficiale continua: 

Sean Penn dimostra il coraggio che molti altri, inclusi i politici occidentali, non hanno. Più persone come lui abbiamo nel nostro paese adesso, vero amici dell'Ucraina, che sostengono la nostra lotta per la libertà, prima sarà possibile fermare questo sleale attacco.

L'impegno civile e umanitario di Sean Penn negli anni

Penn non è nuovo a questo tipo di impegno: lo ricorderete tutti ad Haiti dopo il terremoto che nel 2010 devastò l'isola e che è al centro del documentario Citizen Penn o ancora prima, nel 2005, dopo l'uragano Kathrina a New Orleans. L'associazione no profit da lui fondata dopo l'emergenza ad Haiti, Community Organized Relief Effort (CORE) è stata molto attiva anche durante la pandemia di covid-19 negli Stati Uniti.  Come attore Sean Penn riesce ancora a divertirsi, come vedremo in Licorice Pizza, ma come uomo ha ben presente la poesia di John Donne, che Ernest Hemingway mette ad epigrafe del suo romanzo sulla guerra di Spagna, "Per chi suona la campana" e che vi riportiamo qua sotto. Il nostro pensiero va a tutte le innocenti vittime civili di queste guerre insensate e al coraggio di persone come lui.

Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.

(foto di Seher Sikandar, Wikipedia)



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giovedì 24 febbraio 2022

I migliori film in streaming del nuovo "Re dell'horror" James Wan

Dedichiamo oggi la nostra attenzione cinematografica al nuovo “re dell’horrorJames Wan, cineasta che nel nuovo millennio ha rivitalizzato il genere con film capaci di impressionare, sorprendere e infine imporsi costruendo anche una notevole continuità con i capolavori del passato. Ogni nuovo horror diretto da Wan, anche quando magari non totalmente riuscito, contiene motivi di interesse e di analisi da parte degli appassionati del genere, e spesso non soltanto. I cinque film in streaming scelti per rendere omaggio al cineasta che compie domani 45 anni dimostrano almeno in un caso quanto sia poi stato capace di trasportare la sua visione mainstream e insieme personale anche all'interno dell'universo dei cinecomic. Buona lettura.

Cinque film di culto in streaming diretti da James Wan

  • Saw - L’enigmista
  • Insidious
  • L’evocazione - The Conjuring
  • Aquaman
  • Malignant

Saw - L’enigmista (2004)

Lo slasher che sconfina nel torture-movie lancia la carriera di James Wan e si impone fin da subito come uno degli horror capaci di creare una nuova tendenza nel genere. Budget minimo, tante idee e una messa in scena che assolutamente non intende risparmiare colpi bassi e gore in perfetto stile nuovo millennio. Saw - L’enigmista crea una fanbase incredibile e genera una serie di sequel più o meno all’altezza dell’originale. Divertimento per gli amanti del cinema forte, con Cary Elwes e Danny Glover. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video.

Insidious (2011)

Cambio di registro per Wan, che si cimenta con il paranormale e la possessione nel primo capitolo di una nuova, fortunata serie di film di successo. Interpretato da Patrick Wilson, Rose Byrne e Lin Shaye, Insidious diverte con intelligenza e soprattutto sa far saltare sulla sedia lo spettatore. Il lavoro sull’attesa e sul non visto conferma l’intelligenza di Wan e la sua conoscenza del genere. Anche i vari sequel non sono affatto male. Poco budget, molto successo. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes.

L’evocazione - The Conjuring (2013)

Secondo noi L’evocazione - The Conjuring è fino a oggi il capolavoro di James Wan, un horror magnificamente scritto che lavora sull’ambientazione sulle scenografie con un’efficacia ammirevole. Ancora Patrick Wilson con Vera Farmiga e l’icona del genere Lili Taylor compongono un cast notevole, che sviluppa l’orrore della possessione con aderenza psicologica e istrionismo delle performance. Il resto lo fa una messa in scena accurata e sapiente. Uno dei migliori film di possessione della storia del cinema, secondo forse soltanto a L’esorcista. Grandi incassi, anche per il più che discreto sequel sempre diretto da Wan. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Infinity +, TIMVision, Amazon Prime Video.

Aquaman (2018)

Wan prende il cinecomic e lo trasforma in un fantasy d’avventura messo in scena con la grandezza che si addice a un’operazione del genere. Aquaman ottiene un enorme successo di pubblico in tutto il mondo, mette d’accordo la critica grazie a un prodotto mainstream di impatto sicuro. Oltre al nerboruto protagonista Jason Momoa troviamo anche Nicole Kidman, il solito Patrick Wilson, Willem Dafoe e Amber Heard. Cast affiatato, effetti speciali notevoli e ambientazioni favolose. Aspettiamo con trepidazione Aquaman 2Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Malignant (2021)

Chiudiamo con l’ultimo horror nato dalla fantasia di Wan e della sua compagna. Annabelle Wallis è protagonista di un film tanto assurdo quanto in fondo libero e divertente. Stranamente il meccanismo stavolta funziona al contrario: finché gioca sul non visto e si trattiene, Malignant funziona meno di quanto ci si aspetta. Una volta che invece il film “esplode” è uno spettacolo gore pirotecnico e fantasioso. Un omaggio al cinema di Mario Bava, che intriga e lascia basiti negli ultimi dieci minuti. Film minore ma decisamente personale per Wan. E ci può senz’altro stare. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.



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mercoledì 23 febbraio 2022

L'ombra del giorno

Una storia d'amore sul finire degli Anni Trenta
* * * 1/2 -
Regia di Giuseppe Piccioni. Con Riccardo Scamarcio, Benedetta Porcaroli, Valeria Bilello, Lino Musella, Sandra Ceccarelli, Antonio Salines, Vincenzo Nemolato, Costantino Seghi.
Genere Drammatico - Italia, 2022. Durata 125 minuti circa.

Ascoli Piceno, 1938. Luciano è il proprietario di un ristorante che si affaccia sulla piazza principale della città, reduce della Grande Guerra dalla quale ha riportato una gamba perpetuamente offesa e l'amara consapevolezza di saper uccidere, se necessario. Simpatizza blandamente per il Partito Fascista al potere, conta fra le sue frequentazioni un gerarca locale e osserva le parate delle giovani italiane dalla finestra del suo frequentato esercizio. Un giorno davanti a quelle finestre appare Anna, giovane donna che si offre di svolgere qualsiasi lavoro, e Luciano la assume come cameriera. Presto diventerà evidente che Anna ha qualità particolari: ha studiato, è capace e piena di iniziativa. E fra i due comincia a nascere un sentimento che va oltre l'apprezzamento del datore di lavoro, o la gratitudine di una neoassunta.





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L'accusa

C'è solo una verità?
* * * - - (mymonetro: 3,36)

Regia di Yvan Attal. Con Charlotte Gainsbourg, Mathieu Kassovitz, Pierre Arditi, Ben Attal, Suzanne Jouannet, Audrey Dana, Benjamin Lavernhe, Judith Chemla, Réjane Kerdaffrec, Gérard Watkins.
Genere Drammatico - Francia, 2021. Durata 138 minuti circa.

Le choses humaines è il titolo originale fin troppo esplicativo del film di Yann Attal: il più generico L'accusa, che traduce la versione internazionale The Accusation, sposta sul piano legale una vicenda che ha sì un risvolto giudiziario, ma riguarda prima di tutto la natura dei rapporti fra uomo e donna; gli impulsi, i pensieri, le azioni proprie degli umani che la legge è chiamata a regolare. Assolvere o accusare qualcuno di violenza sessuale, in casi in cui le versioni delle parti discordano non è una questione di morale: la giustizia deve andare oltre la morale, giudicare in base alla legge superando paradossalmente l'individualità dell'uomo e della donna. L'accusa è un'operazione figlia dei tempi che viviamo, attenta a dare profondità alle situazioni per evitare di essere accusata di superficialità. Non ha è pretestuosa e per quanto sia chiaramente - e giustamente - dalla parte delle vittime è soprattutto un film sull'impotenza della ragione e sulla necessità della giustizia.





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Beautiful Minds

Il viaggio di Louis e Igor
* * * - - (mymonetro: 3,16)

Regia di Bernard Campan, Alexandre Jollien. Con Bernard Campan, Alexandre Jollien, Tiphaine Daviot, Julie-Anne Roth, La Castou, Marie Benati, Sofiia Manousha, Laëtitia Eïdo, Maurice Aufair, Barbara Tobola, Anne-Valérie Payet, Marilyne Canto, Marie Petiot.
Genere Commedia - Francia, Svizzera, 2021. Durata 92 minuti circa.

Louis, uomo riservato e silenzioso, dirige un'impresa di pompe funebri mentre Igor, quarantenne amante della filosofia, a causa di una paralisi celebrale è rimasto disabile a vita. I due non si conoscono, almeno non finché Louis con la macchina investe Igor mentre sta effettuando delle consegne a domicilio per lavoro. Entrambi vivono in profonda solitudine: Louis perché per dimenticare dolori passati ha relegato la sua vita solo nella sfera lavorativa e Igor perché per via della sua disabilità è il primo a isolarsi dal mondo, rifugiandosi nelle parole dei libri. Per una serie di coincidenze i due compiono un viaggio insieme verso il sud della Francia, viaggio in cui impareranno a sentirsi finalmente spensierati, anche grazie al nascere di una nuova splendida amicizia.





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Il Legionario

Una storia di migrazione e integrazione in un contesto difficile.
* * * - - (mymonetro: 3)
Consigliato: Sì
Regia di Hleb Papou. Con Germano Gentile, Maurizio Bousso, Marco Falaguasta, Félicité Mbezelé.
Genere Drammatico - Italia, Francia, 2021. Durata 81 minuti circa.

Daniel, italiano di seconda generazione, fa l'agente di polizia nei reparti della Mobile, parte di una squadra di celerini spesso chiamata a eseguire sgomberi di immobili occupati a Roma. La squadra è per lui una famiglia, nonostante la cameratesca integrazione al suo interno porti sempre un asterisco di fondo per l'unico poliziotto di colore del reparto. Daniel ha però anche una famiglia vera che cerca di tenere nascosta ai colleghi, una madre e un fratello che vivono in un palazzo occupato da sempre sotto minaccia di sgombero. Patrick, fratello pieno di rancore a causa del lavoro di Daniel, è tra i più attivi nel comitato degli occupanti, e le due vite non potranno essere tenute separate ancora a lungo.





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Seance - Piccoli omicidi tra amiche

Teen horror al femminile
* * 1/2 - -
Regia di Simon Barrett. Con Suki Waterhouse, Madisen Beaty, Inanna Sarkis, Ella-Rae Smith, Stephanie Sy, Marina Stephenson Kerr, Megan Best.
Genere Horror - USA, 2021. Durata 92 minuti circa.

Dopo essere rimasta vittima di uno scherzo pesante, Kerrie, una studentessa dell'austero collegio femminile retto con pugno di ferro dalla signora Landry, si rifugia in camera, ma quando le compagne che le hanno fatto lo scherzo vanno a vedere come sta la trovano morta, schiantata sul selciato dopo essere precipitata dalla finestra della sua camera. Tempo dopo Camille, una nuova studentessa, arriva al collegio e si vede assegnata la camera che era stata di Kerrie. Camille si ritrova ad avere a che fare con il gruppetto di bullette capitanato da Alice: fatica a relazionarsi con loro ed è coinvolta in una rissa. Le ragazze sono costrette così dalla preside a svolgere lavoro d'archivio. L'idea brillante, mentre lo svolgono, è quella di fare una seduta spiritica per sapere direttamente dallo spirito di Kerrie che cosa le è davvero successo. La seduta sembra funzionare, ma lo spirito avvisa le ragazze che qualcuno sta per ucciderle. Detto fatto, una delle ragazze scompare. C'è davvero uno spettro malevolo che infesta il collegio?





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